di Franca Dini
E al Festival si parla anche di diritto d’autore, di Siae e Soundreef.
Quest’anno, per la prima volta, sul palco dell’Ariston ci saranno 5 artisti che non sono più iscritti alle Siae e che sono passati a Soundreef, società autorizzata dalla scorsa primavera dalle autorità inglesi, ad affacciarsi sul mercato europeo per i diritti d’autore in ambito musicale.
Il primo a passare alla concorrenza della Siae è stato Gigi D’Alessio.
D’Alessio dunque è uno degli artisti più noti passati a Soundreef e lo ha seguito il cantautore Nesli, il maestro Adriano Pennino, Tommaso Pini che è in gara tra i giovani, e da poche settimane anche Al Bano è passato alla società inglese insieme ad uno dei più importanti compositori del nostro panorama musicale italiano: Maurizio Fabrizio… grande perdita per la Siae perché il maestro Fabrizio è autore di importanti canzoni fra cui “Storie di tutti i giorni” di Riccardo Fogli e “Sarà quel che sarà” di Tiziana Rivale.
Un dirigente regionale Siae spiega “Esiste libertà assoluta di mercato per gli autori“.
La legge tutela il diritto d’autore, ed è la Siae che lo gestisce nel migliore dei modi, sopratutto nel piano economico, soprattutto ora che sono in atto delle rivoluzioni e miglioramenti in seno la società stessa e alla sua gestione.
Michele Maisano, fondatore sindacato artisti e componente del nuovo consiglio della Siae ha spiegato che la Società troverà un accordo fra tutti, e tutti riuniti insieme bisognerebbe poter contrastare il fenomeno del digitale, entrando uniti nel grande mercato futuro, quello cinese.
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