Come ogni anno siamo qui ad individuare i migliori album, i migliori progetti discografici dell’anno.
Negli anni precedenti abbiamo suddiviso i lavori in prodotti “italiani” ed “internazionali”.
Quest’anno invece non faremo questa distinzione, primo perché di veri “buoni” prodotti, a nostro modesto parere, ne sono usciti davvero pochi, e secondo perché, all’alba di un nuovo decennio, dove l’omologazione la fa da padrona, ci pare ormai superato fare delle distinzioni: l’unica distinzione ormai degna di nota è seria è quella tra BUONA MUSICA o CATTIVA MUSICA, a prescindere dalla nazionalità della produzione.
Per cui, i dieci nomi e i dieci titoli che leggerete di seguito, sono solo 10 grandi artisti a prescindere, gente che quest’anno ha realizzato degli album degni, belli, apprezzabili e professionali.
Certo, non parliamo di capolavori, perché è da anni che non vengono alla luce dischi che spiazzano, che fanno la storia.
Negli ultimi anni il mercato è assolutamente cambiato, sono cambiati i canali di fruizione della musica e la musica “liquida” è stata la vera rivoluzione, in positivo o negativo a seconda i punti di vista, e anche quest’anno è stato difficile individuare un sound che ha dominato, se non si tiene in considerazione la solita trap/rap fatta in casa che ormai ha saturato tutto e tutti, mercato compreso.
Questi, secondo noi, i dieci migliori album del 2019:
Giovanni Truppi – Poesia e civiltà
Tosca – Morabeza
Coldplay – Everyday Life
Anderson.Paak – Ventura
Billie Eilish – When We All Fall Asleep, Where Do We Go?
Lewis Capaldi – Divinely Uninspired to a Hellish Extent
Tha Supreme – 23 6451
Vinicio Capossela – Ballate per uomini e bestie
Niccolò Fabi – Tradizione e tradimento
Gino Paoli – Appunti di un lungo viaggio
Facebook Comments