Eros Ramazzotti si ripresenta al grande pubblico con un nuovo album di inediti dal titolo schietto ed immediato, “Vita ce n’è“, pubblicato lo scorso 23 Novembre per Universal.
Questo 14° album in studio di Ramazzotti rappresenta per lui una sfida, una nuova scommessa, un punto di (ri)partenza di una carriera straordinaria che nel 2019 raggiungerà il traguardo dei 35 anni dal primo grande successo, “Terra promessa”.
Straordinaria, abbiamo detto, con pochissimi momenti di “calo” che Ramazzotti, da vera popstar mondiale rimasta umile, ha riconosciuto senza alcun problema: la prima volta nel 2009 con “Ali e radici”, un album che nonostante i 5 Dischi di Platino ottenuti è stato ritenuto dallo stesso Ramazzotti “Un disco andato male” (dichiarandolo a Fabio Fazio nel corso di un’intervista), molto probabilmente perchè, secondo i suoi standard, non c’erano delle grandi hit che hanno subito “preso” il pubblico. Vero o non vero, nel 2012 e con quello straordinario album come “Noi” tutto viene risolto e archiviato. La situazione invece si complica nel 2015 con “Perfetto”: questo lavoro viene certificato con un solo Disco di Platino ed il singolo “Sei un pensiero speciale” (che ha in parte salvato tutto il progetto) è stato certificato Disco d’Oro dopo solo 3 anni dall’uscita (meglio tardi che mai). Inutile dire, a parere di chi scrive, che anche “Perfetto” è un lavoro straordinario con all’interno svariati capolavori, con l’unica pecca di essere stato concepito per i fans storici data la scelta di riprendere una direzione sonora più “Blues” come nei primi anni ’90 e soprattutto dall’errore del primo singolo di lancio, “Alla fine del mondo”, che ha nettamente diviso il pubblico di Ramazzotti tra favorevoli (pochi) e contrari (molti).
Presa la botta e rialzata la testa (anche pensando per un attimo di ritirarsi e vivere di gloria passata, idea prontamente scartata), Ramazzotti decide di riprendere la formula vincente di “Noi” avvalendosi della collaborazione sia di autori storici ed eccellenti come Mogol, Mario Lavezzi, Jovanotti, Bungaro e Cesare Chiodo ma anche di giovani nomi già straordinariamente affermati come Enrico Nigiotti, l’onnipresente Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti e Federica Abbate (autrice che ha sfiorato un posto al prossimo Festival di Sanremo e che si sta imponendo sulla scena musicale anche come interpete).
“Vita ce n’è“, disponibile sia in versione italiana (standard e deluxe, con un disco aggiuntivo), doppio vinile (tradizionale e colorato), fan edition e versione in lingua spagnola, presenta all’interno 15 tracce e 3 feat. assolutamente non scontati.
Il disco si apre e si chiude con “Per il resto tutto bene”, efficacissimo brano Pop (con tanto di coretto “Oh-oh” sempre di moda) che ci riporta all’orecchio un Ramazzotti attento osservatore della società attuale: di fronte alla domanda “Come va?”, Eros non vorrebbe più falsamente rispondere “Tutto bene” ma gridare la deriva delle relazioni sociali attuali orientate sulla convenienza e sull’incapacità di mantenere stabile ogni tipo di rapporto umano senza più la voglia di condividere realmente le proprio vite. Un sound assolutamente moderno e non abusato, una tematica cara al cantautore che decide non solo di aprire ma anche di chiudere il lavoro riproponendola in duetto con Helene Fischer, artista di punta della scena Pop tedesca che tuttavia, cantando in lingua inglese, non riesce a mettere la rabbia e convinzione che il pezzo richiede e che invece Ramazzotti rende al meglio.
Seconda traccia il singolo di lancio “Vita ce n’è”, che dà il titolo all’intero lavoro: il messaggio chiave di questa nuova esperienza discografica, un titolo universale di immediata comprensione arricchito e veicolato da un arrangiamento “epico” e grintoso, degno dei più grandi ed attesi ritorni. Se con “Alla fine del mondo” Eros aveva sbagliato, questa volta ha fatto centro.
“Vale per sempre”, terza traccia del disco e primo feat. in scaletta, questa volta con l’artista italo-canadese Alessia Cara attualmente in rapidissima ascesa. Sarà anche per lo zampino di Tommaso Paradiso, questo pezzo presenta un inciso assolutamente articolato come pochi nella carriera di Ramazzotti e che, se al primo ascolto può anche non sembrare orecchiabile, dopo poco ti entra dentro come un tuono per la sua straordinaria ed ardita costruzione eseguita con un pathos sempre di forte impatto. Alessia Cara (più convincente in Inglese che in Italiano) canta insieme ad Eros la rassicurazione che una promessa d’amore fatta e veramente importante rimarrà per sempre senza essere scalfita dal tempo e dalle “cose della vita”, giusto per voler citare il suo successo mondiale del ’93. Il passo artistico in avanti che Ramazzotti cercava.
