Sono al telefono con un mio amico, mentre mi arriva un messaggio dal mio direttore Mela Giannini in cui mi chiede di scrivere un articolo sull’annullamento dei tour e concerti che saranno rimandati in blocco al 2021, come deciso da Assomusica, unitamente a tutti gli organizzatori di grandi eventi in Italia, a seguito ultimo decreto governativo.
Francesco, il mio amico, mi sta raccontando che è saltato il concerto di Tiziano Ferro previsto per il 27 giugno allo stadio San Filippo di Messina… e l’incarico per scrivere l’articolo casca a pennello. Francesco ha già acquistato i biglietti, mi racconta che pare sia impossibile richiedere il rimborso anche se nel 2021 non sarà possibile fare il concerto a Messina, perché lo stadio, che ha già avuto i finanziamenti, sarà in ristrutturazione, e che quindi potrebbero farlo traslocare a Catania.
Sicuramente lui, assieme alle migliaia di persone che avevano acquistato il biglietto, dovrà affrontare qualche disagio in più per andare a sentire in un’altra città il suo beniamino. Di contro l’artista di Latina ha pubblicato questo messaggio sul profilo Instagram rivolto al suo pubblico:
«Il nuovo decreto è arrivato. Ringrazio personalmente il Governo perché senza direttive ufficiali non avremmo potuto spostare le date e proteggere gli acquirenti […] Live Nation sta lavorando con le autorità e gli stadi di ogni città toccata dal tour per riprogrammare i concerti ed è in attesa delle ultime risposte per definire tutti i dettagli e comunicare così le nuove date. Le vendite saranno momentaneamente sospese e riaperte non appena sarà pubblicato il calendario definitivo».
Dal discorso che fa Tiziano Ferro pare che il problema riguardi solo artista e fan, probabilmente non compete a lui, ma neanche un cenno alle migliaia di famiglie di chi lavora attorno alla macchina scenica, lavoratori, musicisti, coristi, tecnici che per un anno resteranno al palo.
Fa discutere e lascia spiazzati il fatto che le discoteche possano riaprire già dall’8 giugno, come riportato sul sito del Sindacato italiano locali da ballo.
Ma torniamo ai concerti, queste le parole di Vasco:
«il nuovo calendario verrà annunciato entro il 29 maggio, i biglietti già acquistati rimarranno validi per i rispettivi concerti del 2021», anche in questo caso il rocker di Zocca aggiunge che chi vorrà avrà «la facoltà di richiedere un voucher di pari valore a quello indicato sul biglietto precedentemente acquistato e comprensivo, dunque, del diritto di prevendita entro il 15 giugno 2020».
Rimaniamo in Emilia Romagna, queste le parole di Cesare Cremonini che non entra nel merito di eventuali rimborsi:
«Sono stati giorni di attesa per tutti e come era prevedibile l’intero mondo dello spettacolo, in particolare quello che riguarda gli eventi live, si appresta a affrontare una sfida importantissima. Nel rispetto delle decisioni che vogliono tutelare la salute di tutti, il ritorno alla normalità sarà la nostra stella polare! Tutto tornerà meglio di prima. Non sono parole. Non lo vedrete. Lo vivrete».
Questi solo alcuni artisti che hanno già messo la faccia per far fronte al malcontento generale, per provare a dare delle risposte. Tutti i siti tengono a specificare che è possibile rivendere i biglietti, modificare il nominativo sul biglietto in proprio possesso, ma nessuno parla di rimborso.
Rinviato inoltre il tour di Piero Pelù, già disponibili le date per il 2021, stessa sorte per Niccolò Fabi, Biagio Antonacci. L’agenzia di Francesco De Gregori ha già comunicato le nuove date, specificando che non ci sono le condizioni per stabilire una nuova data per il concerto previsto assieme al cantautore romano per eccellenza Antonello Venditti, inizialmente programmato per il 5 settembre allo stadio Olimpico.
Amaro in bocca anche per i fan di Zucchero che al momento non è in grado di confermare le 14 date previste tra settembre e ottobre all’Arena di Verona. Tutti i concerti di questa estate all’Arena sono stati posticipati all’anno prossimo.
Rinviato anche l’evento di Campovolo di “UNA. NESSUNA. CENTOMILA.” che avrebbe visto insieme artiste come Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini, Laura Pausini, unite per un grande concerto di beneficenza contro la violenza sulle donne. L’evento è spostato a Giugno 2021.
E sempre a Campovolo rinviato a l’anno prossimo il grande raduno/concerto di Ligabue con cui avrebbe festeggiato i 30 anni di carriera. La nuova data (forse giugno 2021) sarà confermata entro la fine di luglio.
Rinviati gli eventi di Claudio Baglioni che aveva in programma 12 date nelle suggestive e scenografiche Terme di Caracalla a Roma. Non avrà luogo neanche il tour di Andrea Bocelli. I biglietti già acquistati in prevendita rimangono validi per le nuove date corrispondenti.
Sono più di 100 i tour posticipati, penso ai grandi eventi che d’estate hanno luogo negli scenari magici che offre il nostro patrimonio architettonico: l’Arena di Verona, il teatro greco di Siracusa e chi più ne ha, più ne metta. Questi non possono essere posticipati, saltano e basta.
Saltati anche i 15 Festival musicali estivi mettendo in ginocchio anche tutto l’indotto che ruotava intorno a questi eventi. Con loro, così come per tutti i concerti annullati, salta un’occasione di lavoro per centinaia, migliaia di tecnici, musicisti, operatori del settore e di tutto l’indotto che stanno dietro le quinte di uno spettacolo che non si farà. Il tour posticipato, per tutti loro, non è una garanzia, perché quello di quest’anno non si farà. Il sipario resterà chiuso e con questo resteranno senza lavoro tutti coloro che hanno l’incarico di tirarlo su.
Non per tutti “Andrà tutto bene”… purtroppo è andato tutto male e speriamo bene per l’anno prossimo
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