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IL PRIMO CONCERTO … NON SI SCORDA MAI!

di Mariafrancesca Mary Troisi
E’ un caso che il primo concerto di Tiziano Ferro a cui ho assistito abbia avuto luogo in uno stadio, esattamente lo stadio della sua città.
Parliamo di ben otto anni fa, 20 luglio 2007, Stadio Francioni, Latina!

Di certo non immaginavo che quella sera del 2007 sarebbe stata solo la prima di altre date “negli stadi” di Tiziano a cui avrei assistito, e che quel ragazzo di “appena” 27 anni, solo otto anni dopo, avrebbe raddoppiato con “nonchalance” sia l’Olimpico che San Siro.

Eppure una “certa avvisaglia” l’avevo già avuto quella sera.

Quel ragazzo di cui già amavo e seguivo sin dall’inizio della carriera il repertorio, appena salito sul palco, mi aveva ipnotizzato completamente.

Ricordo che ero arrivata allo stadio tardissimo!

Il treno da casa mia aveva tardato di molto, in più le persone con cui ero andata al concerto quella sera … Non avevano gran voglia di “sorbirsi” lunghe ore di fila!

Ero riuscita comunque a stare abbastanza avanti, nonostante fosse pomeriggio inoltrato (cosa impensabile ora!  Provateci a farvi un parterre di Ferro arrivando di pomeriggio: tantissimi auguri, se vi va bene vedrete dai maxischermi) e guardavo a destra e a manca, non capacitandomi che di lì a poco lo avrei ascoltato live per la prima volta.

Era anche la prima volta che condividevo il mio entusiasmo con chi lo capiva appieno.

Per dirla tutta, non mi sentivo come con gli amici una sorta di marziano a cui si illuminano gli occhi alla vista del suo artista preferito! Ricordo perfettamente anche cosa indossavo! (Top rosso scollato sulla schiena e lunga gonna colorata!)

Incredibile eh?
Come se parlassi del primo appuntamento con il “primo amore”, e non di un concerto!
E in certo senso … è una sorta di “amore” quello che mi lega a lui.
Cresciuto negli anni insieme a me. Razionale ed emotivo contemporaneamente.

Se qualcuno mi chiedesse perché ho scelto di seguire proprio lui in maniera così particolare, io risponderei che … è stata la sua musica a scegliere me.
Immaginatevi una ragazzina di appena 16 anni, a cui muore il papà in pochi mesi.

E ora … “canticchiatevi” nella testa alcune canzoni di Tiziano, come… Il bimbo dentro, Sere Nere, La paura che …

Potrete capire quanto quelle parole in un certo senso le abbiano dato una sorta di “conforto”, come quelle parole rispecchiassero così incredibilmente bene il suo stato d’animo.

“La paura che …” è uno di quei pezzi di Tiziano che riescono a farmi emozionare come la prima volta che l’ho sentito.
Uno di dei tanti pezzi “nascosti” che meriterebbero di essere conosciuti da tutti. Ed è proprio con un monologo sulla paura, intenso, capace di far riflettere un po’ tutti, che inizia il concerto quella sera …

“La paura.
La paura della solitudine, la paura della moltitudine, la paura delle bugie, la paura che consola, le paure che scatenano l’ingegno.
Ci sono momenti adatti, momenti differenti, momenti nei quali ho confuso la voglia con la paura, lo scopo con la paura.
La paura del fuoco, la paura del vuoto, la paura delle cose non dette, la paura di chi non sa partire, la paura di chi non sa ritornare. La paura è nello sguardo di chi la percepisce. La paura è nel cuore di chi la cresce.
Non c’è errore se non lo si ritiene tale, non c’è fuga se ci si convince di non fuggire”.

Dopo l’introduzione “parlata”, accolta dal boato del pubblico, Tiziano alterna uno dopo l’altro i vari singoli estratti dai due precedenti album e le tracce del nuovo lavoro, “Nessuno è solo” (che ha conquistato il disco di diamante!) mescolati ad alcune cover e a “Latina”, canzone che Tiziano ha dedicato alla sua città, e che finalmente (per la gioia dei fans!) ha inciso su cd lo scorso anno nel “TZN – The Best of Tiziano Ferro”.

“LATINA” LIVE 20.7.2007
[youtube id=”MRAv304bc2M”]

Non c’è un solo istante in cui le persone lì presenti non si siano lasciate coinvolgere da quel ragazzo sul palco. Ballando, cantando a squarciagola, emozionandosi non poche volte.
Ed io ricordo di essermi lasciata andare totalmente, “risucchiata” dalla magia che Tiziano sa creare con la sua gente. Una magia che negli anni si è sempre ripetuta, e che non riesce proprio a tutti.

Il senso di stordimento provato, appena finito il concerto, lo ricordo ancora.
Ero incredula per lo spettacolo a cui avevo appena assistito, e fissavo il palco ormai vuoto, ma ancora così “pieno” della sua musica. I miei occhi erano emozionatissimi. La stessa emozione che li riempie anche ora dopo ogni suo concerto.

Gli anni sono passati, io non sono più una ragazzina, e Tiziano non è più centrale nella mia vita come prima.
Giustamente.

Eppure … quando lascia il palco … per me continua a non lasciarlo mai vuoto completamente.

FOTO LOCANDINA ORIGINALE di Carlo Montefusco (del gruppo fb Ferro Family)
FOTO LOCANDINA ORIGINALE di Carlo Montefusco (del gruppo fb Ferro Family)

 

 

Fonte FOTO Copertina di Mariafrancesca Troisi 

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