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venerdì, Dicembre 6, 2024

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DOPO GLI ATTENTATI A PARIGI ALCUNI TOUR EUROPEI SONO STATI ANNULLATI. GLI U2 PORTANO FIORI AL BATACLAN

di Mela Giannini
Il mondo della musica accusa il colpo dopo quanto accaduto venerdì 13 Novembre al Bataclan a Parigi, la serata più nera e tragica, che a mente si ricordi, avutasi durante un live, un concerto: gente inerme e indifesa, uccisa impietosamente mentre semplicemente si divertiva, ascoltavano musica. E tutto questo in una grande città occidentale, di uno stato occidentale, la Francia.

Sul palco del Bataclan, come si sa, c’erano i californiani Eagles of Death Metal, che fortunatamente sono riusciti a salvarsi scappando via dalla porta sul retro del teatro. Non c’è l’ha fatta però una discografica della band e il loro merchandise manager, Nick Alexander.
Nick, noto nell’ambiente, era sotto il palco con la sua ex ragazza, Helen Wilson (che invece è stata ferita ad entrambe le gambe, ma per fortuna si è salvata), ed è morto tra le sue braccia.

La ragazza al Telegraph ha dichiarato:
“Abbiamo sentito un paio di rumori forti fuori dal locale, e la gente ha iniziato a correre dentro al Bataclan. Non sapevamo cosa stava succedendo. Poi sono entrati cinque, forse sei tizi, imbracciando mitragliatrici e fucili e hanno semplicemente iniziato a sparare sulla gente. E’ stata una carneficina. Se qualcuno correva, in qualsiasi direzione, loro gli sparavano. Quindi ci siamo sdraiati immobili per terra. Ero terrorizzata ogni volta che sentivo un passo dietro di me, perchè stavano passando a sparare a tutti.
Nick era di fronte a me, steso per terra, quando qualcuno di fianco a lui si è mosso. I tizi si son girati subito e hanno lanciato una scarica di mitragliatrice. Io vedevo solo la schiena di Nick e non avevo idea di cosa fosse successo esattamente, ho iniziato a chiedergli di parlarmi, mi sono avvicinata e ho cercato di fargli la respirazione bocca a bocca, ma i terroristi stavano fermi nell’ombra e sparavano a qualsiasi cosa si muovesse o facesse rumore. Ad un certo punto Nick ha smesso di respirare e gli ho tenuto la mano e gli ho detto che lo amavo, che era l’amore della mia vita.”

Dopo quanto successo gli Eagles of Death Metal hanno deciso di annullare tutto il restante Tour Europeo e sono rientrati negli Stati Uniti. Questa sera avrebbero dovuto esibirsi a Bruxelles, e a inizio Dicembre sarebbero dovuti passare anche per l’Italia per tre date (Roncade – Treviso, Ciampino – Roma e Torino).

E al Bataclan avrebbero dovuto esibirsi, ieri e domani, gli americani Deftones, e ovviamente i concerti sono stati annullati.

 

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E sempre in conseguenza agli eventi Parigini, gli U2 hanno dovuto cancellare i due concerti del 14 e il 15 Novembre, date che avrebbero dovuto tenersi nella capitale Francese, all’AccorHotels Arena. In questo caso l’annullamento (o meglio, il rinvio, come hanno specificato gli U2: “L’evento non è annullato ma rimandato in tempi più opportuni“) era obbligatorio, visto che è stato instaurato in Francia lo stato d’emergenza, una situazione in cui sono stati vietati eventi di aggregazione pubblica, sono state chiuse scuole, musei, etc. etc.
Questo quanto dichiarato dalla band Irlandese:
Abbiamo assistito increduli e scioccati a quanto accaduto a Parigi. I nostri cuori sono per le vittime e le loro famiglie“.

Comunque Bono e band tutta, ieri si sono recati proprio al Bataclan, si sono uniti alla folla che stava omaggiando le vittime, e hanno portato dei fiori in memoria di quel “pubblico” barbaramente ucciso.

Lunedì 16 a Parigi si sarebbero dovuti esibire anche i Foo Fighters, che la notte del 13 Novembre, mentre a Parigi si compiva la “mattanza” al Bataclan, stavano suonando ignari a Bologna, all’Unipol Arena.

