di Paola Pellai
Dopo sei edizioni, i Cuffie d’Oro Awards (di cui abbiamo parlato in un articolo precedente), l’unico Oscar della radio italiana, è diventato grande. E pensa in chiave europea.
La notizia è arrivata un paio di giorni dopo lo spettacolo di premiazione ospitato dalla Sala de Banfield-Tripcovich di Trieste ed è stata annunciata da Fabio Carini, il general manager della manifestazione:
“Nel 2018 i Cuffie d’Oro Radio Awards potrebbero diventare europei, rappresentando l’Italia in seno al comitato organizzatore internazionale degli Europe Radio Awards (ERA), l’Oscar europeo della radio promosso dalla ORF austriaca e pronto a coinvolgere, sotto l’egida dell’Unione europea, anche Germania, Svizzera e Francia, mentre spetterà a noi avviare i contatti per allargare il possibile raggio d’azione alla Slovenia”.



Un segnale importante di come nelle passate edizioni si sia lavorato bene e con un entusiasmo talmente forte da superare ogni difficoltà, soprattutto quelle economiche.
“Ho discusso di questa favolosa opportunità – ha specificato Carini – con i massimi vertici della radio austriaca, venuti a Trieste. Sono rimasti molto soddisfatti dell’evento e di una città considerata a pieno titolo papabile per ospitare a rotazione gli ERA insieme a capitali quali Berlino e Vienna, naturalmente solo nel caso in cui anche istituzioni ed imprenditori locali saranno disponibili ad investire su quello che potrebbe diventare il più importante evento mai ospitato in questa città”.



E sarà un’esaltante sfida allargata: “Probabilmente – anticipa il general manager – si arriverà a definire alcune categorie di premi comuni per tutti in modo da creare un confronto europeo tra i vincitori dei contest nazionali. La radio porta la vita e ne esalta i valori ad ogni livello ed è con questo spirito che potrebbe contribuire in maniera significativa ad unire l’Europa dei popoli”.
E la radio è proprio questo unire, tenere compagnia, dare informazioni. Un ponte “umano” sulle frequenze della vita. E così anche nella serata alla Sala Trpcovich il sorriso si è intrecciato alla speranza, il divertimento ha dato speranza anche a quelle popolazioni messe in ginocchio dal terremoto dello scorso 24 agosto. A loro è stata dedicata la serata e l’incasso.



A guidare lo show Rossella Brescia, Charlie Gnocchi ed Andro Merku che hanno consegnato premi e motivazioni ai più bei volti ed emittenti della nostra radiofonia nazionale:
Mara Maionchi, Geppi Cucciari, Ringo, Rtl 102.5, i “Pazzi” di Rds e i “Belli” di Radio Deejay, Giuseppe Cruciani, Vladimir Luxuria, Lucilla Agosti, gli Autogol, Fernando Proce, Nick the Nightfly, Emanuela Falcetti, Ringo.
Ma il momento più toccante è stato quello dedicato a Radio Amatrice, emittente nata dopo il terremoto con l’obiettivo di informare e collegare le zone colpite dal sisma. A ritirare le Cuffie d’Oro No Limits il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che ha accolto il riconoscimento con grande emozione, rivolgendo un pensiero a tutte le persone che si trovano ancora in difficoltà e a tutti i volontari che quotidianamente sono al lavoro.



Sono state assegnate anche tre Cuffie d’ Argento. Le Local e University Radio sono state scelte dagli utenti dei social network attraverso una gara online a colpi di like che ha totalizzato quasi 9mila preferenze, con le vittorie di Radio Dolomiti e Radio Bocconi.
Un’altra Cuffia d’ Argento, decisa dal Comitato di Valutazione, è stata consegnata come Social Radio a Radio Fragola, che trasmette a Trieste dal 1984, dall’ex Ospedale psichiatrico di San Giovanni.
Applausi per tutti e un futuro che profuma d’Europa.
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