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mercoledì, Novembre 29, 2023

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Biagio Antonacci e le sue dediche e manie nel nuovo album di inediti – RECENSIONE

di Andrea Amendolagine

Biagio Antonacci è tornato sulla scena musicale (senza mai scomparire del tutto) con il nuovissimo album di inediti “Dediche e manie” (di cui vi abbiamo parlato in un precedente articolo), prodotto da Antonacci stesso per la sua Iris S.rl. e distribuito da Sony Music, che arriva a distanza di 3 anni dal precedente “L’amore comporta” e 2 anni dall’antologia “Biagio“. Il disco è, come lo stesso cantautore di Rozzano ha spesso definito, libero, nato senza un progetto preciso, ricco di contaminazioni, manifesto della sua identità musicale.

Composto da 13 brani (scelti su 25 scritti in totale per il disco, poi scremati) tutti da lui composti e arrangiati in collaborazione con Davide Tagliapietra, Placido Salamone, Fabrizio Ferraguzzo e Stefano De Maio, la scelta per lanciare questo nuovo progetto spetta a “In mezzo al mondo” (di cui abbiamo parlato in un precedente articolo), brano ispirato e con una linea melodica più incisiva e trascinante rispetto ai singoli d’esordio dei precedenti lavori; a farne da tema è la voglia di superare la paura di farsi avanti e presentarsi a quella persona sconosciuta che con il suo “straniero sorriso” ha fatto capire “che c’è il paradiso”, quasi una critica all’anestesia provocata dai social.

biagio antonacci

Ad aprire “Dediche e manie” ci pensa “Il migliore“, brano che Antonacci definisce il manifesto del disco e che, al di là del messaggio di sentirsi il migliore almeno per un giorno, rientra nella schiera dei suoi pezzi “festaioli” da apertura concerti (un po’ come “Cado” del 2014) decisamente evitabili e che non aprono degnamente il suo disco (a parere di chi scrive) migliore degli ultimi anni.

Mio fratello“, seconda traccia, alza immediatamente  il livello: un brano probabilmente autobiografico che parla dell’infanzia fatta di sacrifici e valori di vita; su una base alla Manu Chao si inserisce un feat. con il cantante e attore siciliano Mario Incudine che marca ancora più profondamente il lato folk del pezzo da inserirsi nel filone “cantastorie” a cui Antonacci ci ha abituato negli ultimi anni.

Continuano le collaborazioni con la riuscitissima “Sei nell’aria“, probabile nuovo singolo estratto dal disco, ed eseguito in coppia con il rapper italo-sierraleonese Laïoung: il risultato è un efficacissimo duetto italo-francese perfettamente Pop, che parla di cambiamenti nel viaggio della propria vita, di trovare se stessi dopo che ci si è persi.

biagio antonacci

E l’amore? Eccolo arrivare. La delicata, intima, romantica, ovvero “biagissima” “Un bacio lungo come una canzone” (che fa tirare un sospiro di sollievo ai tanti fans dell’artista) apre la strada al sentimento più cantato nel mondo della musica e che in un disco di Antonacci non può mancare.

Superando la già citata “In mezzo al mondo” arriviamo alle atmosfere coldplayane e alla lucida analisi del carattere della persona amata di “Fortuna che ci sei“, seguita dal non corrisposto amore di chi canta nella sostenuta “Vorrei amarti anch’io” condita degli storici falsettini di Antonacci.

L’addio che mancava“, il migliore brano di “Dediche e manie”, parla, su una melodia “dondolante”, di un casuale reincontro in primavera con una persona amata e poi persa per la decisione di provare esperienze altrove: da qui l’occasione per prendere qualcosa al bar e sedersi su un tavolino lasciato sporco dal cliente precedente, circondato dai piccioni che involontariamente assistono all’addio che poi, effettivamente, è mancato.

biagio antonacci

Dopo la piccola parentesi malinconica in “Perchè te ne vai” dove vediamo Antonacci “a mangiare tortelli e pena” e soffrendo, arriviamo alla terza traccia “Super“, energica e ad alto contenuto Pop di qualità (in gergo anche “radio-friendly”) che si candida ad altro possibile estratto radiofonico, garantendo anche una bella resa dal vivo.

Skippando velocemente “Stanco“, uno dei rari ma fisiologici momenti deboli dell’album, ci avviamo verso la chiusura di questo “Dediche e manie” con l’arrangiamento genuino e prevalentemente acustico di “L’appello dei popoli” in cui l’amore cantato dai poeti diventa speranza per un mondo senza pena, seguita poi (sempre in chiave prevalentemente acustica, ma con un piglio appena più spinto) dal canto e il ricordo della vita, sincerità, umiltà e dolore di “Annina piena di grazia“.

Fanno da ghost-track i ringraziamenti di Antonacci a tutti i suoi fan, cosa già fatta in precedenti lavori e iniziativa sempre piacevole.

biagio antonacci

Tracklist “Dediche e manie” – Biagio Antonacci

01 – “Il migliore” –  VOTO 4
02 – “Mio fratello” – feat. Mario Incudine – VOTO 7
03 – “Sei nell’aria” – feat. Laïoung – VOTO 9
04 – “Un bacio lungo come una canzone” – VOTO 8
05 – “In mezzo al mondo” – VOTO 8
06 – “Fortuna che ci sei” – VOTO 8
07 – “Vorrei amarti anch’io” – VOTO 7
08 – “L’addio che mancava” – VOTO 9
09 – “Perchè te ne vai” – VOTO 6
10 – “Super” – VOTO 9
11 – “Stanco” – VOTO 5
12 – “L’appello dei popoli” – VOTO 6
13 – “Annina piena di grazia” – VOTO 7

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