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Le pagelle della prima semifinale di Eurovision Song Contest 2024

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Ieri sera alla Malmö Arena di Malmö in Svezia si è tenuta la prima semifinale dell’Eurovision Song Contest 2024, la manifestazione musicale a cui partecipano 37 paesi. Nella serata di ieri si sono esibiti i primi 17. L’evento è stato trasmesso in diretta su Rai Due con il commento di Mara Maionchi e Gabriele Corsi.
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Noi italiani, che siamo abituati ai tempi biblici del Festival di Sanremo, ieri sera non ci è sembrato quasi vero che la prima semifinale dell’Eurovision 2024 sia durata solo due ore e un quarto di spettacolo. Tutto ha funzionato alla perfezione dopo le meticolose prove che l’Eurofestival pretende dalla professionalità dei propri artisti.

Anche perchè diciamolo, in questa manifestazione sono molte altre le cose da mettere in conto oltre alla bellezza o meno di un brano. Questa è una manifestazione di globalizzazione che unisce i consensi dei gusti musicali e stilistici di artisti che hanno vinto, a loro volta, le attuali migliori kermesse musicali e si ritrovano a rappresentare il proprio pubblico in un contesto mondiale. Ricordiamo che l’Eurovision è l’evento non sportivo più seguito al mondo.

Prima di analizzare l’andamento della prima semifinale vorrei fare una premessa importante, soprattutto per noi italiani e per il nostro gusto musicale che fa spesso fatica ad allinearsi con la stragrande maggioranza delle proposte di Eurovision. Noi saremo sempre dalla parte della bella melodia, dello studio musicale profondo e meticoloso, del nazional-popolare, del brano che racchiude un bel testo, un significato profondo o qualcosa che ci possa far emozionare. Tutto questo va benissimo. Ma l’Eurovision è anche altro a volte. E’ divertimento di massa regalato da un tormentone, è studio meticoloso dell’estetica di una performance che grazie a un palco cosi maestoso e tecnologico può davvero far espandere un brano tanto da farlo piacere anche ai più ostici e impossibili fan. E sono proprio loro, i fan, che vanno rispettati, perchè quando qui in sala stampa si esibisce un loro artista alzano in alto le loro bandiere e allora, a volte, per comprendere meglio la loro passione per l’artista che supportano, magari faremmo meglio (cosa che non molti fanno) a scavare nel suo passato professionale, tradurre il testo della sua canzone e capire come mai e quali sono i motivi che l’hanno portato a calcare una semifinale o addirittura una finale.

Detto ciò, ritornando alla prima semifinale di ieri sera, di seguito riportiamo i primi qualificati per la finale:

  • Serbia – Teya Dora con Remonda
  • Portogallo – Iolanda con Grito
  • Slovenia – Raiven con Veronika
  • Ucraina – Alyona Alyona & Jerry Heil con Teresa & Maria
  • Lituania – Sylvester Belt con Luktelk
  • Finlandia – Windows95Man con No Rules!
  • Cipro – Silia Kapsis con Liar
  • Croazia – Baby Lasagna con Rim Tim Tagi Dim
  • Irlanda – Bambie Thug con Doomsday Blue
  • Lussemburgo – Tali con Fighter

I Paesi che, invece, non hanno superato la semifinale e quindi non rivedremo sabato, sono:

  • Polonia: Luna con The Tower
  • Australia: gli Electric Fields con One Milkali (One Blood)
  • Azerbaigian: Fahree feat. Ilkin Dovlatov con Özünlə apar
  • Moldavia: Natalia Barbu con In The Middle
  • Islanda: Hera Björk con Scared of Heights

Ora veniamo alle Pagelle di ieri sera:

Serbia – Teya Dora con Remonda – Voto 6

Ho amato la proposta della Serbia del 2022 con Konstrakta e “In Corpore Sano” un brano e un video di grande carattere e innovazione. Qui non abbiamo niente di tutto questo a parte l’intonazione. Beh ci mancherebbe che gareggiando per una finalissima di Eurovision un cantante non sia intonato. Una coreografia minimalista ci regala uno scoglio dal quale sul finale rinasce un fiore viola. Peccato che c’aveva pensato già il nostro Faber a ricordarci che dal letame nascono i fiori mentre dalla voce malinconica di Teya anche se ben interpretata, purtroppo non nasce niente dato che non si tratta di un diamante. Andrà sotto la metà della classifica.

