di Athos Enrile
Questo inizio di nuovo anno porta qualche novità musicale che commento con un po’ di difficoltà.
Ho in mano della musica che ancora deve essere rilasciata, e ciò dovrebbe bastare, è quella che occorre mettere al centro delle nostre passioni, però… sono da sempre attratto dai dettagli, abituato a nutrirmi di tutto ciò che gira attorno al dischetto ipnotico, le immagini, i crediti, le informazioni, persino i ringraziamenti! E poi, ci sarà pure un video di anticipazione!
Niente di tutto questo, e il battage pianificato attorno alle Bikirama – è questo il nome del progetto tutto al femminile – è stato creato ad arte per alimentare la curiosità, e visti i nomi famosi, attivi nel dar enfasi al progetto, c’è da immaginare che ci sia davvero tanta sostanza.
Ma chi si è impegnato nel dire la sua per dare un sostegno pesante? Vado a memoria: Enrico Ruggeri, Mara Maionchi, Caparezza, Marco Masini, Max Pezzali, Cristina D’Avena, Francesco Baccini, Sergio Caputo…
Ognuno di loro ha contribuito al countdown che conduce all’uscita del disco omonimo, e lo ha fatto con ironia, utilizzando l’arte del paradosso con lo scopo di amplificare un nuovo contenitore di cui nessuno sa nulla – tranne qualche addetto ai lavori -, ma il dubbio diventa immediatamente certezza quando si realizza che “… se ci mette il volto lui… allora… ci sarà grande spessore!?”.
Altro indizio importante è la label, la Universal Music, mica una cosetta qualunque! Potrebbe una major spendersi per delle idee che non hanno la quasi certezza di diventare vincenti?
Il regista del progetto, dark side compreso, è Michele Monina – produttore dell’album e della band – che al momento non si sbilancia, lancia nello stagno del web sassi quotidiani e la sua azione intorpidisce maggiormente – e ad arte – le acque: strategia vincente?
Ogni progetto contiene azzardi che non sono controbilanciati dalla sola esperienza, ma è questo il lato che associa passioni e aspetti ludici, entrambi irrinunciabili nella professione, ma soprattutto nella vita.
Partiamo dal nome del trio – che pare sia costituito da Allegra, Scyana e Mariachiara, ma non ne sono certo! -, quel Bikinirama che ipotizzo possa rifarsi a quel movimento che attraverso la bellezza femminile – in abiti succinti ma non volgari – mette in mostra una forza iconoclasta pronta a combattere ogni convenzione sociale. Pura fantasia la mia? Probabile, o forse mera speranza, quella che dietro a grazia ed eleganza – elementi tutto sommato facili da reperire – ci sia anche la capacità di promuovere la scossa che pare manchi di questi tempi. E ovviamente il talento non deve latitare!
I nomi importanti non mancano nemmeno tra gli ospiti, questi facili da individuare perché inseriti nella tracklist: Enrico Ruggeri, Federico Zampaglione dei Tiromancino, Andrea Mirò, Sara Mazo degli Scisma, Matteo Gabbianelli dei Kutso, Romina Falconi, Claudia Magrè, Garbo e Manupuma.
Sono dodici le tracce che elenco a fine articolo, ma vista la premessa penso che una visione generale possa essere più utile del racconto del singolo dettaglio.
E’ pop d’autore quello proposto dalle Bikirama, con arrangiamenti curati e mirati, che evidenziano la convivenza tra i modelli espressivi più attuali – l’italico rap – e gli stilemi di un passato nemmeno toppo lontano, quando l’elettronica diventò elemento contaminante di un rock più moderato e composto. E ancora il tormentone, quello che ti entra nella testa e ti accompagna verso il letto e ti salta nelle orecchie appena riprendi coscienza, che tu lo ami o no. Tecno e slide guitar… ci vuole il coraggio per osare nuovi accostamenti!
I contenuti lirici? Quotidianità, rapporti umani, amori, il mondo più ovvio da raccontare, ma … c’è modo e modo.
La caratteristica principale credo sia la stessa “spendibilità” di ogni singolo brano, potenzialmente da juke box – se fossimo ancora sulle spiagge di qualche lustro fa -, ovvero dodici canzoni che potrebbero diventare dodici singoli, dodici video, dodici storie da raccontare, dodici brani piacevoli e di sicuro effetto.
Mi fermo qui, spero di essere stato abbastanza criptico, di aver nascosto a sufficienza, ma non troppo, nella speranza di poter contribuire a mantenere, ancora un attimo, un certo alone di mistero, quello che contraddistingue il disegno di Miche Monina e delle Bikirama.
La chiusura è dedicata all’unica immagine in mio possesso, quella della cover, una sorta di bikini costruito con peperoncini rossi: e la mia mente raccoglie immagini fatte di sole, di mediterraneo, di spensieratezza, di un amore spontaneo per ogni nuova canzone… aspettiamo fiduciosi!
Tracklist:
- Vota Bikinirama
- Quando si parte si parte (feat. Enrico Ruggeri)
- Io so cos’è bruciare (feat. Andrea Mirò)
- Poco più in là (feat. Manupuma)
- Irrangiungibile (feat. Matteo Gabbianelli)
- Non ti sento (feat. Federico Zampagliane e Romina Falconi)
- La terra sotto i piedi (feat. Claudia Magrè)
- Quello che gli occhi (feat. Andrea Mirò)
- Non chiedermi perché (feat. Garbo)
- Una per una (feat. Sara Mazo)
- Trovami sì
- Le parole sono come i cani
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