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sabato, Luglio 27, 2024

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Laura Antonelli e il ricordo a un anno dalla scomparsa

di Giuseppe Santoro

Circa un anno fa scompariva, nella più totale solitudine, una diva vera del nostro cinema: Laura Antonelli. Che il suo film non avrebbe avuto un lieto fine, però, lo si era già capito da molto prima.

Vedendo le sue ultime foto quasi non si poteva credere che fosse lei la donna che negli anni ’70 e ’80 incantava e sconvolgeva i sogni di milioni di italiani. La Antonelli era dotata di una forte carica erotica ed era una femmina pervasa da un fascino raro e ammaliante, caratteristiche che riusciva a trasmettere perfettamente nei suoi personaggi.

La bellezza di quegli anni era purtroppo sfiorita a causa di alcune iniezioni di collagene fatte nel 1991, in occasione del rilancio cinematografico suo e del suo celeberrimo film Malizia, grazie al quale nel 1973 ricevette il Nastro D’argento come miglior attrice protagonista. Diventato per l’occasione Malizia 2000, il film fu un flop colossale e in un mondo come quello del cinema, che non perdona niente a nessuno, questo passo falso sancì la fine della carriera della Antonelli.

Il silenzio più assoluto ha sottolineato i suoi ultimi 25 anni di vita, dopo un percorso artistico veramente importante. Infatti, l’attrice croata di nascita, ha recitato in più di 40 film e lavorato con registi come Sordi, Albertazzi, Risi, Visconti, senza disdegnare anche ruoli più leggeri come in “Rimini Rimini” e “Roba da Ricchi”.

Il suo viso, dopo quei malsani aiutini ai quali si era sottoposta per combattere l’inesorabile avanzare dell’età, non è più tornato quello di un tempo, anzi è rimasto irrimediabilmente deturpato, tanto che la Antonelli ha citato in giudizio il chirurgo che l’ha operata, ricevendo solo dopo molti anni un risarcimento. Questo triste errore è stato certamente uno dei motivi del suo allontanamento dalla vita pubblica, ma non l’unico.

Sempre nel 1991, anno veramente distruttivo per l’attrice, vengono trovate nella sua casa di Cerveteri alcune dosi di cocaina e per questo motivo viene arrestata e rimane in galera sei giorni. Soltanto nel 2000 verrà scagionata dall’accusa di spaccio poiché, secondo il giudice, quelle dosi erano ad uso totalmente personale. Troppo tardi ormai per ricostruire una dignità pubblica e tornare a recitare. L’oblio nel quale era sprofondata trovava conforto solo nello spiritualismo e nell’attesa di una vita diversa da quella terrena, dove raggiungere una serenità per lei ormai irrecuperabile.

Un anno fa, ci ha lasciati a 72 anni a causa di un infarto, trovando forse quella serenità a lungo cercata. Quindi ci perdonerà senz’altro se continueremo a riguardare i suoi film, ricordandola con un po’ di malizia.

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