Il caso Gabbani è emblematico. Per tanti italiani che, come me, frequentano la cloaca di Facebook, Gabbani è indigesto. Il suo successo dà fastidio, anzi ha dato fastidio fin dal Festival di Sanremo. Qualsiasi cosa si scriva a suo favore, ecco che si viene subito fatti oggetto di osservazioni che non stanno né in cielo né in terra.
Nessuno infatti sostiene che Gabbani sia Mozart, o che abbia inventato un nuovo genere, niente di tutto questo. Francesco Gabbani ha realizzato due canzoni che hanno sorpreso e divertito, brani freschi e godibili, fuori dagli schemi del solito Pop mainstream italiano, con testi solo apparentemente banali, e soprattutto canzoni che hanno fatto ballare la gente, soprattutto per quanto riguarda l’ultimo, Occidentali’s Karma, che tra le altre ha vinto l’Edizione 2017 del Festival Sanremese davanti al mito Fiorella Mannoia. Tutto qui, nothing more, nothing less.
Ora, partendo da questo presupposto, non capisco perché bisogna sputargli addosso e dare la caccia all’untore. Dovremmo essere tutti grati a Francesco Gabbani, e al suo staff, per il risultato ottenuto all’Eurovision Song Contest: non ha vinto, ma la sua esibizione resta impeccabile e la sua canzone è indubbiamente un successo in quasi tutta Europa.
Per quanto riguarda il suo futuro, lui forse corre un unico rischio, quello di essere ingabbiato in un linguaggio e un mood che potrebbe diventare noioso, ripetitivo e non più sorprendente. Ma queste sono solo mie riflessioni, che lasciano il tempo che trovano. Magari domani Gabbani ci sorprenderà con qualcosa diametralmente diverso dagli ultimi brani, e già nel nuovo album ci sono cose davvero interessanti.
Che il ragazzo si goda il suo successo, perchè se lo merita tutto. Io, caro Francesco, ti auguro un in bocca al lupo per tutto.
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