Sono giorni bui e tristi, lenti e frenetici allo stesso tempo. Da ormai tre settimane il coronavirus è entrato prepotentemente nelle nostre vite.
Abitudini come “restare a casa”, “non abbracciarsi” e “non stringerci la mano”, sono diventati comportamenti a rischio.
Anche tra amici e colleghi ci si guarda con sospetto, ovviamente ad un metro di distanza e lavandoci freneticamente le mani. La mascherine sono diventate il nuovo oggetto del desiderio. E chissà quando finirà…
Negli ospedali medici e infermieri diventano matti a causa delle infinite emergenze, sembra davvero di vivere in un film. In televisione si sprecano e si ripetono continuamente i consigli, ma qualcuno forse ha problemi di udito. Gli studenti, dopo un primo periodo di esaltazione per queste “vacanze inattese”, comincia ad avere nostalgia della scuola e di tutto quanto era la normalità prima del covid-19.
In tutto questo delirio, ci sono tre personaggi che si sono distinti in maniera negativa e surreale: Donald Trump, Boris Johnson e Christine Lagarde.
Negli Usa, fino a pochi giorni fa l’epidemia del virus era poco sentita, anzi accusavano noi italiani di essere gli unturi del nuovo millennio. C’erano pochissimi casi, dicevano, ma loro sono 300 milioni di abitanti e i tamponi fatti erano pochissimi. Adesso è tutto cambiato, anche il presidente dal ciuffo selvaggio sta correndo ai ripari e anche lui di corsa si è fatto il tampone. Altra mossa geniale è stata, sulle prime, aver bloccato gli aerei dall’Europa ma non dalla Gran Bretagna, l’unica nazione che non ha adottato misure concrete contro il contagio.
Nella perfida albione post-brexit un altro personaggio dal ciuffo scomposto sta facendo la sua bella figura. Secondo il biondo Boris non c’è da preoccuparsi, nessun intevento concreto viene realizzato e l’unico proclama racconta che bisogna solo abituarsi all’idea che si perderà prima del tempo alcuni dei propri cari e bisogna solo andare avanti con la normalità il più a lungo possibile.
Il primo ministro inglese ha sposato la tesi del consigliere scientifico del governo Sir Patrick Vallance che auspica “all’immunità di gregge”; per ottenere questa immunità è necessario che il 60% della popolazione contragga il Covid-19.
E’ inutile dire che quasi tutta la comunità scientifica mondiale ha bollato come folle e criminale la strada intrapresa dal governo inglese, perchè parliamo di un virus di cui non si sa assolutamente nulla e per l’immunizzazione di massa ci vorrebbero anni e generazioni, e nel frattempo potrebbero morire tantissime persone.
Intanto la viceministra alla Sanità britannica, Nadine Dorries è risultata positiva al coronavirus e ha annunciato che anche la madre, 84 anni, è stata infettata. Ma la stessa Dorries con un tweet rassicura “È testata positiva, ma sta bene. È di una fibra forte”. La cosa ridicola è che Boris vinse per il voto dei cittadini più anziani e saranno proprio loro che verranno sacrificati per questa idea malsana che ronza nella sua testina.
Infine l’ultima della fila, il presidente della BCE Christine Lagarde, che con due parole e una comunicazione pessima ha mandato a picco la borsa italiana. Tanti ipotizzano ad una sua incompetenza di base, ma se si scava a fondo la realtà potrebbe essere un’altra.
Amica e discepola dell’ex premier francese Sarkozy, salì alla cronoca dopo lo scandalo e le dimissioni di Strauss Kahn. Questo gruppetto di intoccabili burattinai dell’eurogruppo ha finalmente scoperto le carte: la voglia di affossare l’Italia, come fecero con la Grecia, e spartirsi il potere tra Germania e Francia, amici-nemici da sempre, come in quel vergognoso siparietto di anni fa tra la Merkel e Sarkozy in cui deridevano l’Italia.
Forse loro si sentivano intoccabili e furbi, come il grande ritrovo di 3.500 francesi vestiti da puffi di alcuni giorni fa dimostra apertamente, e pensavano che il Covid-19 potesse dar loro una mano… ma il virus ormai si sta dilagando dappertutto e nemmeno loro saranno esclusi.
Per fortuna questa volta la commissione europea ci ha messo una pezza, rassicurando che l’Italia non verrà lasciata sola e che arriveranno tutti gli aiuti necessari. E speriamo che proprio il Coronavirus sia la causa di una nuova rotta, quella giusta, di questa Europa, che sembra finalmente essersi svegliata, perchè ora più che mai abbiamo tutti bisogno di essere uniti e solidali.
Ma ritornando ai nostri “tre sul comò”… si dice che nei momenti difficili bisogna tirare fuori “gli attributi”; diciamo che questi tre sono proprio “dei grandi….attributi!”
“Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni”, esclamò Frodo. “Anch’io”, annuì Gandalf, “come d’altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato”. (J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli).
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