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venerdì, Luglio 26, 2024

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Cassandra Raffaele: l’atteso ritorno “Sarà Successo” – INTERVISTA

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Doveva succedere e… “Sarà successo”, un futuro anteriore nel titolo che segna l’atteso ritorno discografico di Cassandra Raffaele.

Mi aspettavo una sorpresa ed è arrivata senza smentite, a distanza di cinque anni dal suo “Chagall”, Cassandra torna con la sua musica, abbandonate le atmosfere elettroniche della sua precedente produzione, che ci avevano fatto fare un viaggio nello spazio, con “Sarà successo”, Cassandra ci riporta ad un’atmosfera più intima, fatta di suoni veri, di pianoforte e di archi che contribuiscono a rendere la sua scrittura ancora più intensa.

Noi di faremusic.it abbiamo raggiunto Cassandra al telefono per farci raccontare come ha avuto inizio questo nuovo percorso.

cassandra raffaele

INTERVISTA A CASSANDRA RAFFAELE

Ciao Cassandra, finalmente sei tornata, in realtà non te ne sia mai andata, ascolto sempre le tue cose, passo dalle tue valigie (“La valigia con le scarpe”, 2014, Leave music) ai tuoi quadri di Chagall (“Chagall, 2015, Leave music) e ricordo sempre con piacere la sorpresa del tuo secondo album in una veste inedita ed ora, un’altra sorpresa col ritorno a sonorità più intime, in qualche modo già esplorate nel tuo primo lavoro.

Ciao Antonino, grazie mille, sono contenta che il brano ti sia piaciuto, Chagall è stato un viaggio nello spazio, mi ha portata in giro per due anni, avevo ancora molte altre richieste ma ho deciso di fermarmi, ho fatto svariate cose, mi sono trasferita dalla Sicilia a Cesena, da qui ho fatto spesso tappa a Londra e non mi sono mai fermata, ho fatto sempre ricerca.

Ti seguo, ho visto che con le tue valigie non ti sei mai fermata, mi piacere ritrovarti in una nuova veste, più intima, in questo brano c’è la tua musica, l’intensità che tu riesci a dare alle tue canzoni, ma è come se avessi tolto delle cose superflue. Una volta, dopo un tuo concerto, mi hai detto «nelle mie canzoni metto sempre tante parole». Io, devo essere sincero, sento sempre il bisogno di leggere i tuoi testi, perché sono sempre ricchi di metafore. Penso all’abbraccio libero e sfuggente, che descrivi in “Cornice d’acqua”, che avviene fra l’onda e la sabbia. In “Sarà successo” è come se avessi voluto togliere qualcosa per rendere più immediato il testo.

È vero, stavolta ho sentito l’esigenza di snellire il testo, questo periodo di lock down mi ha fatto riflettere, ha fatto venir fuori la parte di me più fragile. Quello che abbiamo vissuto in primavera e quello che stiamo continuando a vivere ci rende tutti fratelli, ci sentiamo stretti dalle stesse paure.

“Sarà successo” è una canzone che ho scritto per me, è vero, ci sono meno parole, sai quando si vogliono nascondere le fragilità spesso si chiacchiera, si riempiono i vuoti con tante parole. È un brano di forza per quelli fragili, provati dalle avversità dell’esistenza. Ma è anche una canzone di miserevole e coraggiosa speranza, malgrado tutti e tutto. Poi questa canzone segna l’inizio di un nuovo percorso, ho scoperto qui a Cesena uno studio analogico: “L’amor mio non muore”, dove le cose si fanno alla vecchia maniera, un luogo magico.

Scoprire questo studio è stata una cosa meravigliosa, per me è stato come un rifugio, mentre fuori galoppava la pandemia. Ma è stato anche come un ritornare bambina, quando seguivo mio padre che registrava. Roberto, un artista e musicista dall’animo elegante e sensibile, ha rispettato il mio racconto e gli dato la perfetta ambientazione, con immagini sonore che sanno di momenti passati in famiglia, a casa mia, davanti al giradischi che canta. È nata subito una sinergia pazzesca, per la prima volta non mi sono occupata di niente, siamo partiti da un provino nato al piano, lui – che è anche il mio produttore – ha chiamato i suoi musicisti e ha fatto il resto. Roberto Villa è al basso e alla chitarra baritona, poi c’è un quartetto d’archi pazzesco, composto da Cesare Carretta, Aldo Capicchioni, Michela Zanotti e Anselmo Pelliccioni. Alla batteria c’è Diego Sapignoli. Vanni Crociani al piano, Fednder Rhodes e arrangiamento archi. Alfredo Nuti alla chitarra. C’è una storia dietro l’incisione di questa canzone, non c’è niente di virtuale, la voce è registrata tutta di botto, e poi ho usato un microfono su cui ha cantato Aretha Franklin.

