Sanremo 2018 e la sua Edizione targata Baglioni ieri sera ha incoronato i suoi primi vincitori, quelli della categoria Nuove Proposte.
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“Avremo mezzo empireo musicale italiano e straniero”, anticipa Baglioni ai microfoni di Mollica, in collegamento con il Tg Uno a pochi minuti dall’inizio della quarta serata del Festival di Sanremo: ben 64 esibizioni fra Big, Giovani in gara e ospiti, spiega il cantautore-conduttore- direttore-dittatore, che saranno infatti gli ingredienti di quest’affollatissima – e presumibilmente molto lunga – penultima serata dello show (leggi report della 3rza serata del Festival)..
Si comincia all’insegna di un’autoironia se possibile ancor più marcata di quella finora emersa nel corso delle serate precedenti: Baglioni, Favino e Hunziker, chitarre alla mano, presto attorniati da un gruppo nutrito di giovani e giovanissimi, interpretano un classico delle sigle dei cartoni animati, Heidi. “Era un omaggio a Michelle”, scherza Claudio al termine dell’esibizione. Il pubblico non sembra rispondere in maniera calorosa, chissà se più sorpreso o più annoiato dalla trovata.
Come spiega Michelle, rapidamente smessi i panni della rockstar, i primi a salire sul palco saranno gli otto giovani in gara. A presentare la giuria degli esperti pensa il direttore artistico, Baglioni: il presidente è Pino Donaggio, coadiuvato da Rocco Papaleo, Mirca Rosciani (docente dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo), Giovanni Allevi, Milli Carlucci, Gabriele Muccino, Serena Autieri, Andrea Scanzi.
È invece Favino, perfettamente calatosi nei panni di Rocco Papaleo, ad elencare i giovani in gara. Il primo a giocarsi il tutto per tutto è Leonardo Monteiro, 27enne di origine brasiliana vincitore di Area Sanremo, che si conferma molto migliore del brano Bianca confezionato per lui da Ciappelli e Tosetto.
Occhi mobili, sorriso amaro che affiora mentre esegue ‘falettianamente’ la sua Stanno tutti bene: Mirkoeilcane si mangia il palco come e più di molti navigati Big. Bravo, molto bravo.
È poi il turno di Alice Caioli, anche lei proveniente da Area Sanremo; la voce calda di questa ventiduenne messinese, bella quanto intensa, fa di Specchi rotti, canzone ricca di suggestioni elettroniche e r’n’b, uno dei pezzi candidati alla vittoria finale.
Rapidamente si passa al quarto Giovane in gara: Ultimo. Il ventiduenne cantautore romano torna con Il ballo delle incertezze, pezzo tormentato che fila via liscio.
La quinta Nuova Proposta è Giulia Casieri, fisico da modella e un timbro vocale che ricorda quello di Elodie Di Patrizi, ex Amici in gara fra i Big a Sanremo 2017. La giovane monzese si muove sicura sul palco e dimostra di padroneggiare pienamente la sua Come stai.
Introdotto da Baglioni, che scherza sui difficili cognomi degli autori del suo pezzo, arriva Mudimbi. “Il Mago” è trascinante: il pubblico batte le mani a tempo mentre il rapper di origini italo-congolesi tiene il palco con naturalezza e un tocco d’ironia (“Magari domani ci svegliamo tutti e due sotto un cipresso”, scandisce sarcastico con il sopracciglio alzato).
La settima in gara è Eva Pavanello, ex di X Factor, amatissima sui social. La voce è vissuta e ha una dolcezza innata, il ritornello di questa Cosa ti salverà si appiccica addosso subito. Ne sentiremo parlare ancora, spero.
A chiudere la gara dei giovani, Lorenzo Baglioni, con la didascalica Il congiuntivo. L’insieme, anche coreograficamente, non me ne voglia il simpatico “ex prof”, rimanda alle atmosfere del longevo programma per bambini L’albero azzurro.
Breve pausa pubblicitaria e si riparte con i Big. Ognuno di loro stasera interpreterà il proprio brano in gara accompagnato da uno o più artisti, italiani e non (“Una serata di incroci musicali”, specifica Michelle) A decretare il vincitore, spiega Savino, una giuria mista: televoto da casa (50), sala stampa (30), esperti (20). Ore 21.36: Via al televoto!
“Le ho fatto ascoltare il brano. Ci siamo trovati al volo, come se ci conoscessimo da sempre”: così Renzo Rubino ha scelto Serena Rossi. Le due voci si amalgamano perfettamente e Custodire guadagna il primo lungo applauso del pubblico.
Le Vibrazioni, garantisce Michelle, “aggiungono del rock vero, quello internazionale”, e in effetti i nostri dividono il palco con Skin, che si conferma un animale da palcoscenico capace di nobilitare quello che a molti è sembrato un pezzo minore dei Modà.
