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L’Artista che non c’era, XIV edizione. Vince Gianluca Secco. Festa della musica emergente al CPM di Franco Mussida

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di Corrado Salemi

Si è svolta alcuni giorni fa a Milano, presso l’Auditorium del Centro Professione Musica di Franco Mussida, la finale del premio L’artista che non c’era.

Curato da Francesco Paracchini e Francesca Bignami, direttore e caporedattore de L’isola che non c’era, il concorso è rivolto ai giovani cantanti e cantautori italiani. Il premio è giunto ormai alla 14ª edizione e per la quinta edizione consecutiva si avvale della collaborazione del CPM per la sua fase finale. Noi di FareMusic.it eravamo presenti in giuria.

Due le sezioni in gara quest’anno: la sezione “Generale” aperta alle canzoni di qualsiasi genere e la sezione “Strumentale”.

A valutare gli artisti in finale una giura di grande spessore composta da artisti, produttori, giornalisti e addetti ai lavori:

Andrea Di Cesare  (artista/produttore),  Andrea Zuppini (Centro Form.Musicale Art&Musica), Antonio Ribatti (Ah-Um Milano Jazz Festival), Corrado Salemi (FareMusic.it), Daniela Frittoli (L’Amaca Scuola di Musica), Erika Maya (Radio Popolare / Noteinvista), Ezio Poli (locale L’Isola Ritrovata di Alessandria), Filippo Broglia (RecMedia), Francesca Pagnini (MusiCraft), Gaetano Petronio (GPC Comunicazione), Gianmarco D’Alessandro (BubbaMusic Booking), Giorgio Cordini (musicista / produttore),  Giorgio Maimone (operatore culturale), Laura Valente (artista), Lele Battista (musicista, produttore), Luca Rustici (produttore / arrangiatore), Luca Trambusti (Il Tirreno), Marino Grandi (direttore Il Blues), Max Pirotta (musicadalpalco.it), Memo Colucci (locale Memo Restaurant di Milano), Monica Landro (direttore MsocialMagazine), Nina Selvini (Agenzia Astarte), Paolo Farina (musicalnews.it), Paolo Iafelice (Adesiva Discografica), Raffaella Dallarda (operatore culturale), Renzo Chiesa (fotografo), Riccardo Santangelo (rivista Amadeus), Riccardo Vitanza (direttore Parole & Dintorni), Susanna Parigi (artista) e The Crowsroads (vincitori L’Artista che non c’era 2016).

Luca Falomi (foto di Renzo Chiesa)
Luca Falomi (foto di Renzo Chiesa)

Per la sezione “Strumentale” i vincitori erano stati decretati già prima della finale con un ex-equo: si tratta di Luca Falomi e Reno Brandoni i cui brani entrano di diritto diritto nell’Audioteca Nazionale del progetto CO2 voluta da Franco Mussida e il CPM, con il patrocinio del Ministero degli Interni e di SIAE, allo scopo di portare sollievo alla popolazione carceraria italiana.

Reno Brandoni (foto di Renzo Chiesa)

Sul palco del CPM si sono quindi esibiti i dieci finalisti della sezione “Generale” arrivati a questa ultima tappa dopo una lunga selezione condotta dalla redazione dell’Isola e da oltre sessanta giurati esterni alla rivista.

Il livello degli artisti si è dimostrato davvero molto alto con performance professionali e con brani decisamente interessanti. Ecco, uno per uno, tutti gli artisti in ordine di apparizione sul palco.

Salvario
Di origini pugliesi Salvario si sposta successivamente a Torino. Sul palco ha portato “Canzonetta da bar” e “Una parte di me”, due brani pop-rock dal sapore cantautorale estratti dal suo Duemilacanzonette, album d’esordio pubblicato ad aprile 2017. Con lui Andrea Ghiotti (batteria), Ermanno Capirone (basso) e Francesco Drovandi (chitarra).

Salvario (foto di Giuseppe Verrini)


Alfina Scorza

Alfina Scorza arriva da Salerno e ci ha fatto ascoltare “Suona forte”, estratto dal suo album “Di rosso e sensualità” (2015), e il nuovo “Cosi sia” portandoci in atmosfere che fondono suoni e armonie jazz con richiami della sua terra. Sul palco con lei Pasquale Curcio (chitarra), Ivan Cantarella (percussioni) e Rosa Pia Genovese (sax soprano).

