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SANREMO 2017: PREASCOLTI DELLE CANZONI IN GARA – LE PAGELLE

di Mela Giannini

Sanremo 2017 e il suo mondo canoro oggi si è palesato, brevemente e per la prima volta, in attesa del 7 febbraio quando andrà in onda la prima serata del 67° Festival della Canzone Italiana.

Oggi, presso la sede Milanese della Rai, in C.so Sempione, Carlo Conti ha fatto ascoltare velocemente i brani (di cui abbiamo parlato in un altro articolo) che parteciperanno alla prossima Kermesse Sanremese.

Le sensazioni sono state tante, un po’ di delusione per alcuni artisti, un po’ di “scontato” per altri, e felice sorprese da parte di altri, o forse meglio dire altrE, artiste… ovviamente.

Indubbiamente, in merito a “canzoni”, questo festival si tinge di rosa, perché i brani in gara, interpretati da artiste donne (non tutte, ma la maggior parte), fanno la loro “porca figura”, come si suol dire. Non passano inosservate le canzoni della Mannoia, della Turci e della Ferreri, ma interessanti sono anche quella di Masini, di Ron e soprattutto quella di Ermal Meta, perché, oltre al fatto che è un brano autobiografico, tratta il tema della violenza sulle donne. Anche Gabbani presenta una canzone interessantissima e fuori dagli schemi, che si ispira a “Instant Karma” di John Lennon, in una rivisitazione, appunto, alla “Gabbani”, ossia con tanta ironia, in cui la società di oggi, quella della rete e del virtuale, viene raccontata in tutto il suo lato grottesco.

Sui “talentati” televisivi (cantanti e autori) c’è poco da dire. Il veloce ascolto non lascia traccia. Sicuramente meritano più attenzione, più tempo e concentrazione per dare un giudizio completo, ma se si deve esprimere un parere dopo i pochi secondi di ascolto in sequenza, di queste canzoni poco rimane in mente.
Nota curiosa: tra gli autori della canzone del gigante buono Sergio, l’ultimo vincitore di Amici, si legge il nome di Giorgia, ma nonostante tutto, e nonostante la presenza di un coro di bambini, a distanza di qualche minuto non ricordo più la canzone, purtroppo.

I testi, quasi tutti (ma non tutti… alcuni per fortuna parlavano di altro) sono impostati sul classico genere : “Sole-Cuore-Amore”. Anzi No. Cuore e Amore si, tanto, e anche di quello che fa tanto male. Di Sole meno, perché i testi non sono, per la maggior parte, allegri. Il sole, spesse volte, nei testi di questa nuova Edizione, si è nascosto dietro nuvoloni neri.

Delusione grande, a mio modesto avviso, è stato l’ascolto della canzone nazional popolare presentata da Al Bano. E voi mi direte: “ma cosa t’aspettavi di diverso”? Qualcosa di diverso, a dir il vero, me l’aspettavo, visto gli autori della canzone, primo tra tutti Maurizio Fabrizio, raffinato ed elegante autore del panorama musicale italiano, uno dei maestri, uno di quelli che di canzoni belle ne ha scritte davvero tante, e basti pensare a quella di Renato Zero, “I migliori anni della nostra vita”, o a “Strano il mio destino” di Giorgia… e tante altre. E’ anche vero che per Al Bano Fabrizio ha scritto altre volte, ma la canzone che verrà presentata in questa Edizione Sanremese lascia davvero perplessi, o almeno ha lasciato perplessa la sottoscritta, perché l’unica chiave di lettura che sono riuscita a dare al brano è che si sia voluto, a tutti i costi, fare qualcosa di “pomposo”, spingendosi oltre il limite di “genere”, una sorta di ostentazione del “do di petto” (beh si parla di Al Bano mi direte… ma anche ad un “do di petto” c’è un limite, specie se siamo a Sanremo), se non proprio “pretenziosità”, perché forse hanno scambiato il teatro Ariston con quello della Scala, presentando una sorta di Romanza di Verdiani ricordi.

Che dire poi della “delusione scontata” di D’Alessio? Comunque, non so se son delusa perché è una canzone scontata, o se sarebbe stata scontata una brutta canzone di Gigi… e va bene che sono, forse, anche un po’ prevenuta verso il nostro, ma giuro, il brano non è un granchè: solito “melodramma” partenopeo (con tutto il rispetto per la grande tradizione musicale partenopea, ma qui parlo di ben altra cosa) alla D’Alessio, compresa mamma perduta nel testo (che mi si perdoni, tanto di rispetto per le mamme e le “tragedie”, ma usarle come strappa lacrime e applausi sulle assi dell’Ariston, NO, non lo digerisco). La canzone potrebbe interessare agli autori di C’è Posta per te, e visto che da quelle parti, quest’anno c’è la Maria Nazionale (che non è quella che si fuma… ma l’altra), chissà che ne esca una ispirazione per un’ennesima puntata…

Per non parlare poi del “Caso” Bianca Atzei, perché davvero è diventato un caso la sua continua e imperterrita presenza a Sanremo. Nulla da dire sulla ragazza e la sua voce, per carità. I dubbi son altri, come gli stessi “perché” son altri. Ma quello che davvero non quadra è il prodotto degli autori, soprattutto di chi ha scritto il testo, a cui consiglierei qualche ripetizione di Italiano. Chi è l’autore? Dai, è facile capirlo, la “scuderia” è quella, non si sfugge.

