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MORTO A SOLI 57 ANNI PETE BURNS DEI DEAD OR ALIVE

di Francesca De Luisi

Pete Burns, l’ex leader e frontman dei Dead or Alive, storica band degli anni ’80, è morto domenica 23 ottobre a causa di un arresto cardiaco. Aveva solo 57 anni.

Era un vero visionario, una bella anima piena di talento, e mancherà a tutti coloro che lo amavano e lo apprezzavano per quello che era
Con questa dichiarazione il suo manager ha diffuso sui social l’improvvisa scomparsa di Burns ai fan.

Burns, è stato l’indimenticabile interprete della canzone che ha fatto la breve ma fulminante fortuna della sua band: “You spin me round (like a record)” .

Il singolo diventò un hit in tutto il mondo nel 1985, con la produzione degli allora produttori più in voga, Stock, Aitken e Waterma. La voce di Pete Burns, con registri bassi molto accentuati, veniva risaltata dal contrasto del suo aspetto, già allora androgino. Anche il videoclip divenne subito iconico con Burns che copriva un occhio con una benda da pirata e ballava in kimono.

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All’epoca il Melody Maker scrisse di lui e della band:
La voce cavernosa riempie il buio, poi si spinge con disprezzo in citazioni usa e getta che provengono da un’epoca passata. Quando vedi Pete Burns aprire la bocca per tutta la sua larghezza si crede che possa inghiottire l’intera ripresa psichedelica in un unico movimento. Questo gruppo potrebbe conquistare ancora.

Purtroppo i Dead or Alive non riuscirono mai più a ripetere quel successo. Infatti dopo l’album “Youthquake”, che conteneva “You spin me round (like a record)”, “Lover come back to me” e “In too deep”, altri singoli fortunati, i Dead or Alive hanno pubblicato dell’altro, con discontinuità, senza però riuscire più a bissare il successo del primo album.

Pete Burns, nato il 5 agosto 1959 a Bebington, Cheshire e cresciuto a Liverpool, dapprima si avvicinò al genere gotico e poi si spostò verso la nascente scena del clubbing.

L’eccentrico cantante inglese, si fece notare subito per l’ostentazione della sua ambigua sessualità e per lo stile stravagante, scioccando il pubblico in quegli anni con le scelte di abbigliamento androgino, ancor prima dello stesso Boy George.

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Pete Burns con Boy George

Nota era infatti la grande rivalità con l’amico-nemico Boy George, che alla notizia della sua morte ha espresso il suo dolore con un tweet:  “Sono in lacrime per la morte di Pete Burns. Era uno dei grandi veri eccentrici e ha avuto un grande ruolo nella mia vita. È difficile crederci”.

Negli anni di gran successo era sposato con l’amica di una vita Lynne Corlett e con lei rimase sposato 25 anni. Intanto, nel corso degli anni, comincio piano piano a cambiare aspetto con tantissimi interventi chirurgici, assumendo così le sembianze di una donna… e andando anche oltre questo, fino a trasfigurarsi e avere gravi problemi a causa di tutto quanto iniettato e fatto al viso.

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Pete Burns negli anni ’80 con l’ex moglie Lynne Corlett

Nel 2006, era invece sentimentalmente legato al compagno Michael Simpson (nel 2007 i due si sono sposati), e con lui realizzò uno special televisivo intitolato “Gli incubi della chirurgia cosmetica di Pete Burns”, in cui ripercorreva le sue disavventure chirurgiche che avevano provocato serie conseguenze alla sua salute. Ma Burns ormai si era perso dietro l’ossessione della ricerca incontrollata di una bellezza fisica artefatta.

Non so nemmeno io quante siano state le operazioni di chirurgia plastica che ho fatto al viso, ma non sono meno di trecento. Credo che il buon Dio quando mi vedrà, faticherà a riconoscermi“, aveva detto Burns pochi anni fa, con la sua spiccata ironia.

Crediti Foto GettyImages. Burns con il marito M.Simpson
Crediti Foto GettyImages.
Burns con il marito M.Simpson

Nello stesso anno, sempre nel 2006, ha partecipato all’edizione della casa del Grande fratello vip inglese, diventandone subito uno dei protagonisti.
Da allora la sua vita, sia professionale che personale, fu in continuo declino, tanto che nel 2015 fu costretto a dichiarare la bancarotta.
Anche la sua salute è peggiorata. Soffriva di una grave forma di diabete e non solo. Poi il corpo ha ceduto e un infarto ha spezzato la vita di una persona coerentemente eccentrica fino alla fine.
Buon viaggio, Pete!

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