“L’universitaria fuori sede”, tratto dal primo sorprendente album del 2016, rimane il brano più ascoltato di Spotify. Ma è un primato che sarà insidiato presto da un grappolo di nuovi brani caldissimi.
La Municipal è tornata.
Carmine Tundo ha la consapevolezza di chi percorre una strada meravigliosa. Di quella meraviglia che capisci solo tu, perché la provi dentro di te; e allora di quello che accade fuori, come di quello che possono pensare gli altri, non ti curi più di tanto.
Carmine Tundo è produttore, autore e voce de La Municipal, ovvero la band rock più sorprendente di questa stagione italiana piena di cose nuove, molte delle quali (a volte a sproposito) definite indie.
“Hanno messo La Municipal nel mondo indie, ne prendo atto ma personalmente credo di avere molto poco a che fare con il fenomeno indie. Io sono rock, sono rock e cantautore. La Municipal ha quest’anima, perché io sono nato con il rock e ho cominciato a scrivere di me e della mia vita, come un cantautore”, spiega Carmine Tundo con una voce pacata, lineare, riflessiva.
E di cosa parla Carmine nelle sue canzoni a tinte rock?
“Dei cazzi miei”, dice e sorride.
“Nel vero senso della parola, racconto proprio quello che mi accade. A volte i miei amici, o le persone che cito, mi hanno rimproverato: quello che racconto nelle canzoni è tutta verità e non a tutti in effetti piace sentirsi tirati in mezzo in una canzone… Ma al momento nessuno mi ha ancora denunciato!”
“Bellissimi difetti” (Artist First), il nuovo album de La Municipal (i fratelli Carmine e Isabella Tundo) contiene dodici canzoni di cui le prime cinque sono una bomba dopo l’altra, a cui si aggiunge il gioiello romantico “Le vele” a dare un senso artistico più ampio a questo progetto di grande qualità.
I fratelli Tundo vivono tra la Puglia (sono di Lecce) e le città del Nord, e questo attraversare pensieri, tradizioni, abitudini d’Italia, ne rende ancor più viva la narrazione poetica, mai con un passaggio banale, sempre attenta a cesellare lo spazio e il ritmo, un’arte d’artigiano della musica, lavoro sempre più raro.
Ci sono frasi che ti si piantano in testo ascoltando questo lavoro; “Ciao playboy tutto bene? Compri qualcosa, una moneta ce l’hai?” (in “Finirà tutto quanto”), “Correre più forte verso un’altra vita, lasciandosi alle spalle quella stronza di Bologna” (in “Punk Ipa”, un viaggio in autostrada in cui si affollano immagini come flashback in un film notturno); e ancora “E si spengono i lampioni e rimaniamo nudi sul divano a prenderci da dietro come i cani ea ritrovarci in fondo sempre più vicini” (in “I tuoi bellissimi difetti”).
Nel “Funerale di Ivan” si affaccia un po’ di politica (“una sinistra che si è persa tanto tempo fa”), ne “I mondiali del 18” una riflessione personale sui nostri tempi con quel passaggio “Mi sento vecchio quando leggo il giornale” che è pensiero generazionale.
“Questo è un album che abbiamo scritto pensando al live, che è la dimensione che mi interessa di più, perché dal live sono partito anche a costa di suonare nei bar, e adesso che abbiamo l’occasione di presentare la musica de La Municipal in palchi più grandi, la dimensione del concerto richiede un vestito più rock, forse anche un po’ anni Novanta come arrangiamento”, dice Carmine Tundo.
“Il suono per me vince sempre, io sperimento il suono, e la vera sfida è produrre tutto al servizio delle parole”.
E il mondo de La Municipal è un mondo solo apparentemente ai margini, è un mondo colto dentro una cultura letteraria tutta da indagare, perché le canzoni de La Municipal si prestano a diversi piani di lettura.
L’impatto radio rock, i richiami vintage, la voce di Carmine che sa graffiare l’anima, le sue parole che aprono a immagini colorate e contemporanee. Come nella già citata “Le vele”, che è un gioiello di scrittura con un inizio da serie tv:
“Ti accompagno alle vele per saper un po’ come si sta, ti accompagno a dormire che abbiam bevuto tutta al città, lavoriancora i pomeriggi al Road, hai ancora quel Pandino blu, tuo padre è ancora in carcere, che tatuaggi hai sulla schiena?”
La Municipal è in tour estivo, queste le prossime date:
29 giugno Castiglion Fiorentino,
11 luglio Morrovalle,
12 luglio Roma,
13 luglio Palazzolo,
19 luglio Riparolo Terme,
31 luglio Torricella,
9 agosto Laterza,
11 agosto Follonica,
12 agosto Faro Vicentino,
6 settembre Palo del Colle.
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