di Elena Nesti
Parliamo di Italo Americane famose nel mondo.
Che cos’hanno in comune Madonna, Lady Gaga, Alicia Keys, Ariana Grande, Selena Gomez?
Sono tra le pop-stars più in voga degli ultimi anni. Bene. E poi? Alcune delle voci tra le più incredibili che l’America ci ha fatto ascoltare nell’ultimo decennio – ma se questo vale più o meno per la metà di loro, esiste invece un altro minimo comune denominatore: hanno origini italiane.
Fatto che si declina poi in più sfumature, dall’accenno nelle loro singole biografie su wikipedia alle dichiarazioni ripetute ed orgogliose «I’m Italian».
![](https://faremusic.it/wp-content/uploads/2016/12/Video-Lady-Gaga-I-AM-ITALIAN.png)
Lady Gaga is Italian
Facile, direte, per un paese costruito sull’immigrazione (e sulla schiavitù, ma questa è un’altra questione), dove ognuno annovera in media quattro nazionalità dei propri discendenti.
Ripercorriamo allora la penisola con le «nostre» Stars :
Madonna Louise Veronica Ciccone, i nonni paterni erano contadini di Pacentro (L’Aquila).
Stefani Joanne Angelina Germanotta, i bisnonni paterni erano un calzolaio e una contadina di Naso (Messina) e la nonna materna era figlia di immigrati milanesi.
Ariana Grande, di origine metà abruzzese e metà siciliana, tanto che viene il sospetto di una commistione madonna-gaghiana studiata a tavolino.
Alicia Augello Cook, figlia di Teresa Augello, chiaramente di origini italiane.
Selena Gomez, mamma di origini italiane.
Tutte di educazione familiare tradizionalmente e risolutamente cattolica – decidono un giorno di fare le pop-star, puntando nella maggior parte dei casi proprio sulla loro sessualizzazione e l’eccesso. Non insinuo niente, però non posso fare a meno di pormi delle domande.
Di sicuro, un amore per il «bel canto» portato dietro come bagaglio culturale dell’immigrazione.
Questo bagaglio diventa qualcosa a cui gli immigrati si aggrappano una volta all’estero, per ricostruire la propria identità. Che viene tramandato e magnificato sotto forma di gusti, musiche da ascoltare – e non ultimi, gesti e modi di muoversi. La musica diventa da sempre esponenzialmente importante in contesto di immigrazione.
Ma com’è che musica, italianità, educazione cattolica diventano una miscela esplosiva, tanto a farne le Star la cui recezione è la più immediata e rimbombante? Ho citato solo il pop al femminile, ma pensiamo anche a cantanti diventati ormai dei classici, come Frank Sinatra e Tony Bennett.
![](https://faremusic.it/wp-content/uploads/2016/12/GettyImages-453259982.jpg)
Cosa succede a questa italianità, una volta trapiantata sul suolo americano? Una matassa troppo complessa da districare nello spazio di un articolo.
Come riappropriarci di quel che è «nostro», questa capacità a comunicare emozioni, che sia finalmente trasmessa dalle Star nostrane, semmai esportate all’estero? Ebbene, la ricetta non c’è. Madonna non sarebbe stata Madonna se non fosse un’italo-americana cresciuta nel Michigan, poi emigrata a New York. I percorsi, il modo di sormontare le difficoltà, sia individualmente che familiarmente, grazie alla musica: questa è già una bella partenza.
![](https://faremusic.it/wp-content/uploads/2016/12/Video-Arianna-Grande.png)
Arianna Grande con la nonna Italiana
Sicuramente il nostro «sogno americano» è stato alimentato dalle immagini di queste pop-star e continua ad esserlo, grazie alle «nuove» starlette come la Grande, che dalle apripista prendono il testimone, ad uso e consumo degli adolescenti di oggi.
Che effetto ci fa vedere Gaga che prepara la pasta fatta in casa? Ariana Grande esibire tutta l’italianità della nonna? Tutto ha l’aria familiare e anche diventare una «huge Star» in America diventa di colpo possibile, figuriamoci nella nostra Italietta…
Uguali opportunità per tutti. Quel sogno americano non è stato solo il nostro, italico, ma è stato condiviso da molte altre nazionalità o minoranze, che si sono identificate in quelle star dalle origini italo-americane.
Che poi quel sogno si esaudisca una ogni mille storie, che crei illusioni in giovani già di per sé cresciuti a pane e talent, che si sentiranno realizzati solo facendo i cantanti e non i garzoni – perché la società ha continuato a dargli questo messaggio – questo è solo un effetto collaterale.
Comunque io di fronte a Benji & Fede che vincono il Best Italian Act agli EMA’s, avrei dato il premio ad honoris a Lady Gaga.
Se mi fa la pasta.
Facebook Comments