Parlare al passato di artisti che hanno scritto la scena musicale mondiale è impossibile.
Ne parlo dunque al presente, come presente e futuro è l’eredità che ha lasciato David Bowie a tutti noi, anche a chi come me, per motivi di età, lo conosce tramite i genitori e amici più grandi,
apprezzandolo da subito, meravigliandomi per quello che in cinque decenni di carriera ha saputo creare, non solo nel campo musicale, ma in ogni forma d’arte, e con nomi illustri come Andy Warhol o Lindsay Kemp.
Sempre diverso eppure sempre uguale a se stesso,
come nell’uscita di scena, che ha lasciato tutti attoniti.
Uscita di scena di un artista eclettico e generoso,
un genio anche nell’ultimo atto, difronte a cui non posso far altro che inchinarmi, con il pensiero che un altro Bowie non ci sarà tanto presto e che quelli come lui fanno rumore anche dall’altra parte.
E oggi, per ricordarlo, ascoltiamoci qualche suo disco,
ad occhi chiusi, per non farlo scappare subito via,almeno dai ricordi.
Intanto lui… sta già cantando (di nuovo) con Freddie Mercury.
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