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Renato Zero canta con Mietta sull’Olimpo del talento e ammonisce: «Un aquilone sbattuto avanti e indietro»

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I recenti concerti romani dell’iconico artista rimarranno nella storia anche per un duetto a sorpresa con Mietta. Attraverso le note di una sua canzone, “Ho dato”, Renato Zero ha evocato l’immagine di Pegaso che solleva la sua compagna verso l’Olimpo della musica. Con parole sagge e poetiche ha poi rimproverato l’industria discografica per aver trascurato il talento immenso e unico di Mietta, paragonandolo ad un aquilone che, trattenuto e deviato da venti ingiusti, non vola più in alto nel cielo della musica.
 

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Il tour 2024 di Renato Zero, Autoritratto – I concerti evento, ha segnato un trionfale traguardo con le otto date al Palazzo dello Sport di Roma, tutte sold-out, dopo aver già incantato il pubblico con cinque date a Firenze e prima della ripresa estiva nel mese di giugno a Bari e Napoli. I concerti nella Capitale, oltre a catturare l’essenza della sua arte, hanno riservato agli spettatori due duetti a sorpresa: nella data del 20 marzo Elodie ha regalato un tocco di glamour e fascino sulle note di “Cercami”, mentre nella serata del 21 è stata la volta di un momento di pura magia e intensità con l’inaspettata presenza di Mietta 

Durante il concerto, Renato Zero e Mietta hanno unito le loro voci nella canzone “Ho dato”, tratta dall’album “Zero” del 1987. Questo brano celebra la vita e l’importanza della condivisione, invitando a donare senza aspettarsi nulla in cambio. Ad amplificare il significato del “dare” la fusione delle due iconiche voci in un abbraccio musicale. Renato Zero ha simbolicamente donato le epiche ali di Pegaso a Mietta, consentendole di elevarsi nell’Olimpo degli Dei. I due artisti hanno così brillato assieme, sollevando il loro talento oltre i cieli della musica e trasmettendo un’intensità emotiva che ha conquistato tutti gli spettatori. 

Dopo il coinvolgente duetto, Renato Zero ha preso la parola, rendendo ancora più profondo e significativo il momento condiviso sul palco. «In molti ci siamo posti una domanda», ha detto con voce pacata, lasciando che le parole fluissero come un fiume di saggezza. «Il talento è un aquilone strano che segue spesso correnti aeree», ha spiegato, ponendo l’attenzione sul mistero e la bellezza del talento artistico. «Ma spesso noi perdiamo di vista le qualità dell’aquilone. Anche il vento delle volte si inchina e lo fa passare l’aquilone, non lo sbatte avanti e indietro. Perché non hanno fatto la stessa cosa con te?» 

Con queste parole, intrise di rispetto e ammirazione, Renato Zero ha rimproverato implicitamente l’industria discografica per aver trascurato un talento così immenso. E con un’affermazione carica di affetto e stima ha poi continuato: «Sei un grande aquilone Danielina mia, io ti adoro, io ti adoro». 

Daniela Mietta ha risposto con umiltà e gratitudine, riflettendo l’amore dell’uno nell’altro e del pubblico: «Io ti voglio un bene dell’anima, ti amo come ti amano tutti quanti loro», indicando con gli occhi i presenti. 

La conversazione non si è fermata qui. Il cantautore romano, abbagliato dalla bellezza sempre più appariscente della cantante pugliese, ha scherzato accogliendo un bacio sulle labbra: «Io non te lo volevo dire perché magari tu non perdi la testa, ma io sarei un buon partito. Forse tra qualche annetto. Forse un po’ troppi per te».

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Questo dialogo, permeato di sincerità e amicizia, ha rappresentato un tributo al talento inscalfibile di entrambi gli artisti, sottolineando il loro unico e inestimabile contributo al panorama musicale italiano. Mentre Renato Zero continuerà il suo trionfale tour, portando in scena la sua storia, il suo ultimo “Autoritratto” in musica e i suoi buoni messaggi, Mietta si prepara a ritornare alla ribalta discografica, senza il supporto delle major e del Festival di Sanremo, con un nuovo singolo scritto e prodotto da I Serpenti, giovane duo elettropop.

Questo annuncio segna un nuovo capitolo nella carriera di un’artista che nell’ultimo decennio ha preso una piega più televisiva che musicale. Ferma nella produzione di album dal 2011, ha confermato il suo status di Dea della nostra canzone solo attraverso poche canzoni di pop leggero con Valerio Carboni e di jazz latino con Andrea Dessì.

Ora il duetto con Renato Zero segna un nuovo momento di rinascita artistica per la cantante portata al successo da Amedeo Minghi e, nello stesso tempo, conferma il valore del talento autentico in un’industria musicale e televisiva spesso dominata da effimeri fuochi d’artificio.

È interessante notare che l’immagine dell’aquilone che le è stata associata è stata già utilizzata da Zero nella canzone “L’aquilone Piero”, dedicata a Piero Ciampi. Le parole del testo: “L’aquilone va, l’aquilone già, l’aquilone c’è, l’aquilone e te, così in alto su contro il cielo, e giù la mediocrità non ti arriverà” possono essere interpretate anche in relazione al talento di Mietta, che, come un aquilone, deve essere lasciato libero di librarsi alto nel cielo della musica, senza essere trattenuto o deviato da venti ingiusti.   

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