Sono passati 6 lunghi anni dall’ultimo disco “Rock dust light star” di Jason Key Jamiroquai – al secolo conosciuto semplicemente come JAMIROQUAI, nome di tutta la band -, un album che non ha più di tanto lasciato il segno, molto sperimentale e discontinuo. Ma si sa, ogni qual volta che si chiudono cerchi si apre un’aria di cambiamento, e quell’anno segnava la scadenza del suo lungo contratto con la Sony che lo legava alla major dal 1992.
Il suo bassista Pual Turner ha twittato la rivelazione sulla sua pagina con queste parole:
“Hey guys, the new Jamiroquai album will be out beginning of November. No it is not planned to be the last! There’ll be syncopated airwaves”
(Trad.“Hei ragazzi, il nuovo album di Jamiroquai uscirà all’inizio di novembre. No, non sarà l’ultimo! Ci saranno onde sincopate”).
E si vocifera che “Syncopated Airwaves” possa essere il titolo nel nuovo lavoro o un potenziale singolo,e il “suono” ci piace e si addice parecchio al nostro Skater Jay Key.
Lui, il folletto dal cappello a Corna che si muove a mo’ di Break Dancers mentre canta in puro stile Wonderiano Funk contaminandosi di Acid Jazz, con Basso, Fiati, Chitarra e Soul, che ha messo d’accordo due generazioni musicali rendendo iconico il nome “Jamiroquai”, che è la fusione tra i termini jam– e –iroquai, nome in inglese delle tribù native americane delle Sei Nazioni che vanno sotto il nome di Irochesi.
In realtà i Jamiroquai sono e restano una grande Band, anche se spesso si manifesta l’errore di definire cruciale solo il solista. Beh, in questo caso certamente parliamo di un signor solista, uno showman scattante, riconoscibilissimo alle orecchie di tutti, specie nella scena inglese degli ultimi 25 anni, che lo ha visto oltre che protagonista musicale anche oggetto di gossip per le sue innumerevoli ragazze e automobili da corsa.
Indimenticabile, e ormai mitico, fu il suo folgorante debutto con “Emergency Of Planet Heart” che dal 1993 in poi ha rappresentato la sua impronta stilistica, fino a crearne un genere, e da allora fino ad oggi (fino al suo ultimo disco del 2010), in 17 anni di carriera, ha venduto qualcosa come 30 milioni di dischi, vincendo un Grammy Award per il videoclip “Virtual Insanity” (Favoloso).
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