Qualche giorno fa è terminato il primo tour negli stadi di Tiziano Ferro.
Ho vissuto “sulla mia pelle” cinque delle otto tappe, e con il mio breve racconto, spero di farvi immergere completamente in quello che è successo in questo tour (per chi non c’è stato), o semplicemente nel farvi ricordare quello che avete appena vissuto anche voi.
Premetto che nel mio racconto scanzonato del tour, non escluderò anche le piccole “follie” fatte da me e le mie compagne/i di avventura. Alla fine penserete che siamo tutti un po’ matti.
Ma non lo sono forse un po’ tutti i fans? In senso buono ovviamente.
Ma andiamo con ordine, e partiamo dalla prima tappa.
Torino, 20 giugno.
Parto il giorno prima, e Fra, una mia amica, viene a “recuperarmi”alla stazione. Primi attimi di “panico”!
Non ci intendiamo sulla stazione. Lei sta da una parte ed io dall’altra. Ma non è tutto. Io sto con una stampella!!!
Già, mi sono fatta il tour “stampellata”; ho problemi al menisco!
Penserete allora che avessi il posto a sedere, come la logica suggerirebbe!
E invece no. Ho fatto parterre 4 volte su 5!!!
(Piccole “follie”, parte prima, si comincia :D!)
Finalmente ci “troviamo” con la mia amica, hotel, cena (a base tassativamente di pizza: è la dieta ufficiale del tour, #sapevatelo, costa meno di tutto il resto ed è il piatto più “veloce”); ansia a mille perché fuori dallo stadio ci sono già gli accampati!!!
La notte non si dorme.
Il mattino dopo aspettiamo Bea, taxi, stadio, numero 106 (me lo ricordo ancora!), siamo in transenna, ma non lo sappiamo ancora.
Dodici ore sotto il sole, saluti e chiacchiere con persone che non vedi mai.
Poi finalmente si entra, corsa (si, corro con la stampella :D!), transenna guadagnata, stupore immenso per la bellezza del palco e per l’incredulità di essere in prima fila.
Si aspetta solo Tiziano ora, ma … l’attesa è lunga.
Ogni tanto la security ci “innaffia” generosamente.
Caldo, stanchezza, si alternano al vociare che diventa sempre più intenso a mano a mano che passano le ore.
Ore 19 circa, animazione di radio italia, che si ripeterà per tutte le date
Ore 21:25, il “re” vola. Inizia il concerto.
E c’è solo lui. Come sempre.
Quello che si vedrà su quel palco è qualcosa di mai visto prima.
Tiziano si esibisce in capriole “in aria”, momenti swing, discorsi in cui si emoziona ed emoziona, ringraziamenti ai fans, incanalando uno dopo l’altro i suoi successi, con la partecipazione totale “della sua gente”.
Il dopo concerto è stordimento ed incredulità per quello che ha saputo creare.
Che “gigante” è diventato. Che voce ha “tirato fuori”!
Il giorno dopo si torna a casa, ma è solo per poco.
Mi aspetta Roma, con Rita, Vale, Luana, Laura, Alessandro, e altre persone conosciute “per strada”.
Arrivo a Latina il 25 sera (alloggio nella città del “cantastorie”!); Rita mi accompagna in stanza.
La mattina dopo si parte presto, ma … proprio il 26 c’è sciopero dei mezzi a Roma :D!!!
Arriviamo dopo quasi due ore, con l’ansia a mille.
Ci sono già 200 persone alle 8 di mattina!!!
Nonostante tutto, siamo in transenna anche a Roma.
Saluti con persone che finalmente “conosci”, con le quali prima parlavi solo “virtualmente”, come Vale!
E chiacchiere sotto il sole cocente con Azzurra, Dani e co, che sono nel pit (beate loro!)
Il 26 giugno Tiziano è “a casa sua”, e segna un altro concerto bellissimo.
All’inizio del concerto resta … “appeso come un salame” (parole sue ahahah); qualcosa non funziona e non “vola”.
Poi passa sulla passerella a pochi mm e si emoziona ed emoziona, come Torino.
Roma ha il suo ottavo re, e lo saluta come solo la capitale sa fare!
Il giorno dopo siamo seduti in tribuna autorità, nel blocco di De Sica e Carta.
Tra i vip, insomma :D!
(Massimo Giletti lo becchiamo invece il giorno prima, e gli “strappiamo” un selfie :D!)
