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lunedì, Maggio 13, 2024

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Forse non lo sapevate – Le rose blu / Soleado

di Gianfranco Giacomo D’Amato

Le rose blu / Soleado
Una storia semplicemente incredibile

 

 

 

 

Quando ho chiesto a Dario Baldan Bembo e ad Alberto Salerno, protagonisti di questa storia che ha dell’incredibile, di parlarmi di Le rose blu hanno avuto la stessa reazione. Sono saltati sulla sedia e mi hanno detto: “Ma tu come fai a sapere questa storia ???” Avevo solo studiato un pochino.

Dammicco

Andiamo con ordine. In un pomeriggio di dicembre del 1972 Ciro Dammicco va a casa di Dario Baldan Bembo per chiedergli di dargli una mano a completare con il ritornello un brano che aveva iniziato: Le rose blu. Dario accetta. Si decide di collaborare. Trovato il ritornello, giorni dopo i due vanno in sala di incisione e Dario registra la nuova parte musicale al pianoforte. Riascoltandolo più di quarant’anni dopo non lo troverà particolarmente buono. Me lo confessa nel corso della chiacchierata senza problemi, ma questo non importa.

Baldan Bembo

Ciro ha bisogno ovviamente anche del testo e per quello si rivolge ad Alberto Salerno. I due si conoscono da un po’ perchè entrambi frequentano la casa discografica EMI. Alberto confeziona un testo piuttosto in linea con i canoni del tempo, basato su una storia d’amore.

Salerno b

Il 45 giri Le rose blu esce dopo poco, con l’interpretazione di Ciro Dammicco, ma non riscuote successo. Oddio, “riscuotere successo” non è la locuzione più adatta. Diciamo che lo comprano solo Dammicco e pochi suoi familiari. Secondo me non l’hanno comprato nemmeno Dario e Alberto ! E’ una delle tante canzoni che nascono e passano inosservate in quegli anni. La questione si chiude lì.

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Passano diversi mesi e una mattina tutti gli autori della canzone ricevono la stessa telefonata. E’ una segretaria della EMI, che spiega che il direttore artistico aveva ascoltato Le rose blu e che gli era piaciuta molto la prima parte della canzone (quella con le strofe che precedono il ritornello scritto da Dario) e ha intenzione di farne una versione corale. Dietro il progetto c’è un’intuizione di Vince Tempera, musicista che avrebbe dato vita in seguito, nel corso di una lunga carriera, a molti successi. La signorina aggiunge che sia Dario sia Alberto devono andare a firmare come autori il nuovo brano corale.

Entrambi sono riluttanti: vedono profilarsi una seccatura, e hanno anche ragione, per motivi diversi. Dario in realtà ha composto la parte musicale che non farà parte del nuovo pezzo. Alberto ha scritto il testo che sarà completamente eliminato. Perchè mai dovrebbero firmarlo anche loro ? Ma la signorina ha istruzioni precise (per fortuna !): in quanto formalmente autori di Le rose blu, devono andare tutti a firmare e quindi acquisire la paternità del nuovo brano strumentale. Dario e Alberto accettano di malavoglia. Vanno alla Emi e firmano. Il brano che nasce da questa situazione rocambolesca è Soleado, che, nell’interpretazione dei Daniel Sentacruz Ensamble di Ciro Dammicco, diventa una delle canzoni italiane più note degli anni 70. Firmata anche da Maurizio Seymandi, spopola nelle vendite arrivando fino al secondo posto in hit parade. Curiosità nella curiosità: Daniel Sentacruz è uno pseudonimo che usa Vince Tempera e che viene “trasferito” per l’occasione a Dammicco e al suo gruppo. Porterà fortuna a quei ragazzi pieni di entusiasmo nel corso degli anni 70.

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Ma la storia non è finita.

Il testo di Le rose blu fu scritto, come detto, da Alberto Salerno.

Ma…

Il giorno dell’incisione di quel disco che avrà venduto quattro o cinque copie, alla Fonorama di via Barletta a Milano c’è parecchio fermento. In una sala i Nomadi registrano Io vagabondo, in un’altra Ciro Dammicco incide Le rose blu e in un’altra ancora Dario Baldan Bembo suona una parte di flauto. Insomma, sono tutti lì.

Alberto Salerno deve dividersi tra le varie sale, saltando di qua e di là come una trottola. Ovviamente il futuro fondatore del blog FMD (che aveva ben chiara la forza di Io vagabondo) cerca di seguire principalmente la registrazione dei Nomadi, che in più in quegli anni sono già delle star.

In giro vaga anche un certo Franco Specchia, un parrucchiere che frequenta l’ambiente e scrive dei testi. A un certo punto, durante la registrazione, Dammicco nota che una parte del ritornello di Le rose blu non lo convince. Spetta quindi ad Alberto andare a vedere di cosa si tratti ed eventualmente apportare le correzioni del caso. Ma lui non se la sente. Non vuole lasciare la sala dove si incide Io vagabondo.

Allora Alberto ha un’idea. Acchiappa al volo Specchia e gli fa: “Senti Specchia, visto che non sei impegnato, vai tu per favore da Dammicco a fare questa correzione. Poi il brano lo firmiamo insieme”.

Specchia esegue diligentemente. Vola da Dammicco, corregge il testo del ritornello e consente a Dammicco di terminare l’incisione.

Quello che sanno tutti è che Soleado, cantata dai Daniel Sentacruz Ensamble di Dammicco, ottiene un successo clamoroso in Italia. Quello che sanno in pochi è che il brano si diffonde in modo impressionante in tutto il mondo. Negli anni è stato interpretato o suonato da Bing Crosby, Mireille Mathieu, Sara Brightman, Demis Roussos, James Last, Fausto Papetti, Andrea Bocelli. In America viene tradotta in When a child is born e diventa una canzone inclusa nelle compilation di Natale, insieme a White Christmas e cantata ogni anno nei concerti e nelle manifestazioni natalizie”. Una cosa inimmaginabile.

Quello che non sa quasi nessuno è che il buon Specchia, che all’ultimo secondo cambia il ritornello di una canzone scritta da altri, sarà formalmente uno degli autori di un successo planetario in cui la musica di quel ritornello e l’intero testo nemmeno esistono più !

 

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