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Oggi si è celebrato il VINILE con il “Record Store Day” – Crescono i ricavi sulle vendite del supporto analogico

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In tutto il mondo si è celebrato oggi 21 aprile 2018 il “Record Store Day”. Tante sono state le iniziative e le sorprese messe in campo questa giornata, tutte legate ai negozi di dischi e al supporto storico analogico: il vinile.

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Nato nel 2007 da un’idea di Chris Brown (impiegato storico di un negozio di dischi statunitense) si celebra, oggi 21 aprile 2018, l’undicesima edizione del “Record Store Day” (leggi nostro articolo) una giornata dedicata ai negozi di dischi indipendenti e al simbolo iconico che li ha da sempre rappresentati: il vinile.

Lo storico supporto analogico sta vivendo la sua seconda giovinezza, lo dimostrano i dati che ogni anno lo vedono sempre più protagonista delle vendite.

record store

La crescita del 22,3% del ricavato sulle vendite globali dei dischi in vinile fa ben sperare per il futuro seppur gli album più venduti restano quelli del passato. Gli anni ’70 la fanno da padrone. Nella classifica italiana troviamo infatti i 33 giri delle band storiche come Pink Floyd e poi Led Zeppelin, Beatles, Queen ma nel contempo anche nuove uscite come quella del solista Roger Waters, del giovane Ed Sheeran e di italiani come Mina/Celentano, Caparezza ecc. Quindi ottimo investimento sulle ristampe degli album che hanno fatto la storia della musica ma anche la sorpresa delle novità, dovute probabilmente al desiderio degli artisti, insoddisfatti del suono freddo e impersonale del digitale, di tornare a sperimentare l’analogico. Ascoltare le band storiche come i Pink Floyd, Led Zeppelin e i Beatles su supporto originale pare riscuota un discreto successo.

La FIMI – Federazione Industria Musicale Italiana -, per l’occasione, ha reso disponibile i numeri delle vendite dei vinili nell’anno appena trascorso.

record store

Anche in Italia, seppur con un incremento nettamente superiore alla media (+ 46,7%), i dischi in vinile più venduti sono gli stessi registrati nel resto del mondo: Pink Floyd, Led Zeppelin, Beatles, Queen e, naturalmente, i nostri artisti più celebri Lucio Battisti, Mina e Celentano. La presenza in classifica delle nuove uscite di Caparezza, Fabri Fibra e alcuni altri che hanno lanciato sul mercato edizioni limitate dei propri dischi, fanno pensare che il vinile non sia solo un oggetto datato e nostalgico. Il pubblico giovane comincia ad apprezzare quel suono nè freddo né tanto meno perfetto che si riappropria dell’essenzialità della musica, incisa molto spesso direttamente in studio, in presa diretta e poi data alle stampe.

Negli studi di Abbey Road, infatti, non sono pochi gli artisti che si sono cimentati ad incidere nuovamente i vinili sui master ripristinati dallo staff su cui incisero band storiche come quella dei Beatles.

Il ritorno in auge del vinile: una moda? Forse sì, o forse semplicemente ci siamo accorti che la musica liquida, seppur “comoda”, ha in realtà ridotto il tutto al niente. In realtà tu non hai nulla che puoi tramandare a un figlio, un nipote, qualcosa di tangibile che artisticamente abbia segnato la tua vita e che un giorno ti farebbe piacere condividere con i tuoi cari.

Nostalgico? Forse! Stranamente però, molti sono i giovani che, incuriositi da tutto l’armamentario che occorre per ascoltare degnamente la musica su supporto in vinile, si accostano sempre più all’ascolto delle cosiddette “sporcature da solco distorto”.

In questa giornata, l’invito mondiale e quello di recarsi presso i negozi specializzati in vinile dove si avvicenderanno iniziative di vario genere: dall’uscita di alcune special edition e relative presentazioni in loco da parte dei musicisti, alla riedizione di registrazioni datate con alcune performance uniche o con ospitate interessanti e anteprime di progetti speciali dedicati ai fan.

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Quello che il “Record Store Day” si prefiggeva di fare fin dal suo esordio, è stato quello di far scoprire e riscoprire la splendida sensazione che si provava quando prendevi tra le mani un disco fisico; l’atmosfera che si respirava un tempo quando ci si fiondava nel negozio di dischi per ascoltare l’ultima uscita del proprio cantante preferito. L’emozione del primo ascolto in cuffia.Il perché di quella copertina. La gioia di scartare il piccolo involucro in cellophane che lo proteggeva, per sfogliare il booklet al suo interno che conteneva i testi ma, spesso, anche pensieri, foto, racconti della produzione che ci si apprestava ad ascoltare.

In Italia il “Record Store Day” è stato foriero di alcune iniziative in diversi negozi sparsi per la penisola: mostre di fotografia, ristampe di rarità discografiche, esposizione di strumentazione e copertine storiche, piccoli concerti.

Ad esempio a Milano, presso lo spazio Santambrogio, (in chiusura del Design Week) il fotografo Cesare Monti ha esposto molte delle sue celebri copertine legate alla discografia di Lucio Battisti, Fabrizio De Andrè, Pino Daniele e tanti altri. A Roma è stato inaugurato, da Federico e Marco De Gregori, figli del celebre Francesco, il Vinyl Room (in via della Frezza, 53), negozio tutto dedicato a questo fantastico supporto.

Inoltre per celebrare degnamente questa giornata sono uscite più di trecento dischi in anteprima e alcune esibizioni live nei pressi degli stessi negozi sparsi per tutta Italia.

 

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