Non tutte le agenzie hanno sottoscritto il manifesto di Assomusica “Estate 2020 Insieme ci fermiamo, Estate 2021 insieme ripartiamo”, che ha portato al rinvio all’anno prossimo di oltre 100 tour. Agenzie come OTR Live, Imarts, Ponderosa hanno deciso, questa estate, di far andare in tour i propri artisti – e con loro decine e decine di maestranze-, e parliamo di Diodato, Max Gazzè, Daniele Silvestri, Patty Pravo, Le Vibrazioni e tanti altri.
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“Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi” è evidentemente quello che non hanno voluto fare i manager degli artisti che raccolgono attorno a sé numeri considerevoli di fan.
Come abbiamo scritto fin da subito nelle colonne di questo magazine (leggi articolo), il mondo dello spettacolo si è ritrovato a chiudere, a sospendere, a rimandare eventi e spettacoli programmati da tempo per arginare la diffusione del Covid 19, con tutte le conseguenze del caso.
Più volte gli artisti, in piena emergenza hanno chiesto, non senza strascico di polemiche, delle linee guida da parte del governo che consentisse loro di capire come fare per far riaccendere le luci e microfoni di teatri e stadi.
Ebbene, con l’ultimo DPCM del 17 maggio queste risposte sono arrivate, ma non tutti le hanno recepite allo stesso modo. Le grandi agenzie, gli organizzatori dei grandi eventi con Assomusica hanno deciso, col malcontento di molti fan, di non adeguare i loro spettacoli alle direttive del decreto, di prendersi un anno sabbatico e rimandare tutto al 2021.
Poi c’è anche la musica resiliente, quella che non si ferma. Alcune agenzie live indipendenti, come la Color Sound, la Imarts, la OTRlive, la Ponderosa e altre però hanno adottato una scelta meno drastica, facendo riferimento alla lettera “m” dell’articolo 1 del succitato decreto in cui è scritto:
«gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto restano sospesi fino al 14 giugno 2020. Dal 15 giugno 2020, detti spettacoli sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le regioni e le province autonome possono stabilire una diversa data, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori. L’attività degli spettacoli è organizzata secondo le linee guida di cui all’allegato 9. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera; restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi».
A queste agenzie indipendenti fanno capo artisti del calibro di Ornella Vanoni, Patty Pravo, Michele Zarrillo, Le Vibrazioni, Carmen Consoli, Max Gazzè, Daniele Silvestri, Irene Grandi, Levante il vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo Diodato e altri che potrebbero organizzare i loro tour estivi tra luglio e settembre nel rispetto della normativa vigente, come ha auspicato Antonio Colombi della Color Sound, queste le sue parole:
“Sono favorevole alla ripartenza, stiamo facendo le giuste valutazioni del caso, da condividere con gli artisti, a livello di costi e gestione, pensando a soluzioni anche diverse. La musica deve andare avanti, cambiando e andando incontro alle necessità e alle esigenze di tutti. Se solo riuscissimo a realizzare anche solo il 30% degli obbiettivi, che avevamo per questa stagione, sarà un grande successo anche per tutti i lavoratori che collaborano con noi“.
Parole che fanno sperare che si possa ricucire uno strappo che ha colpito, più che gli artisti in questione, tutti i lavoratori che stanno dietro le quinte e che rendono possibile, con la loro professionalità, gli spettacoli.
Queste le regole previste dall’allegato 9 al succitato decreto che riportiamo per dovere di cronaca:
«Mantenimento del distanziamento interpersonale, anche tra gli artisti. Misurazione della temperatura corporea agli spettatori, agli artisti, alle maestranze e a ogni altro lavoratore nel luogo dove si tiene lo spettacolo, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5 °C. Utilizzo obbligatorio di mascherine anche di comunità per gli spettatori. Utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori che operano in spazi condivisi e/o a contatto con il pubblico. Garanzia di adeguata periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici di tutti i luoghi interessati dall’evento, anche tra i diversi spettacoli svolti nella medesima giornata. Adeguata aerazione naturale e ricambio d’aria e rispetto delle raccomandazioni concernenti sistemi di ventilazione e di condizionamento. Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento. Divieto del consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli. Utilizzo della segnaletica per far rispettare la distanza fisica di almeno 1 metro anche presso le biglietterie e gli sportelli informativi, nonché all’esterno dei luoghi dove si svolgono gli spettacoli. Regolamentazione dell’utilizzo dei servizi igienici in maniera tale da prevedere sempre il distanziamento sociale nell’accesso. Limitazione dell’utilizzo di pagamenti in contanti, ove possibile. Vendita dei biglietti e controllo dell’accesso, ove possibile, con modalità telematiche, anche al fine di evitare aggregazioni presso le biglietterie e gli spazi di accesso alle strutture. Comunicazione agli utenti, anche tramite l’utilizzo di video, delle misure di sicurezza e di prevenzione del rischio da seguire nei luoghi dove si svolge lo spettacolo».
Queste le parole di Francesco Barbaro della ORT live che commentano le possibilità date dal DPCM:
“Quando è uscito il dpcm io ho intravisto una luce piccola piccola in fondo al tunnel. Non me la sono sentita di sottoscrivere il manifesto di Assomusica, che ho trovato arrogante, e di tutte le altre agenzie perché io voglio lavorare e posso lavorare. Oltre agli artisti ci sono anche tantissimi tecnici, maestranze e persone che non hanno nemmeno ricevuto il bonus dei 600 euro. Famiglie disperate, conosco situazioni davvero di disperazioni e dolore. Riusciremo così ad aiutare i tantissimi professionisti che lavorano per mettere in piedi lo show, se non hanno ricevuto il bonus, almeno facciamo in modo che possano guadagnare uno stipendio dignitoso, in questi mesi che verranno“.
Queste le buone intenzioni degli organizzatori che speriamo, nel rispetto delle regole, per non vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati, possano far ripartire i live e con loro tutta la macchina che li muove.
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