Nella suggestiva cornice della Fonderia Napoleonica Eugenia di Milano, oggi c’è stata la presentazione del nuovo album di Marco Mengoni, “LE COSE CHE NON HO“, in uscita venerdì 4 Dicembre.
Questo nuovo lavoro, nato tra Los Angeles e Milano, – che in buona sostanza è il Parole in Circolo 2DUE/DI2DUE – esce a meno di un anno dal precedente, appunto “Parole in Circolo“, uscito a Gennaio 2015.
Com’è noto, il nuovo album è stato preceduto dal bellissimo singolo e video (girato in Islanda) “Ti ho voluto bene veramente“.
Prima della conferenza stampa Marco Mengoni ha svelato in anteprima su Shazam la tracklist dell’album:
Marco svela in anteprima su Shazam la tracklist del nuovo album LE COSE CHE NON HO, a 3 giorni dall’uscita ufficiale! Scoprila qui! > http://bit.ly/Shazam_tracklistStaff
Posted by Marco Mengoni on Martedì 1 dicembre 2015
La conferenza stampa è stata introdotta da un video riassuntivo in cui lo stesso Mengoni ha spiegato il progetto.
Subito dopo, l’artista, vestito di un elegantissimo completo giacca e pantalone, ha presentato alla stampa “Le cose che non ho”, rispondendo anche ad alcune domande.
Questo quanto, in sunto, detto da Marco durante la presentazione:
“Le cose che non ho mi hanno cambiato la vita perchè mi sono messo in gioco per trovarle – Poi ha parlato del perchè del titolo – Il titolo l’ho scelto per ricordare a tutti, ma soprattutto a me stesso, quanto sia importante sapersi guardare dentro, imparare a godere della vita, i momenti che compongono una giornata, e la fortuna che mi è capitato di fare quello che più mi piace – E ha continuato dicendo – È una delle ballad più importanti del disco e per questo ho voluto che fosse la title track dell’album“.
Ha continuato dicendo: “La mia vita che va molto veloce non riesco a godermi il presente. Ci sono altre cose che mi mancano, ma quest’ultime magari le dico in privato – E poi ha continuato – Userò la musica per ricercare, tra le altre, la libertà artistica, sia personale che umana – Ha spiegato inoltre – Parole in circolo parla anche della libertà artistica che ho acquisito grazie ai numeri, al mio pubblico e a tutte quelle persone che mi hanno permesso di essere qui a fare il percorso che ho fatto – E ha aggiunto – Non penso al futuro perché poi non mi godo il presente“.
A questo punto ha parlato di Michele Canova, che ha prodotto l’album, dicendo che gli ha dato assoluta libertà di lavorare sui suoi pezzi: “Sono andato a Los Angeles per il disco precedente. La musica e la discografia sono due cose molto diverse – e ha aggiunto – ci si sente come una formica anche se in Italia si faccia dei numeri che ti permettono di essere un artista affermato“.
Ha sottolineato di aver imparato molto lavorando a Los Angeles. Ha confessato di aver avuto una sorta di blocco della ‘scrittura armonica”, specie in riferimento al piano: “Tante volte, quando supero la strofa, cominciano i problemi perché l’armonia deve crescere e portare a un inciso – E ha continuato dicendo – Ci metto molto di più io a quel punto e mi faccio aiutare dalla voce. Questa è diventata la mia peculiarità, sono contento di essere arrivato a questa personalizzazione, di aver trasformato un limite in una particolarità …”.
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Nel novo album ci sono delle collaborazioni importanti come quella, ad esempio, di Giuliano Sangiorgi (con Solo Due Satelliti) e Sia (con Rock Bottom, una canzone in inglese dell’album): “Giuliano Sangiorgi prima mi ha mandato un pezzo che non mi è piaciuto e dopo me ne ha inviato un altro che, invece, mi è piaciuto tanto […] ed è uno dei pezzi che più mi piace dell’album – Per quanto riguarda l’altra collaborazione, ha detto – Sia è una delle più importanti artiste nel mondo e io ho voluto fortemente collaborare con lei. Volevo tradurre il testo della sua canzone, ma mi è riuscito impossibile farlo e l’ho lasciato così, un pezzo fortissimo“.
La conferenza stampa è continuata con Mengoni che ha dichiarato, in merito alla sua crescita come uomo: “La musica e i dischi sono un mezzo per crescere dal punto di vista umano, come un essere umano che fa la sua vita di tutti i giorni con annesse emozioni. Fare il mestiere che faccio mi permette di venire a contatto con gente che mi aiuta a crescere, e tutto questo è cominciato a venire fuori prima con Parole in circolo e poi con Le cose che non ho – Poi ha parlato dei messaggi che vuole trasmettere attraverso le sue canzoni – Voglio parlare di amore, emozioni e sentimenti, quelli che provo e che voglio trasmettere attraverso le canzoni, così come successo per Guerriero, o Esseri umani, o Io ti aspetto, o Le cose che non ho, oppure Parole in circolo che è una canzone manifesto di questo progetto discografico – E ha aggiunto – Il messaggio principale del disco è quello della collaborazione tra la gente, il reciproco aiuto per lottare per i propri diritti…“.
Ha parlato anche del suo progetto con i video: “Ho realizzato un medio-metraggio che racconta una storia mettendo insieme i video, non per forza di singoli, del nuovo album“.
In merito ai riferimenti musicali, Marco ha detto: “Stromae è un artista che invidio, che mi fa sentire una formica. Sono andato anche ai concerti di Benjamine Clementine. Vado a più concerti che posso e potrei passare da Battisti a Jovanotti senza soluzioni dicontinuità“.
Per quanto riguarda il mercato estero Marco ha detto che il percorso nel mercato ispanico continuerà e che per Parole in circolo la Sony intraprenderà la stessa promozione, in spagnolo, fatto in Italia da Gennaio 2016 in poi.
Infine, in merito al prossimo Tour Marco ha dichiarato che: “Le Tappe all’Arena di Verona saranno due e l’Arena è sempre un grande traguardo […] l’importante è fare musica e ad arrivare a tante persone […] Ho sempre l’esigenza di migliorarmi e confrontarmi con il pubblico“.
Track list di “Le cose che non ho”:
– Ricorderai l’amore
– Ti ho voluto bene veramente
– Ad occhi chiusi
– Resti indifferente
– Parole in circolo
– La nostra estate
– Solo due satelliti
– Rock bottom
– Le cose che non ho
– Dove siamo
– Nemmeno un grammo
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