Il 7 agosto 1957, un mese dopo l’incontro fra Paul e John (leggi 1ma parte THE BEATLES STORY) e circa due settimane dopo l’ingresso ufficiale di Paul nei Quarry Men, questi esordirono sul palco del Cavern Club di Liverpool, ma senza Paul che si trovava in campeggio con un gruppo di Boy Scouts.
Il Cavern era stato inaugurato il 16 gennaio dello stesso anno, ispirato a Le Caveau Français Jazz Club di Parigi e, pur essendo dedicato al jazz, il proprietario Alan Sytner tollerava occasionalmente qualche esibizione di gruppi skiffle, lo stile musicale parente povero del jazz, il cui esponente di maggior successo in Inghilterra era Lonnie Donegan che aveva influenzato un incredibile numero di giovani bands, tra cui i Quarry Men.
All’interno del gruppo il ruolo di suonatore del “tea-chest bass” (il rudimentale contrabbasso con una sola corda montata su di un manico di scopa e una scatola di latta per il tè come cassa armonica) veniva ricoperto alternativamente da Bill Smith (primo acquisto), Len Garry, Ivan Vaughan (l’amico che presentò Paul a John) e Nigel Whalley; ques’ultimo si occupava anche di procurare ingaggi al gruppo ed era inoltre da poco diventato giocatore professionista di golf, frequentando lo stesso Golf Club del padre di Alan Sytner.
Fu molto probabilmente per questa ragione che i Quarry Men vennero scritturati quel giorno, ma quando, dopo un inizio tranquillo all’insegna dello skiffle, John Lennon si avventurò in Blue Suede Shoes e Hound Dog di Elvis Presley, vennero immediatamente stoppati dal proprietario con la perentoria intimazione “Dateci un taglio con quel maledetto rock & roll!”.
Bisognò attendere il 18 ottobre per vedere l’esordio di Paul sul palco con i Quarry Men che ebbe luogo al Conservative Club della New Clubmoor Hall di Liverpool.
Probabilmente l’emozione giocò un brutto scherzo al futuro Beatle, nell’occasione impegnato alla chitarra solista, che s’impappinò nel bel mezzo dell’assolo di Guitar Boogie, un brano portato al successo da Arthur Brown nel 1946.
Per rimediare alla figuraccia e farsi perdonare dagli altri membri del gruppo, Paul si esibì in un brano di sua composizione, I Lost My Little Girl, suscitando ammirazione e curiosità in John che fino a quel momento non aveva mai preso in considerazione la possibilità di scrivere un brano originale.
Il 1957 si concluse con sole altre quattro esibizioni in pubblico, ma nessun evento degno di nota da tramandare ai posteri.
Ancor meno quelle dell’anno successivo, cinque in tutto (almeno quelle di cui esiste una documentazione), e ancor meno memorabili se non fosse per quella del 6 febbraio alla Wilson Hall di Garston, in cui per la prima volta George vide i Quarry Men suonare dal vivo, e quella del 13 marzo. per l’inaugurazione del The Morgue Skiffle Cellar di Broadgreen (entrambi sobborghi di Liverpool), durante la quale il quindicenne George venne presentato al gruppo.
The Morgue era un locale ricavato nello scantinato di un palazzo vittoriano, con una capienza di un centinaio di persone, la cui fonte d’illuminazione era limitata ad una lampadina blu pendente da un filo e ad un neon bianco. Era gestito da Alan Caldwell, un cantante locale, leader dei Raving Texans, che in seguito assumerà il nome d’arte di Rory Storm, mentre quello del gruppo si trasformerà in The Hurricanes (il cui batterista rispondeva al nome di Richard Starkey, ma di lui si parlerà più avanti…).
Per la palese illegalità in cui operava, il club venne definitivamente chiuso dalla polizia il 22 aprile.
Probabilmente i Quarry Men si esibirono altre volte in questo locale nel breve lasso di tempo della sua esistenza, ma non risulta alcuna documentazione in proposito.