Portogallo – Iolanda con Grito  – Voto 7.5

Ricordando la bellissima vittoria di Salvador Sobral del 2017, una vittoria sicuramente fuori dagli schemi dell’Eurofestival. Qui torniamo ad avere una proposta interessante con un brano bello e intenso. Che mantiene la modernità e la tradizione portoghese, una delle lingue (voglio ricordarlo) più musicali al mondo. Il pezzo viene sapientemente impreziosito con un fondo di fado. Sono contento che sia passato in finale, merita di essere riascoltato. Probabilmente almeno tra i primi 10 della classifica

Slovenia – Raiven con Veronika – Voto 5

Raiven è un arpista che ci racconta una figura femminile un pò controversa, un personaggio storico molto popolare in Slovenia accusata di stregoneria e condannata a morte. La scelta della coreografia è coraggiosa e in questa edizione spesso inneggia il nude look ma poi arriva l’acuto finale che non è propriamente un bel sentire, anche perchè non appoggia bene sul diaframma e quindi crolla tutta la performance. Il risultato è agghiacciante.

Ucraina -Al’ona Al’ona & Jerry Heil con Teresa & Maria – Voto 7

In Ucraina penso che abbiano la fissa sui nomi, prima Stefania e oggi Teresa&Maria, insomma viva la fantasia. Le due ragazze celebrano il coraggio e la forza delle donne, un brano che inneggia a Madre Teresa e alla Vergine anche a tempo di rap, per altro cantato anche bene. Un brano dalla veste tradizionale e dal sapore nazionalista. Tra i candidati alla vittoria (dicono) ma il meno internazionale tra quelli sentiti finora. Ecco perchè non vincerà.

Lituania – Sylvester Belt con Luktelk – Voto 4.5

Sylvester è simpatico, ha una bella immagine, curata con attenzione portandosi i suoi 4 boys come se fossimo tutti a fare Fitness con loro. Ecco la collocazione del brano, come per altro molti altri dell’Eurovision. Ma questa non ha quasi nemmeno bisogno di essere re-mixata. Per questa gara comunque non funziona. Ma per tenere vivo lo spettacolo va benissimo che sia in gara fino a Sabato. Subito dopo la troveremo nelle migliori palestre.

Finlandia – Windows95Man con No Rules! – Voto 5-

Una canzone che rimane in testa come un cartone animato, ma siamo sicuri che al centro ci sia la musica o più una roba cine-comica? A mio avviso si è perso il focus, uno come Elio e le Storie Tese avrebbe messo più genialità anche musicale dietro a una performance del genere. Ultra trash, a tratti esilarante ma siamo certi che sia quello che ci meritiamo in questo Festival? Dopo il secondo posto dell’anno scorso avevano solo il compito di non ripetersi e grazie al loro essere scanzonati uscendo da un uovo mezzi nudi, beh…ci sono sicuramente riusciti. Molti dicono che sono una via di mezzo tra uno sketch di Austin Power e il Mr.Bean di Rowan Atkinson. Ma li parliamo di genialità. Io qui non la vedo. Ovviamente passano il turno.

Cipro – Silia Kapsis con Liar – Voto 5.5

Silia Kapsis, è un’australiana di Cipro, canta in inglese una canzone talmente già sentita che al primo ascolto sembra dentro di noi già da un milione di ascolti. Alla ricerca di qualcosa di locale in un Eurovision troppo globalizzato, molto più interessante Teya Dora e la sua lagna introspettiva in serbo alla quale le abbiamo affibbiato una sufficienza d’intonazione. Qui facciamo mezzo punto in meno dandole ancora un’ultima chance per la finale.

Croazia – Baby Lasagna con Rim Tim Tagi Dim – Voto 8 per Eurofestival (4 per miei gusti personali)

La nostra Mara Maionchi ha commentato: “è la storia di un ragazzo di campagna che va in città Come Pozzetto!” Direi perfetta come visione discografica. Fosse per me non andrebbe da nessuna parte. Ma conoscendo un pò meglio l’aria e la musica che vogliono fagocitare gli Eurofestval Fan possiamo tranquillamente dire che sul podio andrà di sicuro. Sound che incrocia metal, punk e Bregovic, anche se il frontman è vestito da Achille Lauro, e riesce a scatenare tutta l’arena con il ritornello corale, il tormentone dei tormentoni, anche solo dal nome “Baby Lasagna” lo ricorderanno tutti. Si perchè la favola del ripescato alla selezione nazionale potrebbe ripetersi 11 anni dopo la danese Emmelie De Forest. Rim Tim Tagi Dim (uno scoglilingua) in veste hard rock e cori anni Ottanta che si lasciano cantare e proprio a metà, il brano vira in modo del tutto imprevisto in una parentesi techno dance. Siamo Shakerati, ma lo ricorderemo tutti. La Croazia sta già festeggiando.

