di Alessandra M. Segneri
” Voi fate sogni ambiziosi, successo, fama; ma queste cose costano ed è esattamente qui che si incomincia a pagare: col sudore! ” – Lydia Grant.
Queste parole fanno parte della sigla iniziale della serie cult “Fame – Saranno Famosi” e continuano a tornarmi in mente mentre leggo le parole struggenti di una donna sopraffatta dal successo: Alessia Cammarota.
Per i pochissimi che non sapessero chi è, sto parlando di Alessia, del duo tronistico Aldo & Alessia di “Uomini e Donne”.
La coppia si è conosciuta, innamorata, insultata, sposata (tutto in trasmissione da Maria) e ha pure generato un figlio, ma soprattutto gestisce un locale del quale ormai molti blog gossippari parlano.
La bellissima, fu-corteggiatrice, si è vista costretta a sfogarsi su Facebook con un comunicato postato il 14 Aprile nel quale spiegava alla “schiera di ragazzine urlanti quotidianamente davanti al locale” (cito testualmente) che finché sono tutte lì a dare sfogo ai propri richiami ormonali, le rendono difficile farsi prendere sul serio dagli altri imprenditori…
Tipo: ordino diverse casse di spumante a un fornitore ma quello rifiuta di accettare i miei soldi, sporchi del palco di Uomini e Donne. Ciò è chiaramente un problema.
La Cammarota spiega inoltre di essere vittima di una grave campagna diffamatoria ai danni del locale “E’ un po’ di tempo che le persone hanno iniziato a recensirci in modo negativo e a rivolgersi in malo modo nei nostri confronti per la scelta da parte nostra di non fare più foto in orario lavorativo e quindi RISPETTARE E TUTELARE il NOSTRO LAVORO.”!
Tutto ciò è gravissimo. Sembra che lo stesso Briatore abbia avuto grossi problemi col Billionaire (Costa Smeralda) a causa di cattive recensioni sulle App tipo “App-arire” e “trova-vip”, sono storie molto tristi.
Per fortuna esiste una pagina Facebook da 284 mila fans alla quale affidare queste intime preoccupazioni, letta da blogger e giornalisti che riportano tali sfoghi amplificandone la portata della diffusione, con tanto di indirizzo per chi fosse interessato a visitare il luogo di culto.
Io sono molto sensibile riguardo certe tematiche perché leggo spesso gli sfoghi del mio amico Marco che ha un bellissimo locale a Pozzuoli, il quale spesso si trova a leggere recensioni su “Trip Advisor” dichiaratamente realizzate da altri gestori concorrenti, i quali criticano inesistenti macchie di muffa su pareti appena ristrutturate, ma lui, figlio della serva, si esprime su un profilo privato e a malapena lo leggiamo noi amici.
E pensare che il mio amico Marco, una foto con schiere di ragazzine urlanti la farebbe e offrirebbe da bere a tutte…
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