Il 27 resta un altro concerto da ricordare.
Nella tribuna autorità scattiamo foto ovunque, tanto che quasi ci “cacciano” :D!
Lunedì , dopo la domenica a Latina, si torna a casa, sempre e solo il tempo di disfare le valige.
San Siro ci aspetta!!!
Partenza il 3.7, alle 15 circa.
Arrivo a Milano.
Fra, Debora e Claudio vengono a prendermi alla stazione, mangiamo una pizza che più schifosa non si può :D, pagandola uno sproposito.
Si ritorna in hotel, e si dorme poco e niente.
Ore 6 circa del mattino, a noi si unisce Bea, siamo al Meazza.
Numero 92!!!
Finalmente nel “fottutissimo” pit, sottopalco!!!
Ore e ore di caldo, attesa e … occhiate qua e là con persone “interessanti” !
Per la cronaca, la security ha i suoi componenti fighissimi! (Chi c’era mi capirà :P!)
Ore 21 circa inizia il concerto.
Il filo che lo fa volare si rompe.
Non riesce a fare le evoluzioni, ma prosegue con grande bravura, tanto che le persone che non sapevano cosa avrebbe dovuto fare, non si rendono conto dell’”intoppo”.
Vederlo cosi vicino è un’emozione assurda.
Il 4 luglio resta, nonostante i vari “inconvenienti” (non riesce a fare le “capriole” nemmeno dopo), la data più bella.
San Siro strapieno per lui, come l’Olimpico la settimana prima, è motivo d’orgoglio anche per chi lo segue da quando era solo un ragazzino un po’ timido che faceva “due mosse” su MTV.
Quelle “due mosse” lasciavano già intravedere quello che sarebbe diventato.
Ed è diventato “grande”, in tutti i sensi.
Come direbbe lui … è un dato di fatto, gente!
Sulla canzone “Il regalo più grande” c’è la “sorpresa/coreografia” per lui.
Che non vede :D!
E qui ci starebbe:”ma dove cavolo guardi Tizià?”
La coreografia era bella grossa!!!
Ma niente, le luci “accecanti” non gli fanno rendere conto della scritta preparata con tanta cura da un nutrito gruppo di fans, supportate da Avis, che sponsorizza il tour.
Ringrazierà ovviamente il giorno dopo, da “imbranato” qual è :D!
Il dopo San Siro è una corsa di emozioni e…ricerca spasmodica di un letto :D!
Il 5 sono ancora nel pit, con la Tim.
Area sottopalco, senza fare file e numeretti sulla mano.
Una goduria insomma.
Sono con Rita, Giuseppe, Bea, Fra e Debora.
All’ultimo si aggiunge Vale, che si “lancia” dal treno in corsa 😀 e torna indietro!
Non è che si lancia dal finestrino eh, parte da Milano, ma dopo 10 minuti ci ripensa e torna indietro.
(Parlavamo di “piccole”follie, e questa, Vale, scusa, non potevo non raccontarla :D!)
Siamo in primissima fila.
E lo vedo ancora meglio.
Lo guardo tutto il tempo con gli occhi della ragazzina di 14 anni fa.
Perché cosi mi sento davanti a lui.
La ragazzina che senza saperlo ha “aiutato” a diventare grande.
Mercoledì a Verona si è chiuso questo tour incredibile.
Gli aggettivi per descriverlo si sprecano.
E i retroscena? Quelli che nessuno conosce?
Come … credere di vedere Tiziano in un quadro dell’800, nella hall dell’hotel :D, rischiare di farsi “ammazzare”, passando col rosso, perché … “si perde il treno”!!!
Pagare una cotoletta quasi 40 euro, discutere su dove andare e cosa fare, fino alle 4 del mattino, e poi fare tutto il contrario perché si è ancora stravolti dal giorno prima, “corrompere” i fotografi ufficiali e farsi dire “dove metteranno le foto scattate” (per chi è in prima fila), chiedere continuamente alla security “quando si entra, dove si entra, se ci passano l’acqua” (li santificheranno … TUTTI :D!), fare la spola tra un merchandising e all’altro, alla ricerca dell’ultimo gadget “perduto”, saltare i pranzi perché non si hanno più soldi … etc etc etc
A Verona, dicevamo, si chiude il tour!
Molti erano lì col cuore.
In fondo … ci rivediamo presto, nei palazzetti.
In autunno.
Questo è solo un arrivederci.
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