 

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Ora Dave Grohl (che aveva collaborato in passato con gli Eagles of Death Metal) e band hanno deciso di cancellare tutto il restante tour Europeo, le ultime quattro date, a partire dalla tappa di Torino (al PalaAlpiTour, dove l’altra sera si è esibito Tiziano Ferro), e poi quella di Parigi, Lione e Barcellona.

Questo quanto dichiarato dalla band di Seattle:
È con profondo rammarico e sincera preoccupazione per tutti coloro che si trovano a Parigi che siamo costretti ad annunciare la cancellazione del resto del tour. Alla luce di questa violenza senza senso, la chiusura delle frontiere e il lutto internazionale, non possiamo continuare in questo momento. Non c’è altro modo per dirlo. Tutto ciò è pazzesco e fa schifo. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti coloro che sono stati colpiti o che hanno perso una persona cara

Anche Marilyn Manson ha cancellato il suo concerto Parigino, come hanno fatto anche i canadesi Simple Plan che hanno comunicato ufficialmente di aver annullato la data del 16 Novembre a Parigi a causa degli eventi dell’altra sera.

Stessa cosa hanno fatto i Coldplay, annullando il live stream sulla piattaforma Tidal, che si sarebbe dovuto svolgere questa sera al Belasco Theatre di Los Angeles per presentare il loro nuovo album, “A Head Full Of Dreams“.
Al posto della scaletta prevista, il gruppo di Chris Martin ha suonato solo 7 canzoni per i 500 ospiti, tutte dedicate alle vittime degli attentati a Parigi. La band, sul palco, è rimasta in silenzio per alcuni significativi momenti e poi ha suonato una toccante “Imagine” di John Lennon.

Questa la nota ufficiale dei Coldplay:
Il concerto è posticipato nel rispetto dei terribili eventi di Parigi“.

 

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Chi invece NON ha annullato ne concerti e ne tour è stata Madonna, che ha deciso di esibirsi lo stesso il 14 Novembre a Stoccolma, una delle tappe del suo Rebel Heart Tour.
L’artista, visibilmente emozionata, ha tenuto un sentito discorso sul palco, riferendosi agli eventi parigini:

“È molto difficile fare questo spettacolo dopo quello che è successo ieri sera a Parigi. Questo mi ha sconvolto la giornata, io sono massacrata. Mi sento male per essere qui, ballare, divertirsi, mentre gli altri piangono per la perdita di amici e parenti (Madonna era emozionantissima e piangeva).
Stavo per cancellare lo show stasera. Ma poi ho pensato… che è quello che vogliono (i terroristi). Vogliono toglierci la possibilità di esprimerci, Ma non ho intenzione tacere.
Il mondo è pieno di persone che fanno delle atrocità al prossimo. Ma non possiamo cambiare il mondo se non cambiamo noi stessi e il modo in cui ci trattiamo a vicenda. Non è eleggendo un nuovo presidente o uccidendo più persone che cambieremo il mondo. Dobbiamo iniziare a trattare ogni essere umano con dignità e rispetto e allora si, possiamo cambiare il mondo.
Solo l’amore potrà fare che ciò accada. Ma è molto difficile amare incondizionatamente; accettare le differenze. Ma questo deve accadere. In caso contrario (odio e violenza) continuerà per sempre”
.

Ha poi chiesto al pubblico un minuto di silenzio prima di esibirsi, appunto, in “Like a prayer”.


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Chi scrive è comunque dell’opinione che non solo “the show must go on”, ma che il SILENZIO non è il modo migliore per reagire a quanto successo, perchè così facendo non si fa altro che assecondare il fine di chi vorrebbe “azzittire” le emozioni, l’arte, la civiltà, l’espressione, la cultura, il progresso e la musica. Bisognerebbe invece suonare di più e con più volume, cantare più forte, urlare se è necessario…affinchè NON VINCANO “loro”, ma vinca la vita…vinca la musica, ora e per sempre!

Ps.: E questo vale anche per chi sta vendendo i propri biglietti di concerti. Anche voi non fate che vincano “loro”…lasciate che vinca la vita e la musica! Non fatevi soggiogare dalla paura, perchè altrimenti saremo suoi “prigionieri”, prigionieri del SILENZIO per sempre!

 

 

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