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venerdì, Luglio 26, 2024

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La migliore, per voce sola di Mina

di Michele Caccamo

Che festa quella domenica. Pareva tutto spalancato alla luce. C’era un arpeggio nell’aria, un richiamo al volo, che anche la campagna di Cerveteri sembrava avesse soltanto ore felici. Qui avrei potuto mettere in un unico fascio i miei pensieri; adagiare il mio riposo, in questa bellezza polverosa curarmi l’anima.

Aldo Donati era lì vicino, nell’ombra come stesse nel fondo di un quadro, con la chitarra che era il libro della sua vita. Aveva già nell’orecchio una musica, il suono dolce di una scala armonica. Quando iniziò ogni nota sembrava capace di sfilare dalla carne una fitta: che fosse d’amore o di dolore. E a vederlo sembrava fosse anche senza peso, finemente spirituale: come si fosse incaricato di portare un nuovo sogno.

Bello de’ casa, siediti qui accanto. E ascolta”.

Le sue dita sembravano ricevere un flusso dall’eterno; componeva, come fosse del tutto naturale, incanti su incanti.

I versi sono di Loriana Lana

Le parole avevano il sentimento necessario per quella grazia melodica: sembrava avessero un vincolo dorato con la musica di Aldo.

Quando la smetterò, di amarti ancora… e la sua bella mano arpeggiava intorno a quel racconto infelice, e la sua voce più che triste piangeva.

Che festa quella domenica, con i tocchi arrivati da ogni esistenza.

Eravamo nel 2009, nel mese di Agosto. E questa è stata l’ultima canzone composta da Aldo, prima della sciagura.

Stasera ho chiesto a Velia, la conferma: è quello il brano inciso da Mina? Non mi sarei mai aspettato lei iniziasse a cantare come liberata nell’universo, uccisa come avesse un’incrinatura in gola. E ogni vibrazione nella sua voce era ricca di preghiere, una speranza di risurrezione: perché la morte di Aldo le ha lasciato le ossa rotte.

E stasera l’ho sentita, Velia, alzare la tonalità, appoggiata in un tappeto di corolle, con le lacrime sempre attente a vegliare sul loro Amore.

Lei lo sa che adesso Aldo è in un infinito tutto suo, senza agonisti, nella superba memoria di Dio.

Lei lo sa e lo tiene, come tutto lo stellato, nel suo cuore.

Stasera Velia ha aperto le celle del mio ricordo, con un canto lo ha ordinato, reso felice come un’idea brillante.

Quando la smetterò” sarà la fiamma del nuovo disco di Mina e Celentano, sicuramente il pianto per la mia nostalgia.

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