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Le pagelle di Alberto Salerno dopo la prima serata del 70esimo Festival di Sanremo in cui hanno cantato i primi 12 big e le prime 4 Nuove Proposte.
Amadeus 8, decisamente all’altezza oltre ogni più rosea previsione. Terribile la giacca.
Fiorello 8, compagno di viaggio ideale.
Nuove proposte
Eugenio in via di gioia 7, divertente, lui è un leader.
Tecla 4, copia della Mannoia. Pezzo noioso e strasentito.
Fadi 5, sarebbe bello se sapesse scandire le parole. Canzone vecchiotta.
Leo Gassman 3, No comment.
Big
Irene grandi 6, la canzone la salva solo la sua grinta e capacità di comunicazione. Da sottolineare l’arrangiamento fantastico di Valli.
Marco Masini 5, il salto di tono la rende subito antica. Niente di nuovo sotto il sole.
Rita Pavone 4, grande rispetto, ma a tutto c’è un limite. Ma poi: perché?
Achille Lauro 3, “mise“ a parte, dire imbarazzante è poco. La canzone è la copia di Rolls Royce, voce ingiudicabile. Lui se ne frega, ma noi no.
Diodato 6, bella canzone, intensa come lui. La sufficienza è dovuta alla troppa somiglianza a “Se io se lei” di Biagio Antonacci.
Le Vibrazioni 5, dopo un minuto hai già capito tutto. Canzone confezionata da professionisti. Troppo da professionisti.
Anastasio 7, Anastasio è Anastasio e sa scrivere, ma l’Ariston non è il luogo più adatto per un brano di questa potenza.
Elodie 5, questa ragazza è sempre in cerca di se stessa senza riuscire a trovarsi. La canzone è un vero casino.
Bugo e Morgan 4, Indecifrabile quanto inutile brano.
Alberto Urso N.C. (Non classificabile)
Riki 5, Sanremo non è come Amici, e si è visto. Canzone noiosa.
Raphael Gualazzi 7, sempre di classe Gualazzi, bravo lui e notevole la canzone. Il cappello però fa molto Al Bano.
Fuori gara
Gessica Notaro e Antonio Maggio 8, Tieni le mani in tasca è assolutamente di grande livello.
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