Giovedi 22 settembre 2016, nella Pinacoteca Paolo Finoglio, ospitata nel Castello Aragonese a Conversano (Ba), è stato presentato il libro “Meraviglioso” di Fulvio Frezza, biografia dell’indimenticabile cantautore Domenico Modugno, vita e amori raccontati attraverso dodici tra i suoi più grandi successi.
Ideatrice dell’evento/manifestazione è stata Silvia Serena Perrone, titolare della Libreria Emmaus, situata nel centro storico della città, in collaborazione con la locale Proloco e il Comune di Conversano.
Nel volume troviamo la prefazione del regista Gianpiero Borgia, che spiega appunto come nei racconti di Frezza abbiano preso posto “tante parole pronunciate realmente da Modugno, cercate e raccolte in tante sue interviste“, oltre che alcune testimonianze di chi ha condiviso con il cantautore pugliese gran parte della vita privata e professionale, come sua moglie Franca Gandolfi, Mimma Gaspari della RCA e Adriano Aragozzini, per anni suo manager.
Lo stesso Borgia dice : “Quello che resta è frutto dei ricordi personali e della fantasia di Fulvio Frezza, filtrati dalle emozioni che queste canzoni gli hanno regalato nel corso degli anni“.
Nei dodici racconti dedicati ad altrettanti brani di Domenico Modugno, l’autore fa parlare il protagonista in prima persona, intervallando le sue parole con i versi della canzone oggetto del racconto. Si comincia proprio con il brano che dà il titolo al libro, Meraviglioso, riletta alla luce dell’ictus che colpì il cantautore il 12 giugno 1984: “proprio io, che avevo scritto come perfino il dolore può apparire meraviglioso, mi sono ritrovato a pensare tante volte che per me era arrivato il momento di andare incontro all’acqua scura, di morire“.
Si prosegue con Musciu Niuru, uno dei brani che ha la sua genesi nella giovinezza vissuta dall’artista a San Pietro Vernotico.
Nei racconti successivi Frezza/Modugno indugia sulla passione per le donne (La donna riccia), sul rapporto con il padre (Vecchio frack), sulle censure ai suoi testi (Resta cu mme), sulle occasioni perdute (Piove), sull’ispirazione musicale (Ma come hai fatto), sulla storia d’amore con sua moglie (Il Maestro di violino). E ancora la passione per il teatro e il cinema attraverso la rilettura di Che cosa sono le nuvole, La lontananza, La canzone di Cyrano. Per concludere con il brano di maggior successo, raccontato verso per verso: “Volare“.
Ad accompagnare questa presentazione c’era il cantante e musicista pugliese Mike Zonno, che ha eseguito magistralmente, in nota blues, le 12 canzoni scelte da Frezza per ” raccontarci” Domenico Modugno, coinvolgendo tutto il pubblico in sala.
Infatti Zonno porta anche in giro per la Puglia, lo spettacolo “Il mio Meraviglioso Modugno” dedicato al grande Domenico, rivisitando appunto le sue canzoni.
Presente anche Cosimo Modugno, il nipote di Mimmo, presidente dell’Associazione Culturale Domenico Modugno, di San Pietro Vernotico che è stato intervistato, insieme all’autore del libro, dal giornalista della Gazzetta Del Mezzogiorno, Carlo Stragapede.
Durante la serata, si è parlato anche e in particolare, “dell’amore materno“, con riferimento, alla mamma del famosissimo cantante Pugliese, la signora Pasqua Lorusso, casalinga, Conversanese.
Si vocifera che magari sia stata proprio lei, con la leggenda di un fantasma che usciva di notte dagli spalti del Castello di Conversano vagando per la città, ad ispirare Modugno a scrivere la famosissima “Vecchio Frack“.
Ovviamente non sono fonti accertate, ma questo, durante la presentazione, ha aperto un amichevole dibattito sulla questione se sia giunto il momento di “rivendicare”, visti i fatti, un pezzo di “Maternità” nel successo di Modugno, cercando di aprire un percorso culturale e di promozione della città di Conversano.
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