Nuova pausa pubblicitaria e a fare il suo ingresso è Noemi, insieme a un’amatissima conoscenza sanremese, Paola Turci. La prima seduta al piano, la seconda armata di chitarra ed è subito magia: due voci originali, due donne grintose e una canzone – Non smettere mai di cercarmi – che, come molta della produzione di Calvetti, resta nelle orecchie al primo ascolto. Bel momento tutto al femminile.
I cantanti sono tanti, lo spettacolo deve scorrere veloce: le gag, più o meno riuscite, sono ridotte all’osso.
La classe e l’eleganza fanno il loro ingresso all’Ariston con Mario Biondi, accompagnato in Rivederti da Ana Carolina e Daniel Jobim, maestri della bossa nova brasiliana che sanno bene come accarezzare orecchie e cuore del pubblico. Questa è stata indubbiamente la più bella esibizione, in termini di emozioni, della serata.
Michele Bravi è la scelta di Annalisa per eseguire con lei Il mondo prima di te: intonatissimi e complici, i due danno vita a uno dei duetti più misurati e riusciti della serata.
Breve intervallo pubblicitario e poi Lo Stato sociale con il comico Paolo Rossi e il Piccolo Coro dell’Antoniano; qui gli ingredienti per dar vita all’esibizione più trash degli ultimi vent’anni di Sanremo c’erano tutti e invece, una strizzata d’occhio a Rino Gaetano, un’altra a Jannacci, e la già godibile Una vita in vacanza si fa irresistibile.
“Il rock è scomodo, è ribellione, il rock fa paura perché è libero”: Michelle introduce il primo ospite della serata, Gianni Nannini, che presenta Fenomenale. In total white, la Gianna nazionale è davvero in gran forma. “Non abbiamo mai cantato insieme in televisione”, spiega Baglioni al termine dell’esibizione: “E allora facciamolo”. I due artisti intonano insieme Amore bello e per chi ha più di trent’anni la commozione è dietro l’angolo.
Qualche spot e lo show riprende con Baglioni disperato direttore d’orchestra di un coro un po’ particolare: a cantare Libiam libiam c’è anche Favino nelle vesti d’impacciato disturbatore che, fintamente offeso, accusa Michelle d’ingozzarsi di porchetta dietro le quinte anziché fare il suo dovere di presentatrice…
22.49: si torna alla gara. Max Gazzè porta con sé due jazzisti d’eccezione, Rita Marcotulli e Roberto Gatto, un binomio che rende ancora più eterea e sognante La leggenda di Cristalda e Pizzomunno.
Lettera dal duca dei Decibel, stasera affiancati da Midge Ure, viene interrotta dopo pochi secondi da Ruggeri per un problema tecnico. Pronta la Hunziker ad alleggerire la tensione; l’esibizione riprende e, come recita il testo, siamo subito piacevolmente “fuori dal tempo”.
Carismatica e autoironica come sempre, Ornella Vanoni questa sera, oltre a Bungaro e Pacifico, vuole con sé l’attore Alessandro Preziosi, spalla elegante e misurata che si cala perfettamente nel brano, la splendida Imparare ad amarmi. Il pubblico congeda l’esibizione con un applauso spontaneo.
Sono le 23 e 13, tocca a Diodato. Accompagnato da Roy Paci e Ghemon, il giovane cantautore pugliese si conferma interprete sincero. Adesso, ascolto dopo ascolto, si rivela davvero radiofonica.
Michelle, buffamente vestita da mazzo di fiori, scherza brevemente con Claudio e Pier Francesco ed è subito il turno del duo Facchinetti-Fogli, eccezionalmente insieme a Giusy Ferreri. Grazie alla presenza della neomamma reginetta di tormentoni estivi, i due Pooh appaiono distesi rispetto alle sere precedenti e il risultato, pur lontano dai fasti del loro passato, è gradevole.

Al rientro dall’ennesimo spazio pubblicitario, arrivano i risultati della gara fra le Nuove Proposte. A Mirkoeilcane va il Premio della critica Mia Martini e il Premio Jannacci, il Premio Lucio Dalla della sala stampa è invece per Specchi rotti di Alice Caioli.
Questa la classifica finale: terzo Mudimbi, secondo Mirkoeilcane, primo l’applauditissimo Ultimo… e la prima battuta che viene in mente è: “è proprio vero che gli ultimi saranno i primi“.

Pochi secondi e riprende la gara fra i Big con Il coraggio di ogni giorno: Enzo Avitabile e Peppe Servillo si esibiscono con Avion Travel e Daby Tour, regalandoci un momento di grande professionalità.
Intorno alle 23.40 ci tocca la consueta irruzione di Sabrina Impacciatore aspirante presentatrice; pochi minuti e finalmente si riprende a cantare con Fabrizio Moro e Ermal Meta, riammessi alla gara anche grazie all’hashtag #IostoconMetaMoro, dopo l’esclusione dovuta a una sospetta irregolarità. Stasera i due sono affiancati da Simone Cristicchi, già vincitore del Festival 2007 con la commovente Ti regalerò una rosa. “La canzone è un inno alla vita”, ha dichiarato Cristicchi in merito a Non mi avete fatto niente:
“un urlo che si leva da un’umanità colpita ma che nei momenti più complessi e drammatici rinasce facendosi spazio verso il futuro, col sorriso di un bambino. Sono onorato di interpretare questo testo così importante, che ha l’aria di una sfida, il suono di una speranza“.
