Il 6 giugno del 1962 i Beatles entrarono per la prima volta negli studi londinesi della EMI in Abbey Road per un’audizione che venne registrata. Purtroppo i nastri con le registrazioni di quella giornata vennero cancellati e non ne rimane alcuna traccia, ma George Martin riscontrò qualcosa d’interessante nel sound del gruppo e decise di riconvocarli tre mesi più tardi per una vera seduta di registrazione.
![beatles](https://faremusic.it/wp-content/uploads/2017/10/rs-231467-george-martin.jpg)
L’unica sua perplessità riguardava il batterista Pete Best, a suo parere insicuro e traballante sul tempo; per cui convocò per la seduta di registrazione il professionista Andy White. Nel frattempo, però, gli stessi Beatles avevano dato il benservito a Pete Best, forse più per motivi caratteriali che altro, rimpiazzandolo con Ringo Starr.
Vennero registrati due brani: per primo “Love me do” di cui furono effettuate due versioni, la prima con Andy White alla batteria e Ringo relegato al tamburello (pubblicata sul 45 giri), mentre nella seconda (pubblicata sull’album) Ringo sedette alla batteria come pure nel secondo brano “P.S. I love you” e ci rimase definitivamente fino allo scioglimento del gruppo, salvo alcune rare occasioni dovute alla sua momentanea indisponibilità.
“Love me do” è un brano apparentemente molto semplice, giusto due accordi per la strofa cui si aggiunge un terzo accordo nel refrain o middle eight, ma sia nella melodia che nel controcanto le voci arricchiscono l’armonia aprendosi ed incrociandosi per poi incontrarsi formando accordi di settima e di nona.
Una certa tensione si nota al momento del verso “Love me do” (normalmente affidato alla voce di John) appena prima della ripresa del riff di armonica: infatti il “do” ed il “wah” cadono entrambi sul 1° quarto della battuta e John non poteva certo eseguirli contemporaneamente. A questo punto intervenne George Martin chiedendo a Paul di cantare quel verso di modo che John potesse entrare a tempo sul battere con l’armonica: pare che la cosa abbia sconvolto non poco i futuri Fab Four, quella parte l’aveva sempre cantata John il cui timbro di voce era più adatto e Paul ancora oggi racconta di avvertire un senso di disagio nell’ascoltare l’incertezza della propria voce in quel passaggio.
Il brano venne pubblicato su 45 giri, esattamente 55 anni fa, il 5 ottobre 1962 con “P.S. I love you” sul lato B. Raggiunse il 17° posto nelle classifiche inglesi più che altro grazie al gran numero di copie comprate da Brian Espstein per il negozio di dischi di famiglia e che rimasero invendute negli scatoloni per lungo tempo. Ma fu l’inizio di una fantastica avventura per la band che rivoluzionò la storia della musica pop e dell’industria discografica.
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