BEATLES: La storia dei Fab Four raccontata da Claudio Ramponi & Co.
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PREMESSA
Quando Mela Giannini, il direttore di faremusic.it, mi chiese di scrivere una serie di articoli sulla storia dei Beatles pensai:
“Cosa mai potrò scrivere su di un argomento del quale è già stato scritto tutto fin nei minimi particolari e da diversi punti di vista? Che altro si può aggiungere che già non si sappia sul gruppo più importante della storia della musica pop?”.
Alla fine ho deciso di focalizzare il racconto sulle molteplici avversità che i Fab Four hanno dovuto affrontare per raggiungere il successo e quindi per riuscire a mantenerlo; vuoi per tacitare chi sostiene, molto sbrigativamente e superficialmente, che ebbero solo la fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto, ma soprattutto perché serva da insegnamento ed esempio pet tutti i giovani talenti che aspirano ad affrontare la carriera artistica.
THE BEATLES STORY: 6 luglio 1957: Paul incontra John
In quel caldo e umido sabato d’estate di 61 anni fa, nella Parrocchia del quartiere di Woolton della città di Liverpool, si celebrava l’annuale Festa Campestre per l’Incoronazione della Regina Rosa, un evento di gran rilevanza particolarmente sentito dagli abitanti della zona.
Dopo la rituale processione, il programma prevedeva una dimostrazione dell’addestramento dei cani della locale sezione di Polizia, una sfilata in costume, un rinfresco, l’esibizione della Banda Militare del Cheshire Yeomanry e quindi quella del gruppo skiffle The Quarry Men.
Era questo un gruppo formato da allievi della locale Quarry Bank High School, dalla quale avevano preso il nome, i cui membri rispondevano ai nomi di John Lennon (indiscusso leader e fondatore, oltre che chitarrista e cantante solista), Pete Shotton (miglior amico di John, che produceva il ritmo su di un asse per lavare), Eric Griffiths (chitarra), Rod Davies (banjo), Colin Hanton (batteria) e Len Garry (tea chest bass, un rudimentale contrabbasso costituito da un manico di scopa con una sola corda ed una scatola di latta come cassa armonica).
La sera, dopo una pausa di circa due ore, il programma riprendeva con una serata danzante allietata dalla George Edwards Band alternata ai Quarry Men.
Durante la pausa Ivan Vaughan, che saltuariamente sostituiva nel gruppo Len Garry al tea chest bass, presentò a John Lennon un suo compagno di scuola del Liverpool Institute, l’allora quindicenne Paul McCartney. Probabile che l’incontro sia stato richiesto all’amico Ivan dallo stesso Paul che due settimane prima, il 22 giugno secondo quanto emerge da un’attenta recente analisi di una foto dell’evento, aveva assistito ad un’esibizione dei Quarry Men in Rosebery Street, in occasione delle celebrazioni per il 750º Anniversario della concessione della Carta Reale alla città di Liverpool da parte del Re Giovanni, rimanendone favorevolmente impressionato.
Paul sciorinó in sequenza “Twenty flight rock” di Eddie Cochran, “Be-bop-a-lula” di Gene Vincent e un medley di brani di Little Richard, lasciando John impressionato e sbalordito per diverse ragioni: innanzitutto Paul sapeva accordare la chitarra, cosa che nessuno del gruppo sapeva fare, costringendoli a ricorrere periodicamente all’addetto di un negozio di strumenti musicali; in secondo luogo John suonava sulla chitarra con accordatura da banjo gli accordi per questo strumento che sua madre Julia gli aveva insegnato, mentre Paul conosceva le posizioni giuste per chitarra e, fatto ancora più strabiliante, lo faceva da mancino sulla chitarra destrorsa (verosimilmente di Eric Griffiths), come lo stesso Paul racconta nel suo video Chaos & Creation at Abbey Road del 2005, smentendo i racconti secondo i quali fosse arrivato all’incontro portandosi la sua chitarra mancina. In più Paul sapeva a memoria tutte le parole delle canzoni, mentre John spesso le improvvisava o variava inserendovi i suoi ironici calambours.
Ma soprattutto John vide in Paul la stessa passione per la musica e il rock and roll che lui stesso provava.
Tornando a casa con l’amico Pete Shotton, John gli confidò di essere combattuto tra il desiderio di potenziare il gruppo chiedendo a Paul di entrarne a far parte e la paura di sminuire la propria leadership.
Alla fine prevalse la prima ipotesi e quindici giorni dopo Paul entrò nei Quarry Men dando inizio ad un sodalizio destinato a rivoluzionare la Storia della Musica Pop.
Dal film “In his own life – The John Lennon Story”
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