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venerdì, Luglio 26, 2024

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ROBERTO LIPARI, UN COMICO ECCEZIONALE VERAMENTE!

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di Roberto Manfredi

Sta andando in onda su La7, la seconda edizione di Eccezionale Veramente prodotta dalla Colorado Film. Non è un talent di comicità ma un contest. La differenza non è sottile e si spiega perché i giurati non sono tutor come negli abituali talent show. Diego Abatantuono, Selvaggia Lucarelli e Paolo Ruffini più il quarto giurato che cambia ad ogni puntata, non sanno nulla dei comici in gara. Non hanno visto i provini né gli sketch che i comici presentano di volta in volta. Li vedono “al buio” in studio e il loro giudizio è istantaneo, privo di qualsiasi condizionamento. In questo, il format è unico nel suo genere. Chi vince si porta a casa un contratto di due anni con la Colorado Film del valore di centomila euro. A differenza degli altri premi, non ci sono gettoni d’oro o dischi da fare, ma lavoro vero, in televisione o nel cinema. Ne sa qualcosa il vincitore dell’anno scorso: Roberto Lipari che abbiamo incontrato proprio a Milano nello studio televisivo dove si sta registrando il programma. Ci ha raccontato come è cambiata la sua vita, a seguito della sua vittoria nella precedente edizione.

Roberto, tu sei un giovane comico “contemporaneo”, nel senso che i tuoi monologhi sono sempre rivolti a fatti e tematiche attuali. Non cerchi la battuta facile né strizzi l’occhio al cabaret classico, quello dei tormentoni, delle barzellette o dei giochi di parole. Ti riconosci in questo profilo ?

Secondo me è una pura questione di obbiettivi e di modelli. Se tu scegli come modello un comico mediocre e la tua ambizione è quella di imitarlo, hai solo due possibilità :  o ci riesci diventando così mediocre quanto lui oppure stai sotto la soglia della mediocrità. Io sono sempre stato ambizioso, quindi i miei modelli erano Troisi, Ficarra e Picone, Pino Caruso, Benigni e anche se non li raggiugerò mai, punto comunque a cento con la speranza di arrivare a ottanta. Se invece punti a dieci, puoi raggiungere al massimo, l’ otto. E’ solo una questione di obbiettivi.

La scelta delle tematiche a cui ispirarsi però, prescinde dai modelli, o no ?

Diciamo che se la tematica è l’attualità, dura sempre 24 ore. Perché dopo 24 ore di telegiornali, otto speciali, dibattiti in tv e su internet, l’attualità della giornata è già vecchia il giorno dopo. Allora sei costretto ad applicare quell’alto livello di comicità, non più su una situazione di larga attualità…. Benigni per due anni ha portato in teatro spettacoli in cui parlava sempre della Democrazia Cristiana, Pino Caruso invece della separazione della Sicilia dall’ Italia ad esempio…Oggi quindi devi applicare la stessa logica ma sulle notizie del giorno o del periodo, quindi da Salvini che ci fornisce tanti preziosi assist a Renzi, il Pd…..che noi comici ringraziamo per i tanti spunti di comicità offerti. La formula quindi è sempre la stessa. Una volta si riferiva al macro tempo, oggi invece al micro.

L’hanno scorso hai vinto Eccezionale Veramente, quest’anno sei  nel back stage insieme ai concorrenti, e rappresenti per loro un preciso punto di riferimento. Come è lo stato della comicità giovanile attuale ?

Parlando della categoria sotto i trent’anni o poco dopo, c’è un bel movimento. La ragione è dovuta al fatto che certi programmi comici fotocopia, o sono finiti o sono in esaurimento, parlo di Zelig, Made in Sud, etc…Hanno sicuramente dato la possibilità d lavorare a molti comici come dei pazzi, praticamente per un decennio almeno. Però si sono profilati i comici da “un minuto e mezzo” di tv, che quindi non avevano nemmeno uno spettacolo. Ciò ha portato una certa disaffezione al cabaret da parte del pubblico. Ecco perché noi comici della nuova generazione, siamo costretti a fare molto di più, per costringere il pubblico a pagare un biglietto. Diciamo che in tempi di crisi la comicità può migliorare, perché nel periodo di vacche grasse c’è stata anche una comicità scadente… A Eccezionale Veramente c’è una mescolanza di generi e di riferimenti che riassumono queste esperienze. Ci sono comici delle vecchia e della nuova generazione insieme. A volte capita però che un giovane si rifaccia alla vecchia, così come il contrario. A volte ti sembra di vedere una puntata di Techetè, altre volte invece ti brillano gli occhi per le novità.

