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Brit Awards 2017: serata intensa tra il ricordo di George Michael e i premi a David Bowie – TUTTI I PREMI

di Mela Giannini

E’ stata una serata intensa e colma di emozioni quella di ieri sera alla O2 Arena di Londra. L’edizione 2017 dei Brit Awards (leggi nostro articolo) arriva dopo il nefasto anno 2016 in cui sono venuti a mancare tantissimi, troppi artisti, quasi fosse una sorta di catastrofe artistica, di “fine del mondo musicale“, la fine di un’epoca; l’anno è cominciato con la dipartita dolorosa di David Bowie, è proseguito con la perdita di Prince ed è finito tragicamente con la morte prematura di George Michael… e nel mezzo tanti, tantissimi altri nomi.

Per cui, in questa 37esima edizione degli “Oscar Musicali” Inglesi non poteva mancare il “momento del ricordo”. E così è stato. La British Phonographic Industry ha voluto dedicare la parte più emozionante e importante della serata agli artisti che hanno scritto parte della musica nel XXmo secolo, in varie epoche: George Martin (produttore dei Beatles), Leonard Cohen, David Bowie, Prince, George Michael… e tanti altri.

David Bowie era già stato ricordato egregiamente nell’edizione precedente dei Brit Awards, e in questa edizione hanno parlato per lui i due importanti premi postumi ricevuti, uno come miglior artista maschile dell’anno e uno per il miglior album dell’anno, “Blackstar”, disco pubblicato due giorni prima della sua morte avvenuta il 10 Gennaio del 2016. Un premio è stato ritirato dall’attore Michael C. Hall, protagonista del musical firmato dal Duca Bianco, “Lazarus” (leggi nostro articolo in merito) e un premio dal figlio di Bowie, Duncan Jones – meglio conosciuto come Zowie Bowie -, che ha dedicato l’Award a tutti gli “strambi”, i “diversi”, che tanto il padre ha amato.

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Comunque, il momento più toccante della serata è stato indubbiamente quello con cui il mondo discografico inglese ha ricordato il suo “figliol prodigo” per eccellenza, George Michael, l’artista inglese che più di tutti ha combattuto contro le ingiustizie dell’ambiente musicale e contro la discografia stessa, il figlio, il fratello il “parente” d’ogni inglese, quel ragazzo figlio di un emigrato greco cipriota che ha fatto suo un immenso bagaglio culturale musicale anglosassone (e non solo), condensandolo poi nel suo immenso talento e dando così libero sfogo ad un animo artistico, una genialità creativa, una raffinatezza che ha lasciato un indubbio segno nella musica inglese degli ultimi 30 anni, una sorta di “magia musicale” la sua, che vivrà per sempre in canzoni senza tempo. Il sogno di un ragazzo che voleva diventare una pop star è stato raccontato in modo toccante dai suoi vecchi amici d’avventura, Andy (Andrew Ridgeley con George nel mitico duo WHAM!), Pepsi e Shirlie. Andy ha definito George come una “supernova” e Shirlie ha pianto il suo amico fraterno dalla voce bellissima.

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Poi c’è stato un duetto virtuale su “A different corner” tra Chris Martin dei Coldplay e la voce registrata di George. Certo, la performance di Chris non è stata delle migliori, magari anche con molte pecche, ma lui ci ha provato. Ma quando alla sua voce è subentrata quella di George tutto è diventato “armonia perfetta”, e in quei frangenti sono passati davanti tanti ricordi… è passata un’epoca, una generazione… e sono andati via gli anni ’80 insieme a George.

Alla fine la standing ovation del pubblico è stato il giusto “cameo” di chiusura, il dovuto omaggio ad un uomo dall’animo nobile e dalla voce angelica che nessuno mai dimenticherà.

Tribute at the Brits

Ed è passata così la serata dei Brit, una serata dal sapore dolce amaro, che ha visto aleggiare anche il ricordo dell’architetto-designer Zaha Adid, l’artista irachena naturalizzata britannica morta qualche mese fa, che aveva disegnato la statuetta premio di questa edizione.

Come dire… ieri sera i “migliori” erano assenti per cause di forza maggiore!

In sunto: la serata ha visto, tra le altre, diverse performance, tra cui quella glamour di Katy Perry che è tornata nel Regno Unito, dopo tre anni d’assenza, per presentare il nuovo singolo “Chained to the Rhythm”. Straordinarie sono state anche le performance di Bruno Mars e di Ed Sheeran. Quest’ultimo ha presentato live i due singoli apripista del nuovo album di prossima uscita “Divide”, i brani “Castle on the hill” e “Shape of you”, quest’ultimo in featuring con Stormzy.

Diversi i premi assegnati, tra cui quelli a Rag’n’Bone Man, premiato con il premio della critica e quello per la miglior rivelazione. Adele, assente alla manifestazione, ha vinto il “Global Success Award”. Gli artisti internazionali premiati sono stati, tra gli altri, Drake per la sezione maschile e Beyoncé per quella femminile. Nella categoria “miglior video” sono stati premiati gli One Direction, per “History”. Il premio speciale BRITS Icon quest’anno è stato consegnato a Robbie Williams, premiato in tutta la sua carriera 18 volte ai BRITs.

brit

Tutti i vincitori dei Brit Awards 2017:

BRITISH SINGLE

Little Mix – ‘Shout Out To My Ex’

MASTERCARD BRITISH ALBUM OF THE YEAR

David Bowie – ‘Blackstar’

BRITISH FEMALE SOLO ARTIST

Emeli Sandé

BRITISH MALE SOLO ARTIST

David Bowie

BRITISH ARTIST VIDEO OF THE YEAR

One Direction – ‘History’

BRITISH BREAKTHROUGH ACT

Rag’n’Bone Man

BRITISH GROUP

The 1975

INTERNATIONAL MALE SOLO ARTIST

Drake

INTERNATIONAL FEMALE SOLO ARTIST

Beyoncé

INTERNATIONAL GROUP

A Tribe Called Quest

CRITICS’ CHOICE

Rag’n’Bone Man

GLOBAL SUCCESS

Robbie Williams

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