Dopo Franca Leosini e la giornalista Emma D’Aquino, tocca a Federica Sciarelli giocare alla gag della performance di Baglioni interrotta; la storica conduttrice di Chi l’ha visto è una presenza disinvolta e simpaticissima e accetta di presentare Giovanni Caccamo, in gara con Eterno, questa sera affiancato da un’Arisa particolarmente emozionata. Il cuore di Arisa si sente e il pezzo, d’impianto classico, convince un po’ di più.
Michelle scende le scale in abito principesco, rosa, e insieme a Favino introduce Ron, questa sera interprete di Almeno pensami con Alice, che trionfò su questo stesso palco nel 1981 grazie a Per Elisa. Due signori della musica italiana che maneggiano con grazia una piccola perla di Lucio Dalla.
È passata da poco la mezzanotte, la carne al fuoco è ancora tanta e il ritmo della serata procede spedito. Red Canzian porta sul palco Marco Masini: Ognuno ha il suo racconto è un pezzo trascinante e l’alchimia tra i due è notevole. Molto bene.
The Kolors conquistano il palco con Frida (mai, mai, mai): la loro grinta giovane trova i compagni ideali nel grande Tullio De Piscopo e nel cantautore toscano Enrico Nigiotti, fresco concorrente di XFactor.
Molta commozione per il Premio alla carriera Citta di Sanremo consegnato a Milva e ritirato dalla figlia Martina Corgnati, che cita a memoria il ringraziamento che la madre ha voluto dedicare al pubblico italiano e a Cristiano Malgioglio che per primo ha lanciato l’idea di premiarla. Il breve ma intenso momento si conclude con un invito, rivolto ai giovani che amano la musica, da parte della Pantera di Goro affinché studino per migliorarsi.
“Quando si parla di musica è importante capire che non esistono frontiere […] state tutti con la mente aperta e anche con le orecchie”, ha risposto poche ore fa Piero Pelù a Sergio Assisi, padrone di casa della striscia ‘Prima Festival’, curioso sul legame esistente tra un cantautore rock e il Festival della canzone tradizionale per eccellenza. L’ultimo ospite della serata è proprio il rocker toscano, che con Baglioni dà vita a un bell’omaggio a Lucio Battisti sulle note de Il tempo di morire. Concisa e pungente la stoccata finale che Pelù riserva agli uomini che, frustrati dalla fine di una storia d’amore, uccidono l’ex compagna anziché prendere in mano una penna e scrivere un pezzo rock.
Il tempo di una gag di Favino, che consegna un panino a moglie e figlia in platea (“se no mi diventano aggressive”), ed ecco Luca Barbarossa: la sua Passame er sale commuove anche grazie all’interpretazione e alla voce delicata di Anna Foglietta.
Sergio Cammariere è l’ospite d’onore della penultima Big in gara, Nina Zilli. Nella versione a due voci Senza appartenere ci guadagna senz’altro, ma si fa comunque fatica ad annoverarlo tra i pezzi migliori della cantautrice piacentina.
01.05. Favino, ammetteranno anche i più scettici, è una sorpresa continua: dopo il ballo, il canto, le imitazioni, l’attore si cimenta anche col sax e lascia a bocca aperta pubblico e compagni di viaggio.
“Ascoltatori di Uno Mattina, buongiorno a tutti!”, scherza Elio, piombando sul palco tra gli applausi. Quello degli EELST – questa sera accompagnati dai Neri per Caso – alla scena musicale, è un addio divertito che diverte (“Siamo alla frutta!”).
01.17. Arriva finalmente la classifica della giuria degli esperti, anzi no. In attesa dei risultati parte la sigla composta da Baglioni, ma il pubblico è – comprensibilmente – poco reattivo. Si applaude invece, su suggerimento di Favino, all’orchestra che si alza in piedi.
Ecco la classifica:
zona blu (alta classifica): Max Gazzè; Luca Barbarossa; Giovanni Caccamo; Moro-Meta; Ron; Vanoni-Pacifico-Bungaro; Diodato-Paci;
zona gialla (classifica intermedia): Le Vibrazioni; Annalisa; The Kolors; Avitabile-Servillo; Red Canzian; Lo Stato sociale;
zona rossa (bassa classifica): Decibel (scelta fischiatissima dalla platea); Facchinetti-Fogli; Noemi; Renzo Rubino; Mario Biondi; Elio e le storie tese; Nina Zilli.
Alle 01.24 la serata è ufficialmente finita. Le canzoni sono mediamente molto buone, adatte a palati diversi; la conduzione a tre è ormai rodatissima, genuina e simpatica.
Questo Sanremo targato Baglioni è forse il più piacevole degli ultimi anni.
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