La notizia è di 24 ore fa ed è stata pubblicata su varie testate digitali. Si legge che Putin stia organizzando un Festival di Sanremo Russo senza la partecipazione di cantanti italiani ma con un ricco repertorio di canzoni sanremesi eseguito da interpreti russi.
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Sembra una notizia di Lercio ma pare sia vera dato che il è molto seguito in Russia. Forse quest’anno avrà meno spettatori visto che, nella serata finale, è assicurata la “presenza” di Zelensky tramite una lettera che verrà letta sul palco dallo stesso Amadeus.
Dunque è nato il Sanremo russo fuori dalla Nato.
A parte il gioco di parole demenziale che mi ricorda un inedito mai pubblicato dei Figli di Bubba, c’è da chiedersi come mai i due leader più popolari nel mondo e in guerra tra loro, tra missili a medio raggio e carri armati, riescano a trovare il tempo per occuparsi di Sanremo. Sinceramente inconcepibile.
Ora provate a immaginare le canzoni di Toto Cutugno, Adriano Celentano, Albano, Ricchi e Poveri tradotte e riadattate da Putin. Azzardiamo qualche titolo:
“Con 24 mila bombe”, “Sarà perché ti invado”, “Nel sole nascente”, “Voglio andare a vivere in Siberia”, etc.
Per quanto riguarda la scenografia floreale molti non sanno che i russi non hanno niente da invidiare ai fiorai sanremesi. Nonostante il clima rigido hanno fiori bellissimi come la Paeonia tenuifolia, una peonia delle steppe o il Crocus Speciosus, pianta perenne di colore blu chiaro che cresce fino a 15 centimetri di altezza e la Rodhiola Rosa dalla forma circolare simile a una bomba a grappolo.
Non si sa ancora chi condurrà il Sanremo russo. Gole profonde dei media russi parlano della biondissima Gorenko Alena, conduttrice televisiva e attrice e di Oksana Kuvaeva star di “Vesti” sul primo canale Russia-1.
Per quanto riguarda i cantanti vige il riserbo assoluto.
Dunque questo gemellaggio canoro italo-russo è la notizia più importante nella storia di Sanremo dopo la vicenda Morgan-Bugo.
I russi conoscono il Festival meglio di noi, ma pare che due giorni fa sia stato avvistato un pallone spia sopra il teatro Ariston. Non è dato sapere se sia di fabbricazione russa o cinese, ma le testimonianze sono più numerose di quelle degli ufologi.
Insomma la vicenda si tinge di giallo, anzi di rosso. I servizi di sicurezza nella capitale nazionale dell’ugola si sono rafforzati.
Con la collaborazione dei discografici, artisti come i Cugini di Campagna si trasferiranno dall’hotel al Teatro Ariston su speciali trattori cingolati corazzati. Mai come quest’anno appare superato il noto slogan “Sanremo è Sanremo” dato che ce ne saranno addirittura due. Non ne bastava uno solo?
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