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domenica, Maggio 19, 2024

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Ilaria Argiolas: er core gggiovane de Roma

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E’ uscito per la Fonoprint un album molto particolare: “M’hanno chiamato Ilaria” di Ilaria Argiolas preceduto dal singolo: “La mia borgata”.
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Ilaria Argiolas è una giovane cantautrice romana che più romana di così non si può. E’ una sorta di Gabriella Ferri in versione rock. Nei suoi testi esprime tutto l’amore per la sua città, con realismo ed ironia.

In un mondo dove tutti si esibiscono nei talent show eseguendo cover in inglese, Ilaria Angiolas diventa persino rivoluzionaria. L’ho sentita per la prima volta  nell’ultima edizione di Rock Targato Italia. Senza alcuna reverenza è salita sul palco con la chitarra acustica a tracolla, riccia e biondissima e tatuata quanto basta, ha eseguito “La mia borgata” incantando il pubblico presente. In tre minuti ha mostrato tutti i suoi caratteri distintivi: empatia, freschezza, naturalezza e una buona dose di genuina provocazione. Diversa da tutti gli altri senza per questo volerlo mostrare a tutti i costi.

Seppur giovanissima, il curriculum ce l’ha. Ha suonato spesso nei concerti di Mariella Nava, Grazia De Michele e Rossana Casale, quest’anno è salita sul podio tra i finalisti del Premio Lunezia e il suo produttore è Mauro Paoluzzi, una vecchia volpe della discografia che ha prodotto dischi di Gianna Nannini e Patty Pravo, tra gli altri. La ragazza de borgata, però, ha ben poco da fare con lo scenario rapper delle periferie, anzi le sue radici culturali sono ben lontane: qui si scava nella Roma di Pasolini, di Gabriella Ferri, nei “ragazzi di vita” che amano il loro territorio pur esprimendo una forte e disincantata critica sociale.

Non a caso Ilaria, molto attiva a suo modo sui social, per lanciare il suo singolo è andata a intervistare la gente di borgata chiedendo a tutti di rispondere alla domanda “La mia borgata è?”. In un negozio, una signora romana le ha risposto: “….é tutto”.

Il fatto che esca un intero album di questa giovane cantautrice romana è di buon auspicio. Non a caso ci suonano e collaborano musicisti e artisti di alto profilo come Phil Palmer, Claudio Golinelli (il Gallo) e Roberto Vecchioni.

Forse come nel suo caso, sta nascendo una nuova generazione di giovani cantautori che difficilmente vedremo a X Factor, ma che esiste nella realtà creativa sul territorio. La sua voce graffiante e potente, è un autentico risveglio nella canzone d’autore italiana, pardon ….romana! Le auguro un futuro radioso… pe fa la vita meno amara.

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