George, di tre anni più giovane rispetto a John (di fatto solo 28 mesi) e di uno rispetto a Paul (di fatto solo otto mesi), frequentava la stessa scuola di Paul, il Liverpool Institute, ed era stato da questi più volte invitato ad assistere alle prove ed esibizioni dei Quarry Men.
Inizialmente snobbato da John per la sua giovane età ed il suo aspetto mingherlino, vinse la sua diffidenza grazie alla sua abilità di chitarrista solista, non dovuta ad un naturale talento, ma maturata grazie ad una tenace e costante dedizione, esibendosi davanti a John e agli altri componenti nei brani Raunchy e Guitar Boogie Shuffle.
Non gli fu chiesto di unirsi immediatamente al gruppo, ma lui cominciò a seguirli portandosi sempre appresso la propria chitarra; a parte Paul, gli altri non gli facevano caso più di tanto, ma sporadicamente gli permettevano di salire sul palco per suonare un brano o un assolo. A poco a poco le performance di George divennero sempre più frequenti, acquistando sicurezza e precisione, fino a fargli conquistare un posto fisso nel gruppo, a spese di Eric Griffiths.
Il 12 luglio 1958 John, Paul, George, Colin Hanton e Duff Lowe, un compagno di scuola di Paul reclutato per l’occasione grazie alla sua abilità nell’eseguire al pianoforte l’arpeggio iniziale del brano di Jerry Lee Lewis “Mean Woman Blues”, si recarono al Phillips Sound Recording Services, uno studio di registrazione casalingo di proprietà di Percy Phillips. Per la somma di 17 scellini e 3 pence (poco meno di una sterlina) registrarono due brani su un acetato di alluminio a 78 giri.
Il primo brano era “In spite of all the danger” (vedi video sopra) una composizione accreditata McCartney/Harrison affidata alla voce solista di John mentre Paul eseguiva un controcanto armonico e George un solo di chitarra. Il secondo brano era “That’ll be the day” di Buddy Holly (vedi video sotto). Il tutto si svolse nel giro di 15 minuti e di fatto fu la prima registrazione che vide insieme John, Paul e George.
Nel 1995 venne recuperata e pubblicata su Anthology 1.
Solo tre giorni più tardi, il 15 luglio 1958, Julia, la madre di John, era andata a trovare la sorella Mimi per dirle che John avrebbe trascorso il fine settimana da lei. Nigel Whalley che era passato in cerca di John, si offrì di accompagnarla fino alla fermata dell’autobus. Durante il tragitto parlarono del più e del meno, Julia gli raccontò qualcuna delle barzellette che aveva sempre in serbo per gli amici di John, poi giunti all’altezza della fermata dell’autobus che si trovava sull’altro lato del viale si separarono e Nigel proseguí per la sua strada mentre Julia si accinse ad attraversare Menlove Avenue, un viale di due carreggiate separate da un ampio spartitraffico alberato.
Nell’attraversare la seconda carreggiata, Julia non si accorse dell’auto che stava sopraggiungendo e venne investita. Nigel udì lo stridio della frenata e vide il corpo di Julia scaraventato in aria.
Morí sul colpo.
Questo evento segnò profondamente John, proprio nel momento in cui stava riallacciando il rapporto con la madre che l’aveva abbandonato subito dopo la sua nascita affidandolo alla sorella Mimi.
Il suo comportamento diventò ancora più trasgressivo e violento nel tentativo di soffocare il dolore e la rabbia che lo attanagliavano. Per sua fortuna incontrò una mite ragazza che frequentava la sua stessa Scuola d’Arte, tanto composta ed educata quanto lui era disordinato e ribelle: Cynthia Powell.
Come poli opposti che si attraggono e si compensano, grazie a lei John ritrovò un po’ di serenità e d’equilibrio che gli consentirono di superare il brutto momento.
Nel frattempo, per una serie di ragioni che andavano dagli impegni di studio o di lavoro alle condizioni di salute o divergenze artistiche, i Quarry Men erano rimasti in quattro: i futuri 3 Beatles e il batterista Colin Hanton.
