di Giuseppe Santoro
Siamo d’accordo che i gusti sono gusti, ma nella moda quotidiana bisognerebbe andarci cauti, così da non rischiare di essere travolti e coinvolti in uno dei look più sgradevoli degli ultimi anni: i risvoltini sui pantaloni.
Un’epidemia davvero difficile da curare che è partita dapprima colpendo gli adolescenti, senza che però le scuole fossero allagate e poi piano piano si è diffusa anche tra i trentenni, che spesso associano a questo stile, delle barbe lunghe degne dei paesi scandinavi. Se quest’ultime a volte, gli uomini le utilizzano per cercare di coprire i difetti sul volto, i risvoltini, oltre che essere davvero brutti da vedere (soprattutto se a portarli è qualcuno che ha delle pinne al posto dei piedi), mettono a nudo caviglie certe volte non proprio perfette.
La moda hipster, proveniente dai barbuti di Brooklyn e che dovrebbe teoricamente mescolare il vintage con il glam, negli Stati Uniti è ormai nella fase calante, pare infatti sia stata soppiantata da uno stile definito “new normal”, mentre da noi, dove tutto arriva sempre dopo, è nel suo momento di massimo splendore. Proprio per questo, alcuni ragazzi italiani su Facebook hanno creato la “Giornata Nazionale contro il risvoltino” in programma per il 1° Aprile. Si tratta di una manifestazione simbolica e sicuramente ironica (quella data di solito rappresenta gli scherzi più variegati), ma dimostra potenzialmente come 60mila persone sarebbero pronte ad aderire ad un evento, per scagliarsi contro questo modo di indossare i jeans o i pantaloni.
La descrizione dell’iniziativa recita così: “Aiuta anche tu un portatore di questo problema. Dalle 8.00 del primo aprile dona pochi istanti alla nostra causa ed elimina quello scempio. Se anche tu come noi hai ancora un cuore e un minimo di umanità, partecipa al nostro evento. Un tuo inchino con sistemazione pantaloni può salvare un essere umano”
Entriamo in azione dunque, srotoliamo la convinzione ceca che ci spinge a seguire tutte le mode, anche quelle più brutte.
Video- Togliere i Risvoltini alla Gente
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