Alfina Scorza (foto di Giuseppe Verrini)


Giacomo Lariccia

Giacomo Lariccia nasce a Roma ma si forma artisticamente a Bruxelles. Da qualche mese ha rilasciato l’album “Riscostruire” dal quale ci ha fatto ascoltare “Solo una canzone” e “Quanta strada” accompagnandosi con la sola chitarra. Forte l’impronta intima dei brani sottolineata da un timbro vocale sottilissimo ma efficace.

Giacomo Lariccia (foto di Giuseppe Verrini)


Piccola Orchestra Karasciò

La Piccola Orchestra Karasciò arriva da Albino in provincia di Bergamo ed è composta da Paolo Piccoli – (voce e chitarra acustica), Roberto Nicoli (basso), Fabio Bertasa (chitarra elettrica), Marco Cossali (batteria) e Francesco Moro (fisarmonica). Sono attivi dal 2007 con vari dischi all’attivo. Portano in gara “Luna” e “Tabula rasa”.

Piccola Orchestra Karasciò (foto di Renzo Chiesa)

 

Gianluca Secco
Gianluca Secco arriva da Carpineto Romano (Roma) anche se è friulano di nascita. Ci propone una performance energica ricca di melodie, armonie, vocalizzi e ritmi fatti esclusivamente attraverso lasua  voce e sovrapposti grazie alla loopstation. I brani portati sul palco sono “Vertigine” e “Il volo” tratti dal suo disco “Immobile” del 2015.

Gianluca Secco (foto di Renzo Chiesa)


Marlò

Marlò è nata a Pescara ma vive a Milano. Ci ha fatto ascoltare i brani “Via Borsi”, riflessione sulle conseguenze della fine di un amore, e “Naufragare”. Sul palco con lei il chitarrista Simone Pavia.

Marlò (foto di Renzo Chiesa)


Chameleon’s Garden

Chameleon’s Garden è un artista nato e cresciuto artisticamente a Torino ma che ha trovato nella lingua inglese e nell’acoustic folk-pop la sua vocazione, scoperta grazie ad un periodo di permanenza in Australia. Sul palco ci propone “Birth” e “The Chameleon”, tratti dal suo album “I am a Leaf”.

Chameleon’s Garden (foto di Giuseppe Verrini)

 

Roberta Giallo
Roberta Giallo nasce a Senigallia ma vive a Bologna. Ha alle spalle un curriculum importante e lo dimostra con tutta la sua folle e dirompente presenza scenica. “Dalle stalle alle stelle” e “Via di qua” sono i brani che ha proposto durante la sua bella performance.

Roberta Giallo (foto di Giuseppe Verrini)


Giolie

Giolie nasce a Sant’Angelo Lodigiano. Da bambina, per un lungo periodo, si trasferisce in Francia per poi tornare nuovamente a vivere in Italia. Per questa finale propone “Asleep”, brano Pop Dance in inglese, e “On est tous pareil” brano invece in lingua francese.

Giolie (foto di Renzo Chiesa)


Carlo Valente
Nato a Fiamignano (RI), Carlo Valente vive a Bologna. Sul palco presenta due brani di evidente stampo cantautorale: “Tra l’altro” dove l’autore omaggia e dà voce a Federico Aldrovandi con un testo bellissimo, e “Canzone moschina” entrambe tratte dal suo album “Tra l’altro”.

Carlo Valente (foto di Renzo Chiesa)

La vittoria è andata Gianluca Secco che si è imposto (davvero di misura) per l’originalità della sua proposta estremamente carica di energia, di suoni, di gesti, di espressività, di parole a volte urlate e a volte quasi taciute. Un artista da tenere davvero in forte considerazione.

Giunluca Secco vincitore de “L’artista che non c’era” (foto di Giuseppe Verrini)

Appuntamento quindi al prossimo anno con la 15ª edizione del premio. Per partecipare e per info visitate il sito www.lisolachenoncera.it oppure la pagina Facebook ufficiale del concorso.

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