Irlanda – Bambie Thug con Doomsday Blue – Voto 9

Qui ci vuole una premessa. Questa è un artista che va prima studiata, poi capita e semmai…votata. Dopo la vittoria all’Eurosong 2024, i Bambie Thug hanno attirato l’attenzione dei media, in particolare dei media irlandesi locali. Hermann Kelly, presidente dell’estrema destra Irish Freedom Party, ha twittato commenti feroci su Bambie Thug, affermando: “Bambie Thug deve essere il tacchino più grande dai tempi di Dustin the Turkey. Sembra celebrare il satanismo e le sciocchezze ‘non binarie’ di Woke sono di moda dell’establishment irlandese». In risposta alle critiche, Bambie Thug ha rilasciò un comunicato stampa il 29 gennaio, affermando: “Se non vuoi far parte dell’House Of Thug non sei obbligato a venire in questo viaggio con me… non sprecare la tua vita è appesa [all’]odio… [e] non arrabbiarti perché io non ho dimenticato l’arte del gioco, del divertimento e della creazione mentre tu sì». In un’apparizione al The Late Late Show nel febbraio 2024, Bambie Thug ha detto di augurare “amore e luce” a coloro che avevano reagito negativamente alla canzone, menzionando che una persona aveva avviato una petizione per rimuoverli dalla competizione. La canzone stessa ricevette elogi per la sua unicità rispetto alle precedenti canzoni irlandesi inviate all’Eurovision Song Contest. Lo scrittore dell’Irish Times Ed Power ha dato una recensione positiva, affermando: “Il loro mix di zucchero e spezie di pop e metal industriale atterrerà senza dubbio con successo a Malmö”. Il cantante irlandese Johnny Logan, che ha vinto l’Eurovision Song Contest per l’Irlanda nel 1980 e nel 1987, dichiarò al Sunday World la sua convinzione che la canzone “potrebbe vincere l’Eurovision”, lodando l’unicità della canzone e le immagini della messa in scena. Nonostante abbia risposto alle pesanti critiche, Bambie Thug ha anche affermato di ritenere che l’Irlanda “[mi abbia] sostenuto così tanto”. Ricordiamoci come sconfigge il diavolo con la sua voce elektro-metal e passa dall’inferno al paradiso blu più melodico e alla sua frase finale: “Incoronate la Regina”…sarà un incantesimo per la finalissima?

Appuntamento a giovedì 9 maggio per la seconda semifinale, che vedrà impegnati i seguenti 16 paesi.

1 | Malta | Sarah Bonnici – Loop
2 | Albania | Besa – Titan
3 | Grecia | Marina Satti – Zari
4 | Svizzera | Nemo – The Code
5 | Cechia | Aiko – Pedestal
5b | Francia | Slimane – Mon amour [qualificato di diritto]
6 | Austria | Kaleen – We Will Rave
7 | Danimarca | Saba – Sand
8 | Armenia | i Ladaniva – Jako
9 | Lettonia | Dons – Hollow
9b | Spagna | i Nebulossa – Zorra [qualificati di diritto]
10 | San Marino | i Megara – 11:11
11 | Georgia | Nutsa Buzaladze – Fire Fighter
12 | Belgio | Mustii – Before the Party’s Over
13 | Estonia | i 5miinust e i Puuluup – (Nendest) narkootikumidest ei tea me (küll) midagi
13b | Italia | Angelina Mango – La noia [qualificata di diritto]
14 | Israele | Eden Golan – Hurricane
15 | Norvegia | i Gåte – Ulveham
16 | Paesi Bassi | Joost Klein – Europapa

Fuori gara le esibizioni della nostra Angelina Mango e dei rappresentanti di Spagna, Germania, Regno Unito e Francia.

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