E’ uscito un nuovo album del talentuoso giovane cantautore savonese Sonosem, un album che racchiude i live realizzati dell’artista lo scorso anno.
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Si dice “a bocce ferme” per indicare che la partita è finita o sospesa, ogni allusione al Festival di Sanremo non è casuale, ma proprio riguardo alla rassegna appena conclusa sarebbe il caso di alludere non al gioco delle bocce ma al giramento di esse… Comunque!
La buona musica esiste ancora e non è certo confinata in riviera; senza scomodare la classica o il jazz, anche nel campo del pop italiano ci sono tantissime belle realtà che vengono tenute rigorosamente lontane dalla promozione televisiva, perché si pensa a priori che non possano creare il tanto agognato riscontro economico.
Qualche tempo fa un importante autore televisivo, interrogato in privato sul perché una inettissima e antipatica soubrette fosse diventata ospite fissa nel suo programma rispose che gli inserzionisti, avuto accesso ai tabulati Auditel, minacciarono di ritirarsi se il posto d’onore non fosse stato assegnato a questa, laddove la sua apparizione faceva inevitabilmente schizzare in alto lo share.
Tutto ciò a discapito ovviamente di qualsiasi altra proposta, meglio ancora se di una qualche qualità.
Rimane un mistero il perché si scateni il trionfalismo riguardo al cospicuo introito che la televisione di stato avrebbe incamerato a seguito del carrozzone testè concluso: le proposte contenenti un vero minimo spessore musicale sono state rigorosamente tenute lontane, con un enorme danno per musicisti e produttori in un momento già tragico. La visibilità è andata perlopiù alla solita zozzeria, la Rai avrà pure incamerato i quattrini ma poi a tutto il pubblico, che avrebbe diritto ad un decente servizio pubblico, che vantaggio ne è derivato?
La qualità della programmazione non accenna a migliorare ma continua a veleggiare felicemente in balia dei dati di ascolto, determinando che sono i venditori di detersivi, auto, divani etc. a fare gli autori, e inevitabilmente lo spessore musicale e culturale è assolutamente assimilabile a quello delle televisioni commerciali.
Queste sono commerciali, però.
A proposito di proposte musicali di qualità, di conseguenza non illuminate dall’attenzione televisiva, è recentemente uscito un lavoro veramente interessante di un giovane cantante-chitarrista-compositore, Samuele Puppo in arte Sonosem. Ligure, classe 1998, laureato in chitarra Jazz, propone una musica fresca, ricca di influenze illustri che vanno dal blues al pop internazionale, con una particolare cura per la parte armonica e gli arrangiamenti.
“LIVE ‘22” raccoglie sei canzoni originali registrate dal vivo, con l’ausilio di una band comprendente anche una sezione fiati e con l’intervento di due ospiti, Zibba e Leandro.
Sorprende all’ascolto l’intensità con cui Samuele canta e suona le proprie composizioni, dimostrando di aver ascoltato e studiati i grandi veri, da Hendrix a John Mayer e a Stevie Wonder, di essersi cimentato con l’armonia, l’uso corretto degli accordi e dell’equilibrio tra gli strumenti, delle dinamiche e dei colori.
Si tratta di pop di qualità, quello che poi ci fa cadere dal pero quando arriva dall’estero e fa correre tutta la fauna dei “producers” de noantri alla ricerca di una pasticciata scia; non pare vero poter sentire sax e trombone armonizzati, una batteria vera che si intreccia con un basso, un Rhodes, una chitarra che suona evocando grandi emozioni che ci hanno spacciato per finite.
I brani sono tutti molto gradevoli, costruiti bene e cantati altrettanto, anche i testi sono buoni, sensati ed equilibrati. I due ospiti si fanno valere, Zibba ha quella timbrica napoletana scura che oltre alla fusione con la meravigliosa lingua ha una pronuncia musicale unica, mentre Leandro dimostra che anche in Italia si può cantare pop con classe e senza insopportabili birignao.
Samuele dal canto suo canta benissimo, nessun autotune ma feeling, tempo e intonazione. Suona sia la chitarra elettrica che acustica con gusto e sapienza, non solo derivati dallo studio ma sicuramente anche da un bel talento innato, che guarda caso ha pensato bene di irrobustire.
In altri tempi un buon produttore, di quelli veri, avrebbe provveduto ad accogliere il ragazzo e previo “labor limae” lo avrebbe portato in studio a costruire qualcosa di veramente potente, gli ingredienti ci sono tutti, pure troppi.
Per ora la visibilità è riservata ad altri, ma basta non avere più la televisione in casa: eliminato quel fastidioso lieve bagliore che ingombrava il salotto, riprende subito vigore la luce vera, pura, quella dei libri e della buona musica.
BIOGRAFIA
Soul, folk, e Americana: sono i generi alla base del progetto Sonosem, chitarrista e cantautore savonese di 24 anni.
Con lo strumento in mano dall’età di 8 anni, inizia a scrivere le prime canzoni al liceo e pubblica due album tra il 2018 ed il 2022, uno con l’etichetta La Valigetta e il secondo con Bunya Records suonando in numerosi palchi e festival italiani (Pistoia blues, Collisioni , Goaboa, Tantarobba, Andersen ecc…)
Nel 2021 si laurea in Chitarra Jazz al Conservatorio Ghedini di Cuneo. Oltre a fondare ed essere all’attivo con diversi progetti paralleli (L’Alibi, Disinteresse Generale, MC Soul Stew) e a collaborare con il club savonese Raindogs House, nel 2023 pubblica un EP live e registra un nuovo lavoro insieme al rinomato chitarrista Paolo Bonfanti, in uscita in primavera, tentando ancora di più la sfida di unire i generi che ama con la propria idea di cantautorato in italiano.
Nel 2021 e 2022 Sam suona dal vivo in diverse formazioni che vanno dallo scarno chitarra e voce al full band con sezione fiati, cercando di portare uno spettacolo variegato ispirandosi a miti come Van Morrison o i The Band.
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