L’intervento di Laura Pausini da un imbarazzante “riverente” Fazio, a “Che Tempo che fa“, sta sortendo il suo effetto: far parlare della signora del piano-bar più conosciuta al mondo, facendo pubblicità anche al suo nuovo anonimo album.
In breve lei dice, irresponsabilmente e diseducativamente, che gli insegnanti di canto non servono e che si deve cantare come ci si sente, naturalmente. Sul discorso dell’interpretazione si può essere d’accordo, l’essere unici è un valore imprescindibile. Sulla tecnica no, se uno non sa come usare al meglio il suo strumento “voce” rischia di rovinarsi.
È ovvio che spesso cattivi insegnanti possano rovinarti. La TV non aiuta. A X Factor ci sono delle persone di valore, Paola Folli e Rossana Casale per esempio, ad Amici la presenza di Grazia “afona” Di Michele è imbarazzante.
Anche la Pausini, comunque, dal primo album, dove la sua voce era completamente “ingolata“, al secondo disco con la voce più “fuori“, qualche lezione forse di tecnica l’avrà presa. Come interprete è sempre la stessa voce che scorrazzava la costa romagnola con il suo papà, non si è evoluta.
Semmai ha acquisito una grande capacità di livellare al suo “Stile Pausiano” tutto quello che canta.
Adesso la signora Pausini ha in cantiere uno show in TV, in Rai ovviamente, con Paola Cortellesi. Forse non ha capito bene che Paola è, oltre che più simpatica e duttile di lei, anche una bravissima cantante. Vedremo cosa succederà.
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