Ieri sera RaiUno ha iniziato il 2018 con un grande show, uno spettacolo talmente “libero” da essere quasi spiazzante. Si alza l’asticella rispetto a “La Mia Danza Libera” (spettacolo dello scorso anno) con il nuovo appuntamento televisivo “Danza con Me” di Roberto Bolle, il più grande ballerino del mondo. Ma non solo, non è la sua “Perfezione” che incanta, ma la sua empatia, il suo divertimento, la sua magia, il suo sognare, la sua semplicità nel sorridere, la sua naturalezza come fosse un bambino che dall’alto della sua purezza, insieme all’esperienza insita nell’artista, ritrova e plasma il suo “bimbo interiore” con qualsiasi ospite e amico gli passi tra le mani. Lui, una espressione di arte che nel piccolo schermo risulta vincente, rappresentando a mio avviso la salvezza della televisione.
Lui è l’ “Étoile dei due mondi” e qui lo troviamo, oltre che protagonista, anche direttore artistico. Con l’aiuto, per la messa in scena, di un artista di fama internazionale come Michael Cotten – l’uomo dei grandi eventi live e tv americani – Bolle ci trasporta, per tutta la prima sera del nuovo anno, nei più svariati mondi dell’Arte.
E lo fa anche grazie all’utilizzo della tecnologia, pannelli led e proiettori pronti a colorare il suo corpo scultoreo, trasformandolo in nuove opere d’Arte, un museo artistico televisivo in continuo mutamento, un maestro di danza lasciato libero di creare con ciò che sa usare meglio… la Fantasia.
Per le parti di danza, Bolle ha scelto brani tratti da repertori classici, neoclassici e contemporanei, con coreografie di Roland Petit, Rudolf Nureyev e Mauro Bigonzetti, il tutto alternato a sue creazione inedite. Per intere le parti, sono state chiamate stelle del balletto come Polina Semionova, Melissa Hamilton e l’étoile di Parigi Léonore Baulac. Ma grande spazio hanno avuto anche talenti italiani, come i primi ballerini del Teatro alla Scala di Milano, Nicoletta Manni, Claudio Coviello, oltre che a Timofej Andrijashenko che ne “La mia danza libera” dello scorso anno danzò con Bolle nel passo a due “Proust”; e poi ancora Nicola Del Freo, Gioacchino Starace, Marco Agostino, Christian Fagetti, Matteo Gavazzi, Andreas Lochmann, Fabio Saglibene, Mattia Semperboni e Vittoria Valerio.
A tenere le fila di tutto questo mondo, un personaggio inaspettato che vanta una insospettabile passione per la danza e gli studi classici, l’attore protagonista della serie televisiva Gomorra, Marco D’Amore, che ha dimostrato anche lui, come Roberto, una grande Luce negli occhi, una passione recitativa e di dialogo che lo ha visto anche protagonista in un cameo di “West Side Story”. Bravissimo.
Uno spazio particolare ha ricoperto la storia di Ahmad Joudah, giovane ballerino siriano, perseguitato dall’Isis e contrastato dalla famiglia, che ha trovato nella danza la forza di affrontare ogni pericolo. In “Danza con Me” Joudah danza per la prima volta con Roberto Bolle.
A suggellare questo incontro è la presenza di un grande artista, Sting, che in studio canta la magica Inshallah, con un contrabbasso classico tra le mani , la sua band e un suggestivo silenzio proprio di una ospitata umile e consapevole com’è stata la sua. I tre artisti, intersecando le loro arti, regalano agli spettatori un momento di pura magia.
Terminata la performance, un bacio di Bolle a Sting, e un “Grazie” da parte di Sting per essere ospite lì. Amicizia, Umiltà e Professionalità.
A colorare di musica dal vivo il programma, altri due grandi ospiti.
Il “Fenomeno” Fabri Fibra che introduce benissimo l’incontro tra Bolle e il “re del jookin”: il ballerino americano Lil Buck, il miglior Street Dancer al mondo alla sua prima esibizione in Italia.
Tiziano Ferro che racconta il suo Mestiere della Vita unitamente alla danza di Bolle che, una volta terminato di ballare, si siede con lui a chiacchierare intimamente della propria infanzia, scorci di vita importanti per entrambi.
Per non parlare poi degli ospiti Virginia Raffaele in uno strepitoso momento di danza comica con Roberto, Geppi Cucciari che lo intervista finalmente vestito in tutta la sua eleganza, Pif e Miriam Leone che commentano allegoricamente l’esibizione del Don Chisciotte. Tutti momenti geniali.
Un’ alternanza di scaletta che tiene incollata la gente alla tv, fino all’esibizione sul palco anche delle giovanissime sue allieve dell’Accademia della Scala, che con una perfezione certosina hanno concluso lo spettacolo “Balla con me”, per poi passare all’ultima pennellata di colore con “Sogna con me”, un’esperienza visiva e contemporanea fatta con un passo a due che tramuta i ballerini in un grande quadro in Tecnicolor, la sigla finale perfetta per trasportarci tutti tra le braccia dei sogni.
Grazie Roberto, ti abbiamo seguito dall’inizio alla fine, sei una persona che ha trasmesso e scelto per noi una serata memorabile e grazie ad essa abbiamo capito ancora di più Chi Sei.
Il Ragazzo dei Sogni che ci regala il Silenzio dell’Arte.
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