Ieri sera facevo fatica ad addormentarmi, io e la mia metà eravamo stati premiati per il miglior libro di coppia dell’anno scorso… era stata una gran bella serata, in un posto bellissimo, la Sede dei Ciechi a Milano; è seguita poi una cena fra cari amici… insomma, non riuscivo a dormire, così mi sono inventato una storia, mi sono inventato di incontrare Gesù Cristo.
Vi sarà subito chiaro che io preferisco puntare ai piani alti…
Lui era vestito nel modo classico, tunica bianca e drappo blu sulle spalle, teneva le braccia come se stesse benedicendo, o dicendo il Padre nostro.
“Salve” gli ho detto.
“Salve“.
“Posso darti del tu, immagino…”
“Certamente…”
“Ma non ti stanchi a tenere le braccia sempre così?”
“Si un po’, ma sempre meglio che stare sul crocefisso, ti pare?”
“E già… beh però adesso puoi anche rilassarti… non c è bisogno che tieni le braccia in questo modo, mi metti ansia…”
Ha sorriso, ha detto “Ok” e si è messo comodo con i gomiti appoggiate sulle ginocchia le mani congiunte.
“Allora, che vuoi?”
“Niente, parlare un po’ con te”
“Di cosa?” Ha sbuffato.
“Beh sai com’è… l’età avanza… insomma mi chiedo sempre più spesso cosa succederà dopo, sarei un po’ curioso, capisci…”
“Ovvio… ma cos’è? Hai paura?”
“Cazzo si! Ops, scusa…”
Ha riso, di nuovo “Non devi avere paura, perché non succede niente”
“In che senso?”
“Niente, dopo si spegne la luce e dormi… finisce tutto così”
Mi sono girati i coglioni.
“Ma come? Allora tutte ste menate dell’inferno e del paradiso… e dell’al di là??? Tutte balle?”
“Ve le siete inventate voi… no? Anch’io adesso sono frutto della tua fantasia… quindi, come vedi, non c è nulla di cui devi avere paura…”
“Ok, però tu sulla terra ci sei stato veramente e hai fatto un casino della Madonna… ops! Azz, scusa… intendevo un gran casino con tutti quei miracoli…”
“E vabbè, ma voi ci avete ricamato sopra… è stato divertente… un po’ meno il finale…”
“Comunque mi pare che non abbiamo imparato niente da te…”
“Eh… ma nemmeno dai miei colleghi… Hallah, Maometto, Buddha… siete de coccio proprio… per non parlare dei Santi…”
“Tipo San Francesco, porello…”
Ha guardato l’orologio, era un Rolex e ho pensato a Fedez e J Ax.
“Vado, tanto la tua fantasia ha esaurito il bisogno di me…”
“Insomma, allora niente, hai detto.. dopo si dorme e via, però che palle… chissà perché ci avete messo qui… su sta terra e non in un altro pianeta tipo Plutone, per dire…”
“Avete chi? Guarda che stai facendo tutto da solo, mi assegni poteri che io non ho… te l’ho detto che sono solo un frutto della tua fantasia…”
“Era tanto per parlare, no? Non è che tutto giorni mi viene in mente di parlare con te, cioè si, in effetti quando prego… però non così, come questa volta…”
“Comunque, per me nessun disturbo, siete miliardi a desiderare di parlare con me e con gli altri del team… va bene, dai, ora sarà meglio che dormi, sennò finisce che domani sei rincoglionito…”
“Va bene, ciao…”
“Ciao…”
Si è girato e si è incamminato canticchiando … “E poi ci troveremo come le star, a bere del whisky al Roxy Bar…”
“Ma ti piace Vasco?”
Si è girato “Si, e a te?”
“Si, tantissimo…”
Ha annuito.
“Insomma, allora dopo si dorme… e sei proprio sicuro…?”
Ha sorriso.
“No, perché tu non lo sei, e mi piace lasciarti con questo dubbio, che poi è il grande mistero dell’umanità…”
“Eh…”
Un attimo dopo non c’era più e io finalmente mi sono addormentato.
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