Poi, a parte la classica interpretazione da “tenore contraltino” di Al Bano, quest’anno, stranamente, ci sono state poche “urla” nelle interpretazioni… e di ‘sti tempi non è cosa da poco, perché “cantare” sputando corde vocali lo fanno in tanti ormai, ma interpretare invece sussurrando è cosa che riescono a fare in pochi.

Comunque, secondo il mio modestissimo parere, la vincitrice di quest’anno potrebbe essere Fiorella Mannoia. Ma non perché sia LEI…  anche se solo per quello meriterebbe di vincere, ma perché la canzone è davvero bella, profonda, fa pensare, è ben arrangiata, ed ovviamente è ben cantata, ben INTERPRETATA… insomma una GRAN BELLA CANZONE.
Premio della critica invece, fossi io, lo darei ad Ermal Meta.

Di seguito tutte le canzoni con relativi autori e voto:

AL BANO: Di rose e di spine (M. Fabrizio, K. Astarita) VOTO 5
ALESSIO BERNABEI: “Nel mezzo di un applauso” (R. Casalino, D. Faini, V. Casagrande) VOTO 4
BIANCA ATZEI: “Ora esisti solo tu” (F. Silvestre – Kekko dei Modà) VOTO 4
CHIARA: “Nessun posto è casa mia” (N. e C. Verrienti)  VOTO 7
CLEMENTINO: “Ragazzi fuori” (Clementino, Marracash, Shablo, Zef) VOTO 5
ELODIE: “Tutta colpa mia” (Emma Marrone, O. Angiuli, G. Pollex, F. Cianciola) VOTO 5
ERMAL META: “Vietato morire” (E. Meta) VOTO 7
FABRIZIO MORO: “Portami via” (F.Moro) VOTO 6
FIORELLA MANNOIA: “Che sia benedetta” (Amara, S. Mineo) VOTO 9
FRANCESCO GABBANI: “Occidentali’s Karma” (F.Ilacqua, Francesco Gabbani, L.Chiaravalli, Filippo Gabbani) VOTO 8
GIGI D’ALESSIO: “La prima stella” (G.D’Alessio)  VOTO 4
GIUSY FERRERI: “Fa talmente male” (R.Casalino, Takagi, Ketra, P.Catalano) VOTO 7
LODOVICA COMELLO: “Il cielo non mi basta” (F.Abbate, A.Di Martino, D.Faini, F.Ferraguzzi) VOTO 5
MARCO MASINI: “Spostato di un secondo” (M.Masini, D.Calvetti, Zibba) VOTO 7
MICHELE BRAVI: “Il diario degli errori” (Cheope, F.Abbate, G.Anastasi) VOTO 6
MICHELE ZARRILLO: “Mani nelle mani” (M.Zarrillo, G.Artegiani) VOTO 5
NESLI E ALICE PABA: “Do retta a te” (F.Tarducci Nesli, O.Grillo) VOTO 6
RAIGE E GIULIA LUZI: “Togliamoci la voglia” (A.A.Vella, Zibba, A.Iammarino, L.Chiaravalli) VOTO 6
RON: “L’ottava meraviglia” (Ron, M.Del Forno, E.Mangia, F. Caprara) VOTO 7
PAOLA TURCI: “Fatti bella per te”(P.Turci, G.Anania, D.Simonetta, L.Chiaravalle) VOTO 8
SAMUEL (Cantante dei Subsonica): “Vedrai” (S.Romano, R.Onori, Ch.Rigano)  VOTO 7
SERGIO SYLVESTRE: “Con te” (Giorgia, S.Sylvestre, S.Maiuolo) VOTO 6.


Altre notizie riferite da Conti sono state che:
– la serata delle cover sarà il venerdì,
– il cast vedrà la presenza di Maurizio Crozza,
– ci sarà anche l’ospitata del Piccolo Coro “Mariele Ventre”  dell’Antoniano per festeggiare i 60 anni dello Zecchino d’oro,
– il martedì sarà presente anche la coppia Paola Cortellesi e  Antonio Albanese (hanno un film in uscita),
– i super ospiti saranno Zucchero (il Sabato), Mika (il Giovedì), Giorgia (il Mercoledì), Tiziano Ferro e Ricky Martin(il Martedì)
– Maria De Filippi, come sappiamo, affiancherà Conti alla conduzione sul palco .
Buon Festival a tutti.

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