Senza più Nigel Whalley ad occuparsi del lato manageriale, le già scarse scritture vennero meno ed i nostri si ritrovarono a suonare per lo più in feste di compleanno e ai balli dei circoli operai o giovanili.
L’ultima esibizione del 1958 ebbe luogo il 20 dicembre per una festa privata in occasione del matrimonio del fratello di George, Harry Harrison, ed il 1959 non andò certo meglio.
Il 1º gennaio erano stati ingaggiati, per intercessione del padre di George che ne era il presidente, per suonare alla festa natalizia (tardiva) dello Speke Bus Depot Social Club. Non era previsto alcun compenso, ma abbondanti libagioni e la promessa che sarebbe venuto ad ascoltarli il gestore di una sala cinematografica che avrebbe potuto scritturarli per suonare nell’intervallo fra la proiezione pomeridiana e quella serale.
La prima parte andò bene, ma nell’intervallo esagerarono con le libagioni generosamente offerte dal club e iniziarono la seconda parte visibilmente alticci con un risultato tutt’altro che soddisfacente, per cui il gestore del cinema non li scritturò.
Ci fu una discussione, volarono parole grosse e, sulla via del ritorno a casa in autobus, Colin Hanton e la sua batteria volarono fuori prima della fermata col mezzo ancora in corsa.
Rimasti in tre, John, Paul e George si esibirono in un’ancor più tardiva festa di Natale il 24 gennaio al Woolton Village Club, scomparendo poi dalla scena fino al successivo mese di agosto.
In questo periodo John e Paul si dedicarono principalmente alla composizione di canzoni proprie, affinando la loro tecnica nei lunghi pomeriggi trascorsi a casa dell’uno o dell’altro. A volte George si univa a loro, ma aveva cominciato a suonare anche con altri gruppi uno dei quali era il Les Stewart Quartet.
Questo gruppo era stato ingaggiato per suonare il 29 agosto all’inaugurazione del Casbah Coffe Club, un locale ricavato da Mona Best nella cantina della sua casa al numero 8 di Hayman’s Green e destinato a club privato per gli amici dei figli Pete e Rory. Era un edificio vittoriano di 15 stanze e un acro di terreno (circa 4.000 m2) che Mona aveva acquistato grazie alla vincita di una scommessa su una corsa di cavalli.
In seguito ad una lite fra Les Stewart e Ken Brown a pochi giorni dall’inaugurazione, questa rischiava di saltare e Ken chiese aiuto a George per tirarsi fuori dai guai. George chiamò John e Paul ed i quattro suonarono insieme nel locale per i successivi 7 sabati.
La collaborazione con Ken Brown finì bruscamene la sera del 10 ottobre quando questi, a causa di un forte raffreddore, non potè salire sul palco, ma venne ugualmente pagato da Mona Best suscitando il risentimento degli altri tre che rivendicavano per sé la sua quota.
Il 18 ottobre i tre futuri Beatles parteciparono alle selezioni locali per il “TV Star Search” di Carrol Levis “Il Fabbricante di Stelle”. Per l’occasione abbandonarono il nome ormai obsoleto di Quarry Men a favore di Johnny & The Moondogs.
L’audizione andò bene e furono selezionati per le finali locali che si tennero per tutta la settimana dal 26 al 31 ottobre all’Empire Theatre di Liverpool.
Non vinsero il concorso, ma furono invitati alle audizioni finali del 15 novembre al Hippodrome Theatre di Manchester.
Nel caso avessero superato anche questa prova, avrebbero potuto apparire nella trasmissione di Carrol Levis “TV Star Search”.
La loro esibizione nella serata finale fu buona, ma il sistema di votazione era basato sull’acclamazione del pubblico alla passerella finale e quando venne il loro turno si trovavano già sull’ultimo treno che li riportava a Liverpool, non potendosi permettere di pagare un albergo per passare la notte a Manchester.
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