di Giò Allegri
Vi va di venire con me, sulla strada per il mare?
Il nevralgico snodo autostradale di Bologna, mi accoglie in una giornata d’agosto, con il consueto abbraccio soffocante. Un nastro d’asfalto che, in quest’ora caldissima, mi pare un mostro a più teste. La radio, che offre aggiornamenti sul traffico, mi sta informando che ci sono forti rallentamenti e tempi di percorrenza biblici…e …bla bla bla.
Così, stacco la stazione, e metto in ascolto un cd random.
Toh? Scanu d’annata, 2010/11. Un brano poco conosciuto, se non ai fans: “Ci credo ancora” (Mattioni/Cianchi).
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Un pezzo fresco, con musica allegra: “ora,vado così, è troppo che aspetto”. Ma Scanu non fa soltanto canzoni tristi e lagnose ed old-style? Mah.. Guardo l’autostrada. C’è chi riesce, ostinatamente, a spingere sulla corsia di sorpasso, chi ondeggia, tentando un varco, chi muove piano e costante su quella di marcia.
Valerio, forse,ha viaggiato sempre sulla corsia laterale di destra. Anche quando, ai più, pareva uscito di scena, lui ha sempre tenuto concerti, spettacoli, incontri, pubblicazioni, con l’olimpica linea calma che contraddistingue il suo percorso, forse senza grossi guizzi ( escludendo,Sanremo), ma con una costanza pacifica.
“E resto in attesa, di un cielo diverso…”. Anche così si viaggia lo stesso, signori miei. Ci sono autostrade, tangenziali e vie cittadine, dove il traffico scorre continuo, senza mai essere nominato da Isoradio per criticità o grossi eventi. Ci sono, altresì, vie panoramiche, lontane dal clamore, a volte con grandi paesaggi, non menzionati dalle guide turistiche, ma dove si può incontrare qualcuno, come me… a caccia di particolarissimi scorci, meno popolari.
E mentre così pensavo, mi ritornava in mente un’energica esecuzione di “Parto da qui”, scritta dallo stesso Scanu, con Guidetti e Cianchi. Era un concerto affollato ed importante, da lui tenuto nella propria città, nell’agosto del 2011. Questo fu il suo saluto, entusiasta e fiero, al pubblico.
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Una canzone senza pretese di cantautorato d’impegno, ma ,come mille altre, ascoltate specialmente in estate alla radio. L’ aperta felicità di alcune strofe, ed il ritmo vagamente reggae, mi regalano un programma perfetto per queste settimane calde.
Buone ferie a tutti, “E parto da qui, dalle cose che ho”, viaggiando sulla mia corsia di destra, come quattro anni or sono.
Si ringraziano Meggy e Valeria per i video amatoriali dei brani proposti, e LaMaddalenaTv per l’immagine.
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