Ci si piega, quando si è stanchi dell’attesa. E poi arrivano davanti agli occhi le facce piatte, che si immaginano come l’unico possibile corale della vita. E non ci sono intorno suoni audaci, pendoli vivi né campanelli elettrici, che si prende sul serio anche il silenzio: la bocca chiusa è la gloria quotidiana. E si ha bisogno di un registro elevato, che sollevi il cuore notturno. E allora si scartano le ore cercando un odore migliore, si cerca ovunque qualcosa che possa avere un effetto salvifico una punta di gioia.
Tempo presente, sembra un avvertimento.
Lo avvio, a volume alto in questo mio ambiente deserto. E riapro gli occhi.
C’è una voce che monta la guardia; e per quattro volte canto le canzoni che conosco, cercando le due ottave che non ho.
La voce di Cristiano Cremonini “tiene” le altezze forti, come ne detenesse ogni misura. E stende tappeti essenziali, promesse di luce e di letizia come nei poemi divini. Ha una voce che cambia le istruzioni polifoniche, perché ha i timbri variabili e al di fuori dalla celle tecniche. Rende mobili i cuori, nelle arie come nel pop.
Riparto con l’ascolto. E immagino Cristiano Cremonini, messo lì di fronte a me, che imposta il petto, per dare al bel canto la risurrezione.
Tracklist: Tempo Presente – Cristiano Cremonini
Libertà
Maria
Piazza grande
Beautiful That way – La Vita è Bella
Perdere l’amore
Incantesimo
Memory
Caruso
I Colori dell’immensità
Nessun Dorma
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