Fabrizio De André e il suo mondo musicale sono stati “immortalati” in una raccolta speciale alcune settimane fa, “Tu che m’ascolti insegnami”, imponente volume che racchiude 78 brani rimasterizzati (leggi nostro articolo).
Ora al grande cantautore genovese viene dedicata una pellicola.
Il 23 e il 24 gennaio verrà proiettato al cinema Principe libero, il biopic dedicato a Fabrizio De André, che successivamente, a febbraio, sarà trasmesso su Rai 1.
Il film, coprodotto da Rai Fiction e Bibi Film, doveva essere trasmesso in prima serata solo su Rai Uno ma, vista la grande risonanza creata dall’evento, sarà distribuito da Nexo Digital (elenco sale su nexodigital.it) in anteprima al cinema il 23 e il 24 gennaio.
Principe Libero, che ripercorrerà tutta la vita dell’artista, dall’infanzia ai capolavori della maturità, passando attraverso il racconto accurato degli anni di Genova, del rapporto con la famiglia e dell’apprendistato formativo svolto nei carruggi della città. Seguiranno i primi successi, come la Canzone di Marinella portata in televisione da Mina, le prime timide esibizioni dal vivo, l’incontro con Dori Ghezzi, la vita da agricoltore in Sardegna fino alle drammatiche pagine del rapimento e al successivo ritorno sulle scene. Il documentario è stato scritto da Francesca Serafini e Giordano Meacci, e diretto da Luca Facchini.
Vedremo Luca Marinelli nel ruolo di Fabrizio De André, Valentina Bellé in quello di Dori Ghezzi, e poi ancora nomi come Elena Radonicich, Davide Iacopini, Gianluca Gobbi e ci anche un cameo con la partecipazione straordinaria di Ennio Fantastichini.
La scelta del titolo nasce da una citazione del pirata britannico Samuel Bellamy, iscritta nelle note di copertina di uno dei dischi più belli di Fabrizio De André, Le nuvole.
“Io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare“.
Anche la scelta della trasmissione del biopic sul piccolo e grande schermo, non è casuale.
E’ in concomitanza con i due anniversari che racchiudono il viaggio di vita di De Andrè: quello della scomparsa, l’11 gennaio 1999, e quello della nascita, il 18 febbraio 1940.
“Principe” e “libero”, due parole che, accostate, raccontano molto bene De André: il magnetismo e il naturale distacco di un principe, sempre pronto a raccogliere e ad appassionarsi alle storie dei diversi, degli ultimi, dei diseredati, e a farne parabola, canzone, preghiera; la ricerca della libertà e il racconto di un viaggio fatto “in direzione ostinata e contraria”, per usare i versi di una sua canzone, che lo hanno reso il testimone e il cantore dell’uomo e della sua divina imperfezione, promuovendone valori come la tolleranza, il perdono, la comprensione, il rispetto, l’amore.
Questo film dedicato a Faber, come lo chiamava l’amico Paolo Villaggio, è dunque un appuntamento imperdibile per tutti coloro che hanno amato e amano ancora oggi le sue canzoni, e un’opportunità straordinaria per godere di quella che Fernanda Pivano ha definito “la voce di Dio”.
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