La perfezione del Pop di altissimo livello come solo lui sa fare, lo slogan “Siamo io e te” (o l’hashtag, come diremmo oggi) che è così bello che “più bella cosa non c’è” (qui è Eros stesso ad autocitarsi), l’amore che “gasa se ce l’hai”, un must della folosofia ramazzottiana: tutto questo è “Siamo”, la quarta traccia del disco 100% Ramazzotti al passo coi tempi. Nel disco aggiuntivo presente nell’edizione Deluxe, “Siamo” è proposta anche in versione acustica.
Lorenzo “Jovanotti” Cherubini non ha bisogno di presentazioni. Uno dei brani più intensi, forti, perfetti della sua intera carriera nasce quasi tutta dalla sua mente ma non la canta a lui, decide di donarla a Ramazzotti. “In primo piano” è già la ciliegina sulla torta di questo “Vita ce n’è”. Arrangiamento tradizionale, tutta emozione che dall’interno esplode raccontando del pensiero di un amore lontano che suscita tristezza per il distacco ma anche ogni volta un’emozione sempre nuova al pensiero di una vita insieme, un pensiero costante per questa persona amata vissuto da ogni prospettiva, “dall’orizzonte in primo piano”. In occasione del Natale, “In primo piano” è anche un videoclip ufficiale su Youtube a disposizione di chi vuole ascoltarla senza un lancio radiofonico ufficiale ma che comunque meritava un’attenzione particolare. Toccante, diretta, perfetta in ogni nota. Un capolavoro.
Dichiarare amore non è una sciocchezza, ma anche l’impegno di cambiare, di correggere propri i difetti, di sostenersi reciprocmente nei momenti bui, di perfezionare le proprie vite anche in funzione dell’altro: questo il messaggio di “Ti dichiaro amore”, uno dei pezzi più maturi dell’album con un refrain anche questo all’apparenza non estremamente orecchiabile ma che dopo un attento ascolto spiazza per la consueta straordinaria interpretazione di Ramazzotti che apre e chiude un cerchio melodico perfettamente compiuto nella sua intenzione Pop.
“Per le strade una canzone”, settima traccia in duetto con “Mr. Despacito” Luis Fonsi e secondo singolo di lancio attualmente in rotazione radiofonica per avviarci già verso l’estate con il suo Reggaeton di tendenza. Qui Ramazzotti si diverte insieme all’artista portoricano tra i più famosi al mondo in una hit scala-classifiche che una popstar di fama mondiale deve cercare e proporre per lanciarsi alla conquista delle nuove generazioni. Inusuale per Ramazzotti che volutamente vuole rimettersi in gioco sperimentando su se stesso le nuove mode riuscendo ,anche questa volta, a centrare l’obiettivo.
Termina la strada teen-friendly iniziata con “Siamo”, proseguita con “Per le strade una canzone” e conclusa adesso con “Una vita nuova”, anche questa vissuta nella felicità di un nuovo amore raccontata con soluzioni di arrangiamento che fanno l’occhiolino ai più importanti successi Pop stranieri del momento che Ramazzotti deve e riesce assolutamente a fare suoi con l’esperienza da leader delle top-ten quale è sempre stato.
“Ho bisogno di te”, scritta insieme ad Enrico Nigiotti, è uno dei brani non in promozione più ascoltati su Youtube: la sua linea melodica “dondolante” e la sua atmosfera onirica lo rendono uno tra pezzi di punta di tutto il lavoro e che salvano un testo di immediata schiettezza, forse a tratti quasi banale, a cui però Ramazzotti dà quel tocco di classe che dimostra quanto le sue intangibili ed enormi qualità interpretative siano ancora al loro massimo splendore tanto da rendere questa “Ho bisogno di te” uno dei sicuri capolavori dell’ album.
“Una vita nuova”, pezzo che porta anche la firma di Paolo Antonacci (figlio di Biagio), è un’altra delicata e più intima dichiarazione d’amore raccontata come una contemplazione della persona amata più dal punto di vista dell’effetto psicologico che essa provoca, definendo questo universale sentimento come un incontro di “due volontà” ed un “sentiero scosceso a piedi scalzi d’estate”. Anche qui, costruzione di note perfetta e coinvolgente.
