Stefano D’Orazio è morto a 72 anni. Durante una diretta tv su Rai 1 Loretta Goggi ha detto: “È stato il Covid”.
Il mondo della musica italiana è in lutto per l’improvvisa e inaspettata morte di Stefano D’Orazio, lo storico batterista dei Pooh, che a quanto pare è stato stroncato dal Coronavirus.
Il batterista 72enne, che sembra avesse una patologia pregressa, era ricoverato da una settimana per Covid nel Columbus Covid2 Hospital del Policlinico Gemelli a Roma, la struttura convertita a inizio pandemia che tratta solo di pazienti che hanno contratto il virus. La famiglia aveva mantenuto uno stretto riserbo sul suo ricovero.
Nel pomeriggio D’Orazio sembrava stare meglio, invece la situazione è precipitata durante la serata.
A confermare la notizia sono stati gli altri componenti dei Pooh con un ricordo comune sui social:
“Due ore fa… era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato… oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando… poi, stasera, la terribile notizia.
Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Preghiamo per lui. Ciao Stefano, nostro amico per sempre…”
Questa sera anche Loretta Goggi, insieme a Giorgio Panariello e Vincenzo Salemme, ha annunciato in diretta la notizia della morte del musicista, durante la trasmissione di Tale e Quale Show su Rai 1:
“Sapere della sua scomparsa così è stato un trauma. Non sapevo che avesse una malattia pregressa. Il Covid ha colpito ancora“.
Stefano D’Orazio entrò a far parte dei Pooh l’8 settembre 1971, sostituendo Valerio Negrini, e da allora in poi fu un grande sodalizio tra i vari componenti della band Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli. Nei Pooh Stefano fu batterista, voce e paroliere.
L’ultima sua grande iniziativa è stata l’ultimo singolo scritto con Roby Facchinetti durante il lockdown. Titolo del brano “Rinascerò Rinascerai”, i cui proventi ricavati dalla vendita sono stati destinati all’Ospedale papa Giovanni XXIII di Bergamo, in prima linea nella lotta proprio al Coronavirus.
Tutta la redazione di FareMusic fa le più sincere condoglianze alla famiglia e amici tutti di Stefano.
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