Mi piace questo lavoro artigianale, lo trovo come l’unica strada possibile che possa percorrere la tua musica… A proposito, parafrasando il titolo del nostro magazine, per te cos’è oggi fare musica?

È una forma d’arte, quando penso ad una canzone immagino una storia da voler raccontare, fatta di suoni, immagini, sensazioni, emozioni, è come pensare alla sceneggiatura di un film.

Come ti dicevo, mi piace ascoltare la tua musica, sperimenti nuovi linguaggi, dai alle tue canzoni una veste diversa, pur rimanendo costante la tua poetica, il tuo timbro.

Grazie, questa è la fortuna di non avere un editore che ti chiede di rimanere fedele ad un determinato linguaggio, questo è il privilegio di essere indipendente, sono libera.

Bene, cos’altro ci dobbiamo aspettare da questa collaborazione?

Stiamo lavorando ad altri brani, ad inizio anno usciranno nuove canzoni che anticipano l’album che dovrebbe essere pronto per l’anno prossimo.

In “Sarà successo” dici «Tra poco arriverà pure Natale, un altro capodanno, un altro carnevale…». Sarà un Natale diverso, ma mi piace il tuo messaggio positivo che descrive il tempo che passa, a volte la vita è in discesa, altre in salita. Io sono all’antica e spero di potere avere presto un supporto fisico tra le mani, io sono per il cd da spacchettare, leggere i credits, i testi, perché no, vista l’atmosfera che si respira nella tua produzione, non mi dispiacerebbe un long playing. Bellissime anche le foto dall’atmosfera vintage. Ti ringrazio, ora spero di rendere tutto l’entusiasmo che mi hai trasmesso. Mi hai inondato di musica e di tutta la professionalità che metti in quello che fai. Grazie. Ora tocca a me scrivere, sono fiducioso. Ti saluto, un abbraccio.

È stata una bella chiacchierata, hai molta cura nello scrivere e una sensibilità fuori dal comune, perché sei uno vero che ci crede nella musica e che ne ingloba tanta per passione e attitudine di vita. Per le foto devo ringraziare Amedeo Volpe. Con questo brano volevo assolutamente lanciare un messaggio positivo, anzi (ride, nda) ottimista, di questi tempi dire “positivo” ha un’accezione, scusa l’ossimoro, negativa! Comunque grazie a te, ai lettori di faremusic.it, mi devi salutare tantissimo Mela (direttore di faremusic.it, nda), la seguo sui social, ho visto che ha vissuto un periodo giù e mi dispiace, le mandi un grande abbraccio da parte mia e ci sentiamo presto. 

TESTO “Sarà successo” di Cassandra Raffaele

Questa notte non riesci a dormire
Pensi a troppe cose che fanno male
Guardi le persone dal balcone
Fermo come un lampione che si accende a metà.

Questa notte cerchi di capire
Quale prezzo ancora c’è da pagare
Prima di pescare in alto mare
Quante onde davanti a te?

Sarà tutto sbagliato
Tutto andrà perso
O sarà soltanto un nuovo inizio

Sarà successo che hai vissuto
E tutto il resto non ti cambierà la vita
Sarà in discesa e un po’ in salita
Che Dio ti benedica

Questa notte buia senza stelle
Conti le persiane anche aperte
Forse c’è qualcuno come te
Che aspetta un vento di rivoluzione

Tra poco arriverà pure Natale
Un altro capodanno
Un altro carnevale

Sarà successo che hai vissuto
E tutto il resto non ti cambierà la vita
Sarà in discesa e un po’ in salita

Che Dio ti benedica

Questa notte giusta per dormire
Puoi fare ancora pace con l’imbrunire
Già chiudi gli occhi, lasciati andare
Vuoi vedere che adesso

Tornerai a sognare

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