Tu sei un palermitano d’ origine protetta. Ti senti un punto di riferimento importante per i  comici siciliani ? Erano anni che non si vedeva in tv un nuovo comico siciliano.

Per me è stata una fortuna. Ad esempio oggi per un napoletano è difficilissimo uscire, causa una certa inflazione di comici napoletani in “Made in Sud”. Il fatto che scarseggiassero anche comici pugliesi, è stata anche la fortuna di Checco Zalone. Dopo “Zelig” per i siciliani c’è stato una sorta di “buco temporale”. Gli ultimi sono stati Ficarra e Picone ,  e questo mi ha inevitabilmente giovato. Però in Sicilia la comicità si respira, c’è un pubblico competente ed esigente. Se riesci a vincere in Sicilia, hai degli anticorpi per vincere ovunque.

A proposito di vittoria. Eccezionale Veramente utilizza un meccanismo di segretezza assoluto per evitare che venga pubblicato il nome del vincitore in anteprima. Dato che la finale è registrata prima dell’emissione, si registrano tutte le proclamazioni del premio che riguardano i tre finalisti assoluti. L’unico a essere a conoscenza dell’esito finale è il notaio. Tu quando e come, hai saputo di aver vinto ?

L’ho scoperto guardando la puntata in tv. Ero a casa con i miei, la mia ragazza e un amico con cui ho esordito in cabaret, cugini, qualche invitato…insomma come se fosse una partita della nazionale ai mondiali di calcio. Quando Cirilli ha detto il mio nome, siamo tutti saltati in aria come a un gol all’ultimo minuto. Pianti, abbracci….e poi casa mia è diventata un porto di mare.  Citofonava un sacco di gente. Tutti gli inquilini del palazzo sono entrati, anche persone che non conoscevo nemmeno. All’improvviso ero pieno di nuovi parenti e nuovi amici. Dato che io sono un tipo ansioso, che cerca di trasformare la mia ansia in energia, mi sono chiesto : “E ora che succederà ?”. Risultato, non riuscivo nemmeno a passeggiare tranquillo per Palermo. Tutto bellissimo comunque. Diventare un caso nella tua città e nella tua regione è una soddisfazione impagabile.  Pensa che addirittura mi hanno chiesto di candidarmi a sindaco, ma io non ci penso nemmeno, ho voglia di divertirmi.

Come è cambiata la tua vita dopo la vittoria a Eccezionale Veramente ?

Aldilà del contratto vinto, io dopo la finale dell’anno scorso, da giugno a settembre avrò fatto circa ottanta serate. Ho lavorato come un pazzo. Poi ho fatto “Colorado” finendo di lavorare a Capodanno, in piazza a Palermo. Ho fatto il film “Classe zeta” con la Colorado film che esce il 30 marzo….insomma non smetto di lavorare da otto mesi. Oggi devi lavorare ovunque, in tv, nei live e costruirti un seguito anche sui social. E’ un po’ più complicato di una volta,  ma più stimolante. E comunque avendo vinto una gara, si è creato un clima di affetto intorno a me simile a quello di una squadra di calcio. Ho tanti tifosi. Pensa che in alcuni negozi di Palermo sanno pure la mia taglia del pigiama e mio padre molto spesso non riesce nemmeno a pagare una pizza perché gliela offrono sempre.

L’intervista potrebbe proseguire per ore, tale è la squisita disponibilità di Roberto ma è tempo di prove e lui deve provare il monologo della puntata. Il tema non a caso, è ispirato a un fatto accaduto nella sua terra : quella Sicilia che ha tanta voglia di vivere e di ridere, proprio come lui.

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