di Alberto Salerno
Ieri sera ho voluto rivedere “Notte prima degli esami” con Giorgio Faletti, film in cui quest’ultimo supera se stesso per bravura, sagacia e interpretazione perfetta del personaggio che gli era stato affidato.
Chi non ha avuto un professore stronzo come lo è lui nel film? Così ne approfitto per ricordarlo qui. Un piccolo ricordo, niente di speciale.
Giorgio lo conobbi tanti anni fa, quando con Mara andammo una sera a trovarlo a casa sua. Era un patito della chitarra elettrica. Non che la sapesse suonare bene, ma ci provava, si divertiva. Era in un periodo strano. Finito il ciclo di Drive In sembrava in stand by.
Poi lo rividi a Sanremo con quel suo “Signor Tenente“, pezzo fortissimo, con un testo sublime, per il quale mi complimentai con lui. Ma forse nessuno sa che Faletti comincio’ proprio come autore di testi, e per l’esattezza collaborando con Dario Baldan Bembo.
Dopo quel Sanremo, ci perdemmo di vista. Ma poi ci ritrovammo di nuovo, per puro caso, a Courmayeur, dove noi eravamo in vacanza, e lui invece era venuto per ricevere un premio internazionale per il suo primo grande successo come scrittore: “Io uccido“.
Non ci siamo più incontrati da allora. Ciao.
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