Interamente scritta, testo e musica, da un altro autore di successo come Fortunato Zampaglione, “Nati per amare” è uno degli episodi più deboli di questo lavoro, con un concetto non sviluppato a dovere e ripetitivo sia nell’incedere musicale del pezzo che nel messaggio, con soluzioni di scrittura consueti ed assolutamente prevedibili. Solo Ramazzotti rende carino e salva, da interprete di razza, quello che sembra un pezzo “piazzato” per toglierselo dal cassetto.
Ci si riprende subito dall’affaticamento fisiologico conseguente a grandi prestazione con un altro capolavoro, “Dall’altra parte dell’infinito”: una lettera scritta da un padre ad un figlio morto prematuramente, raccontandogli di come passa le sue giornate e l’immensa voglia di abbracciarlo, quasi trovando consolazione nel fatto che nell’aldilà si potranno di sicuro nuovamente incontrarsi, è il racconto (anche questo assolutamente nuovo nella carriera di Ramazzotti) poggiato su un’altra ardita, efficace, dosata ma anche dirompente costruzione dell’inciso e della strofa sulla stessa linea di pensiero dei pezzi Pop “maturi” a 360 gradi incontrati in questo disco come “Vale per sempre” o “Ti dichiamo amore”. Altra grandioso pezzo.
Sul finire di questo “Vita ce n’è”, incontriamo l’atmosfera quasi sacrale/Blues di “Buonamore”, un augurio per sua figlia Aurora a vivere spensierata e felice il suo attuale amore di gioventù, ricordandogli dall’alto della sua esperienza la volatilità della felicità ed il suo alternarsi con momenti più bui, oltre a rammentarle di quanto sacrificio comporta la sua compagnia “calcolata” (problema drammatico e tipico dei padri separati).
Chiude la lista di pezzi inediti “Avanti così”, scritta dal leggendario Mogol e musicata dall’altrettanto navigato Mario Lavezzi: leggerezza e voglia di affrontare le avversità insieme sono raccontate su un tappeto di chitarre acustiche con un’incursione “cubana” per sciogliere la tensione e la pomposità del brano precedente ed accompagnare ad una lieta speranza per i giorni che verranno. Niente di eccezionale ma un buon pezzo di commiaro. Chiude l’album il già citato (e non riuscito alla perfezione) duetto con Helene Fischer in “Per il resto tutto bene”, a conclusione di un eccellente percorso musicale a garanzia del fatto che quando compri un disco di Eros Ramazzotti, di sicuro ti emozionerai.
Tracklist “Vita ce n’è” – Eros Ramazzotti
1 – Per il resto tutto bene (Musica: Gargiulo/Abbate – Testo: Ramazzotti/Cheope) – 9,5
2 – Vita ce n’è (Musica: Buzzanca/Calabrò – Testo: Ramazzotti/Buzzanca/Calabrò) – 9
3 – Vale per sempre – feat. Alessia Cara (Musica: Ramazzotti/Abbate/Faini/Paradiso – Testo: Cheope/Heffernan) – 9,5
4 – Siamo (Musica: Ramazzotti/Abbate/Faini – Testo: Cheope) – 8,5
5 – In piamo piano (Musica: Jovanotti/Rigano/Onori – Testo: Jovanotti) – 10
6 – Ti dichiamo amore (Musica: Ramazzotti/Bungaro/Chiodo/Roberts/Marletta – Testo: Ramazzotti/Bungaro/Chiodo/Roberts/Marletta) – 9,5
7 – Per le strade una canzone – feat. Luis Fonsi (Musica: Ramazzotti/Abbate/Cino – Testo: Cheope/Mano Guillen) – 6,5
8 – Una vita nuova (Musica: Ramazzotti/Abbate/Cino – Testo: Cheope) – 7,5
9 – Ho bisogno di te (Musica: Ramazzotti/Nigiotti – Testo: Nigiotti) – 9,5
10 – Due volontà (P. Antonacci/Salamone – Testo: P. Antonacci) – 9,5
11 – Nati per amare (Musica e Testo: Zampaglione) – 5,5
12 – Dall’altra parte dell’infinito (Musica: Ramazzotti/Abbate – Testo: Ramazzotti/Cheope) – 10
13 – Buonamore (Musica: Ramazzotti/Abbate – Testo: Ramazzotti/Cheope) – 8,5
14 – Avanti così (Musica: Lavezzi – Testo: Mogol) – 7
Bonus track nell’edizione italiana
15 – Per il resto tutto bene – feat. Helene Fischer (Musica: Gargiulo/Abbate – Testo: Ramazzotti/Cheope/Heffernan) – 7,5
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