Conferenza stampa convocata in gran segreto a Roma, presso il teatro Borgna dell’, per dare l’annuncio di questo nuovo evento: le due principali rassegne concertistiche estive della capitale si riuniscono per dare vita ad un unico mega festival che avrà luogo nell’estate 2019.
Per Rock in Roma sono presenti Sergio Giuliani e Massimiliano Bucci, per Roma Summer Fest Josè Dosal, amministratore delegato di Musica per Roma; siede tra loro anche il vicesindaco Luca Bergamo.
Gli intenti sono intuibili e lodevoli, ovvero valorizzare in maniera fortemente sinergica una location unica al mondo come quella della città eterna, sfruttando in modo razionale le cinque aree oramai ampiamente sperimentate: l’Auditorium del Parco della Musica, la Casa del Jazz, l’Ippodromo delle Capannelle, il Teatro Romano di Ostia Antica e il Circo Massimo.
Come sottolinea il vicesindaco, l’area di Roma è estesa quanto quella di Londra ma con un quarto degli abitanti, gli spazi sono immensi e di fascino ineguagliabile, una programmazione di alto livello e ben organizzata può produrre un rientro enorme per la città, sia dal punto di vista turistico-economico che di immagine.
La programmazione occuperà l’intera estate 2019 con più di cento concerti, un cartellone di livello mondiale, degno peraltro degli eventi finora proposti dalle due entità in questione, anche se in maniera separata: concerti come quello dei Rolling Stones del 2014 o di Roger Waters di qualche sera fa sono già passati alla storia, si parla inoltre di Bruce Springsteen, Dave Gilmour, Metallica, Sting, Elton John; negli ultimi 10-15 anni le due organizzazioni hanno offerto a Roma e a centinaia di migliaia di spettatori delle stagioni entusiasmanti.
Con la nuova unica produzione si auspica di valorizzare appieno le possibilità di una città unica al mondo sotto tutti gli aspetti e non è segreta l’ambizione di produrre uno dei migliori festival del mondo, ovvero di rendere Roma una sorta di capitale mondiale della musica.
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